26 Aprile, ore 19.00, “Casa del Popolo” Salerno, Fratte, Salerno convegno “Diritto all’esistenza negato?”
L’evento organizzato da Casa del Popolo, M.G.A., Sindacato nazionale forense e LasciateCIEntrare, apre un focus sui diritti all’assistenza: Dall’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo all’inclusione differenziata.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – L’evento, costruito in sinergia con lo “sportello legale della casa del popolo“, M.G.A. – Sindacato nazionale forense e LasciateCIEntrare si pone l’obiettivo di costruire un momento di formazione e riflessione che parta dall’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo e ponga al centro il diritto all’esistenza e alla dignità degli individui tutti.
Gli organizzatori proveranno a riflettere sull’impossibilità di negare un diritto qual è quello dell’iscrizione anagrafica e andremo oltre con:
– Cosimo D. Matteucci, referente nazionