Sopralluoghi datati e fatti antichi. Veleni a 5Stelle sull’Ospedale di Eboli: Che c’è dietro l’interrogazione tardiva a De Luca?
Tra “fischi” e “fiaschi” Ciarambino e Cammarano a distanza di due mesi dal sopralluogo mosso, pare, da Lettere anonime a “comando” ma cariche di Veleni magari scritte dalla stessa mano di quelle che mossero a sopralluogo anche i NAS, per mettere sotto torchio l’Ospedale di Eboli, il Direttore Sanitario e poter consentire un attacco su più fronti e il M5S coglie l’occasione e attacca il Governatore De Luca?
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – La stampa locale ha riportato, dandogli particolare attenzione, la notizia di una interrogazione che i Consiglieri regionali del M5S Valeria Ciarambino e Michele Cammarano, hanno indirizzato al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sulle “criticità” dell’Ospedale di Eboli. Come al solito, tutti guardano il dito piuttosto che la luna, e nella fattispecie il “dito” è rappresentato dal P.O. di Eboli e il Governatore De Luca, la “luna” dal Ministro della Salute Giulia Grillo. La partita, o meglio le partite riguardano diversi aspetti, più politici che riferibili alla sanità in Campania e nella fattispecie del nosocomio ebolitano, ma anche quella che vede contrapporsi la Lega e il M5S sulla vicenda più complessa che riguarda il commissariamento della Sanità per sottrarla a De Luca, che al contrario, avendo centrato tutti gli obiettivi dettati dal Ministero dell’economia e della Sanità ne rivendica la fine per poter gestire in maniera ordinaria la Salute in Campania.
E perché POLITICAdeMENTE non si è unita al coro di stampa e web che riportava la notizia? Per non vuole unirsi a chi invece di guardare la luna guarda il dito. E scrivendo questo articolo lo fa non per divulgare la notizia, già abbondantemente diffusa, ma per cercare di capire cosa c’è “dietro l’angolo” o meglio cosa c’è dietro questa interrogazione anche ed involontariamente dagli interroganti dietro quella “criticità” che hanno riscontrato in un sopralluogo che la delegazione del M5S ha tenuto un paio di mesi addietro nell’ospedale di Eboli, pare, a seguito di alcune lettere anonime pervenute ai vari esponenti della delegazione pentastellata.
Una interrogazione quella di Cammarano e Ciarambino, arrivata con un bel po’ di ritardo, superata dai fatti, specie se si tiene conto che ad oggi e dopo quasi un anno di pressioni fatte alla Ministra della Salute Grillo, finalmente sono stati approvati i conti della Sanità della Campania, e così si è sbloccato il turn over, si possono fare i concorsi, si è finalmente approvato il Piano dell’edilizia spedaliera, e le criticità riscontrate all’ospedale di Eboli, o Battipaglia o Roccadaspide due mesi fa non sono dissimili da quelle che si presentano al Ruggi, ai P.O. della Provincia di Salerno, di Avellino, di Caserta, di Napoli ecc., e oggettivamente, quell’interrogazione si sarebbe dovuta indirizzare alla Grillo che ha bloccato ogni decisione sulla Sanità della Campania dal mese di luglio 2018 al mese scorso e ancora rompe gli zebedei contravvenendo alle regole che il suo stesso ministero ha dettato in materia di Sanità nel voler a tutti i costi ancora un commissario per la Sanità in Campania, avendo già un suo amichetto da nominare.
Una interrogazione tardiva che suona anche come uno sgambetto al deputato ebolitano Cosimo Adelizzi che due mesi fa (con esattezza il 9 marzo scorso) partecipò, con Ciarambino, Cammarano e la Senatrice Virginia Villani, al sopralluogo presso l’ospedale di Eboli, sollecitati, pare, da diverse lettere anonime (lettere anonime, le stesse che mossero i Carabinieri dei NAS?) che gli stessi avevano ricevuto nel corso del tempo. Lettere anonime ma cariche di VELENI o lettere anonime a comando magari scritte dalla stessa mano per mettere sotto torchio l’Ospedale di Eboli, il Direttore Sanitario e poter consentire un attacco e su più fronti al Governatore De Luca? Gli stessi veleni che sembrano animare quella interrogazione. Tuttavia l’on. Cosimo Adelizzi raggiunto telefonicamente ha comunque minimizzato, vieppiú ha fatto propria l’interrogazione preannunciando che si farà promotore di una medesima interrogazione che a breve presenterà al Ministro della salute Grillo: “Non è uno sgambetto e non è tardiva. – Ha dichiarato Adelizzi alla domanda postagli – Dopo il sopralluogo con Ciarambino, Cammarano e la collega Senatrice Virginia Villani, al termine del quale il Direttore Sanitario Mario Minervini ci rassicuró, impegnandosi ad inviare alla Ciarambino una serie di documenti e la settimana scorsa ancora non lo aveva fatto. Riguardo all’interrogazione, loro sono consiglieri regionali e dovevano presentarla al Presidente della Giunta Regionale per le sue competenze. Mi sono sentito con loro e ho preannunciato che nei prossimi giorni presenterò, per la parte che compete il Ministero della Salute, un’ampia interrogazione parlamentare“.
Se l’interrogazione è tardiva, atteso che il sopralluogo è avvenuto il 9 marzo scorso, il riferimento alla domanda di cui al punto 9 dell’interrogazione: “Chi ha autorizzato la celebrazione di un evento privato all’interno del Presidio di Eboli,……. in che termini è stato possibile acquisire la fornitura del catering, e consentire l’accesso ad invitati e fornitori, quale sia stato l’impatto sul contemporaneo svolgimento delle attività sanitarie“; è ancora più tardiva, atteso che si riferisce a giugno dell’anno scorso: il 2018. Insomma sembrerebbe che questa interrogazione sia stata confezionata ad hoc per mescolare vecchie e nuove responsabilità dei ritardi ministeriali e per “vendicarsi” di vecchi e nuovi dirigenti, ma anche magari per alzare un bel po’ di polverone e “nascondere” vecchie e nuove “intemperanze” di qualche Primario che ha fatto scempio dell’ALPI e non solo e sorpreso di notte a firmare il cartellino in pigiama o tempo addietro a “trafugare” macchinari nel laboratorio annesso alla Nefrologia. Una interrogazione che segue “lettere anonime” che altri non fa che fare confusione e sputtanare l’Ospedale di Eboli.
Interrogazione che pari pari si dovrebbe rivolgere alla Ministra Grillo per individuare, e con serietà, in capo a chi sono le responsabilità se si sono chiusi o accorpati reparti, se si è ricorso all’ALPI perché non si potevano assumere medici, perché le strutture sono fatiscenti, laddove lo sono, perché non si destinavano dal Ministero fondi per intervenire e perché si perseguiva, obbligando al pareggio di bilancio, ad andare al di sotto dei parametri LEA, per raggiungere quegli obiettivi, che sebbene raggiunti la Grillo ha fatto poi la melina solo ed esclusivamente per fare fuori De Luca.
Riguardo alla fatidica Festa dell’anno scorso che chiama in causa il Direttore Sanitario Minervini, è possibile pensare che sia stata fatta in quel luogo perché egli riteneva che il suo posto di lavoro e le sue amicizie fossero tutt’uno con la sua famiglia e gli operatori sanitari dell’Ospedale e semmai condividerne momenti e gioia senza che questa abbia influito sull’andamento delle prestazioni che i singoli partecipanti offrivano ai loro utenti della salute?
Io stesso ho festeggiato i miei 50 e i miei 60 anni e prima ancora la nascita dei miei figli sul posto di lavoro, ebbene tutti hanno partecipato a giro e compatibilmente con i loro impegni istituzionali, e allora? Lo feci con la convinzione di condividere con i miei colleghi e quelli che volevo bene i miei momenti di felicità. E allora quale è il reato? Se poi con cattiveria e malignità si mette in mezzo anche chi ha pagato il catering, allora si butta anche fango in quantità industriale, insinuando un sospetto. Perché il Movimento 5 Stelle non ha fatto una interrogazione quando notte tempo vi fu un individuo con un furgone Amico Blu che trafugó macchinari in un Laboratorio utilizzato dalla Nefrologia di Eboli? Perché il M5S allora non chiese con una interrogazione regionale di sapere chi fosse quel ladro e semmai di avviare una indagine interna parallelamente a quella della Procura, e sospendere dal servizio “l’individuo”, tra l’altro già destinatario di due condanne penali per complessivi 19 mesi di carcere pena sospesa e imputato in un processo in corso?
In questa storia si intrecciano diversi sassolini e sassolini da togliersi dalle scarpe: La Ciarambino ossessionata da De Luca vede complotti dappertutto e si fermerà solo se vedrà rotolare la testa di De Luca; Il buon Cammarano, tra l’altro sotto tiro dei suoi amici per non aver presentato la Lista nella sua Capaccio, non è nuovo a cantonate, atteso che in buona fede si fida di “suggeritori” che denunciano complotti ma solo a carico dei loro nemici; I vari Meetup locali che si combattono all’ultimo sangue, gli uni contro gli altri e specie contro il Deputato locale Adelizzi; Insomma sarebbe interessante sapere chi scrive quelle “lettere anonime a comando?” Quale è il vero obiettivo? E perché a raccoglierle sono solo e sempre quelli del M5S?
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Ecco l’interrogazione di Ciarambino e Cammarano
Prot. n.65 del 29/4/2019
Al Presidente della Giunta
regionale
Sede
Interrogazione a risposta scritta
Oggetto: P.O. di Eboli – criticità
I sottoscritti consiglieri regionali, Valeria Ciarambino e Michele Cammarano, ai sensi dell’articolo 124 del Regolamento interno del Consiglio regionale, rivolgono formale interrogazione per la quale richiedono risposta scritta nei termini di legge, sulla materia in oggetto.
Premesso che:
a) Il Presidio Ospedaliero “Maria SS. Addolorata” di Eboli è allocato in unconvento del 1700 a cui è annessa un’ala di costruzione più recente risalente agli anni 80;
b) La nuova programmazione ospedaliera, di cui al DCA 103/20 18, prevede che il PC di Eboli, con 148 PPLL. sia aggregato al PC di Battipaglia (ls2pp.ll.) e a quello più piccolo di Roccadaspide (50 pp.ll. di cui 20 di riabilitazione). L’offerta integrata dei 3 Presidi consente che l’ospedale aggregato sia classificato DEA di 10 livello;
c) Invero lo stesso DCA 103/2018 evidenzia che tutti e tre i Presidi necessitano di interventi strutturali per l’adeguamento alla funzione. Per quello di Roccadaspide gli interventi di adeguamento previsto sono funzionali alla attivazione di un ospedale di comunità. (dunque con funzioni territoriali) pur tuttavia, i pp.ll. ivi prograrnmati restano contemplati nella rete dell’offerta ospedaliera.
d) I PP.00. di Eboli, Battipaglia e Roccadaspide conservano le funzioni di Pronto Soccorso, cosi che la macroarea veda complessivamente un anomalo eccesso di punti di accesso alla rete dell’emergenza (il piano ne consuntiva 15 ma in realtà sono ben 19 se si considerano nel novero i singoli stabilimenti sede di PS che sono aggregati in DEA). I ppss in deroga allo standard pongono un problema di sicurezza delle cure e di efficienza nell’ impiego di risorse.
e) Secondo la programmazione regionale:
-il presidio di Eboli, è orientato all’area cardiologica, infatti, dotato di emodinamica h. 24, è Hub nella rete IMA, e PST nella rete Trauma.
-Nel P0 di Battipaglia, orientato all’area materno-infantile, viene potenziato il punto nascita; è spoke I nella rete pediatrica e sede di pronto soccorso. Un destino del Presidio di Roccadaspide è di controversa interpretazione (ospedale di comunità o punto di accesso alla rete dell’emergenza) e comunque resta dotato di chirurgia generale, medicina generale, ortopedia e riabilitazione.
In assenza di una scelta palese l’ospedale sta di fatto vedendo un decremento della domanda e di conseguenza delle risorse. C’è dunque una ridondante duplicazione di funzioni delle UU.00. ma la produttività è in rapido decremento con reparti e servizi che non riescono più ad essere attivi h24. Vi è anche un’insufficiente valorizzazione delle specialità dell’area della post-acuzie (il fabbisogno complessivo dell’area resta insoddisfatto tanto è che si vuole successivamente accreditare altri 20 pp.ll. di riabilitazione al privato).
Considerato che:
a) A seguito di un recente sopralluogo gli scriventi hanno potuto appurare numerose criticità nel Presidio di Eboli di natura igienico- organizzativa. Attraverso la lettura di alcune note sindacali si è appreso che le carenze igieniche degli ambienti e la distrazione di figure professionali sanitarie dalle mansioni del proprio profilo sono già state segnalate alla Direzione strategica. Un gran numero di dipendenti infatti (Medici, Infermieri, 055) verrebbero adibiti a funzioni amministrative o di staff. Il personale tecnico assunto con profilo di manutentore sarebbe stato lasciato senza mansioni a causa di un nuovo affidamento in service della manutenzione;
b) Durante il sopralluogo si è potuto riscontrare l’evidenza di gravi carenze igieniche in numerosi reparti, ed in particolar modo si è riscontrato che il PS ed i senrizi igienici ivi allocati erano sudici ed il bagno per disabili inaccessibile;
c) In tutti i reparti vi è carenza di personale sanitario. Gravemente carente è la dotazione organica del PS, del contingente di anestesisti rianimatori e dell’urologia, di cardiologi, infermieri e 055 nonostante l’ASL abbia espletato le procedure concorsuali e pertanto siano attive e disponibili le graduatorie di merito;
d) Invero nel P.C. vi è consuetudine di ricorrere a un ingente numero di prestazioni aggiuntive ex art. 14 CCNL (ALPI) per soddisfare il fabbisogno programmato di turni notturni. Ne deriva che la normativa europea in materia di orario di servizio è disattesa. E’ inoltre disattesa la normativa contrattuale circa il numero di turni di reperibilità massimo per ciascun medico; e) Il DEA soffre della grave carenza di pp.ll. pubblici di lungodegenza e specialità per la seconda cura. Pazienti anziani e ccronici restano allocati per lungo tempo in modo inappropriato in medicina e perfino in rrianimazione; f) Presso il PC è attiva da anni una nefrologia con dialisi e annesso laboratorio di immunopatologia che costituisce una risorsa di grande rilievo scientifico funzionale alla nefrologia dei trapianti. Il laboratorio di immunologia utilizzava spazi dismessi dall’ ex pediatria da anni, sulla base, come ci è stato riferito, di una autorizzazione del Direttore di Presidio. Tali attività sono improvvisamente state sospese lo scorso 9 febbraio a seguito di una denuncia ai carabinieri e successiva ispezione in sede che ha verificato irregolarità nella procedura di autorizzazione;
g) Presso il P.O. di Eboli non sono state cantierate le opere di messa a norma delle sale operatorie e dell’UO di radiologia, ancorché deliberate dalla ASL da circa i anno, nè quelle per l’istallazione della Risonanza magnetica acquisita con gara CONSIP che consentirebbe l’abbattimento della spesa presso erogatori privati e la riduzione delle liste di attesa:
h) Non sono completate le procedure per l’acquisizione di apparecchiature elettromedicali indispensabili, come ad esempio il laser ad eccimeri, necessario per il trattamento delle più ricorrenti patologie oftalmiche; Si è altresì dismesso lo strumento per la fototerapia (trattamento delle psoriasi gravi), in assenza della dichiarazione di fuori uso della competente commissione, destinando i locali adibiti a tali attività a personale distrettuale;
i) La grave e documentata carenza di personale infermieristico e sociosanitari, mai colmata nonostante lo sblocco del turn over, determinatasi anche a causa di ingiustificate attribuzioni di mansioni diverse dalla qualifica di appartenenza, ha comportato l’accorparnento di tutte le discipline di area medica (neurologia, geriatria, endocrinologia) in un unico reparto, e l’accorpamento dei pp.ll. di otorinolaringoiatria alla chirurgia generale. Tale modalità di erogazione delle cure inficia gravemente la qualità dell’assistenza, gli specifici percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali, genera conflitti di competenze tra dirigenti e riduce l’offerta complessiva riverberandosi negativamente sui tempi di attesa per i ricoveri.
l) Gli spazi destinati ad attività assistenziali dell’UOC Neurologia, centro di riferimento aziendale per la SMA, sono attualmente dedicati ad altra destinazione d’uso (Direzione di Presidio) e non si ha cognizione dell’esistenza di specifico provvedimento autorizzativi.
Rilevato che:
a) Il quadro sopra descritto non può che ascriversi anche alla responsabilità del management del Presidio, che ha dimostrato di disattendere regolarmente fondamentali regole e principi di gestione della cosa pubblica, addirittura, come è stato reso pubblico dagli organi di stampa, organizzando all’ interno del presidio ospedaliero un evento privato con un gran numero di invitati estranei all’ospedale alla cerimonia ed al banchetto seguente:
b) Le evidenti carenze igieniche ed organizzative denotano una mancanza di
presidio di tutti i complessi processi che esitano nel soddisfacimento del bisogno di salute dei cittadini, evidentemente con ripercussioni pregiudizievoli, oltre che per gli utenti anche per i professionisti dipendenti Tutto ciò premesso, considerato e rilevato si interroga la Giunta e si vuole sapere:
1. Come intende garantire l’effettivo funzionamento del DEA coerentemente alla sua classificazione; Quale il cronoprogramrna per l’attuazione del piano di investimenti di edilizia già finanziati al fine di dotare i presidi aziendali dei requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi di cui alla DGR 730 1/2001.
2. Se è stata effettuata una ricognizione delle risorse umane distratte a qualunque titolo dalle mansioni proprie della qualifica di appartenenza; Quali e quante risorse si intende reclutare con procedure di evidenza pubblica.
3. Quali attività di monitoraggio sono state attivate per la verifica del pedissequo rispetto della normativa sull’orario di servizio.
4. Se non si ravvisa la necessità di impiegare le risorse ex art. 14 del CCNL per il governo delle liste di attesa, come indicato espressamente dal DCA 34/2016 PRGLA e dal nuovo PNGLA recentemente licenziato dal Misa piuttosto che per la programmazione ordinaria dei turni di servizio.
5. Come si intende garantire che le attività dell’UO di urologia, tutte le prestazioni specialistiche, chimrgiche, endoscopiche e di urgenza vengano soddisfatte, vista la dotazione organica di sole 2 unità mediche, dovendo rispettare i limiti imposti dalla normativa contrattuale ed europea in merito a orari di servizio, tempi di riposo e reperibilità.
6. Come si intende garantire la funzione di HUB per le emergenze cardiologiche tempo dipendenti (IMA), con l’attuale organico di cardiologi emodinamisti, che non consente la guardia attiva h.24;
7. Come sia possibile che il laboratorio di immunopatologia annesso all’UOC di Nefrologia possa essere chiuso a causa dell’ imperfetta procedura di autorizzazione posto che le apparecchiature sanitarie sono state inventariate, istallate, e collaudate e per anni sottoposte a verifica e manutenzione, e posto il gran numero dei referti prodotti negli anni, e la ordinaria partecipazione alle attività di personale interno ed in service, con spazi annoverati nel contratto con la ditta di pulizie, e posto anche tutte le responsabilità in capo al datore di lavoro in merito alla sicurezza (DVR).
8. Quali e quanti Direttori di Struttura Complessa sono incaricati con formale contratto; quali incarichi sono stati conferiti a seguito di procedure di evidenza pubblica (Concorso pubblico per i contrattualizzati ed avviso interno per gli incarichi di sostituzione ex art. 18;
9. Chi ha autorizzato la celebrazione di un evento privato all’interno del Presidio di Eboli, evento di cui i media hanno dato ampia diffusione, in che termini è stato possibile acquisire la fornitura del catering, e consentire l’accesso ad invitati e fornitori, quale sia stato l’impatto sul contemporaneo svolgimento delle attività sanitarie.
10. Quali convenzioni e contratti per i servizi affidati in service sono in proroga e quali le ragioni ostative alla stipula di nuove convenzioni; Quali le determinazioni prodotte circa l’appalto per l’affidamento del servizio di pulizia e sanificazione ambientale, ormai scaduto e se vi sono eventuali contestazioni del RUP circa l’irregolare esecuzione dei lavori.
11. Se i Presidi del DEA Eboli- Battipaglia -Roccadaspide siano in possesso della prescritta autorizzazione sindacale all’ esercizio.
12. Se I’ attuale destinazione di uso dei locali adibiti a Direzione sanitaria presidiale sia autorizzata con provvedimenti formali.
13. Se non si ritenga sia necessario dotare i presidi del DEA di personale medico, infermieristico e sociosanitario in maniera congma e conference con quanto recato dai piani di fabbisogno del personale.
14. Se non si ritenga essenziale individuare figure apicali, con precisi obiettivi di mandato e ampia agibilità, sulla base del merito e delle competenze manageriali, in grado di far fronte alle profonde complessità che caratterizzano l’offerta ospedaliera nell’Asl di Salerno,
Eboli, 3 maggio 2019
Negli ultimi giorni il nostro ospedale è oggetto di critiche e di attacchi svariati campeggianti sui media, ora al netto delle criticità che ci possono essere nel P.O. ebolitano e che vanno risolte indubbiamente, vi è anche da dire che ci sono tante eccellenze riconosciute: diversi reparti che sono considerati all’avanguardia, ed enunciarli sarebbe stucchevole.
Altresì ci sono tanti professionisti preparati che nonostante le difficoltà di organico e di mezzi, si impegnano ogni giorno per dare il meglio in un SSN del comprensorio che negli anni è stato depotenziato dalla mala gestio regionale, di uomini e di mezzi.
Pertanto da ebolitano auspico che i miei concittadini non si abbandonino anche loro nel gioco al massacro che viene fatto sulla pelle del nostro nosocomio, in molti casi attuato da forestieri per raccattare qualche voto con facili scandalismi e con interrogazioni a scoppio ritardato, che perdonatemi il sospetto, olezzano di campagna elettorale.
Ricordatevi che chi sta in mezzo al ciclone delle polemiche è il nostro ospedale!!! Dunque noi utenti di Eboli e non, rischiando cosi che alla fine ci seghiamo il ramo su cui siamo seduti!!
Buona domenica a tutti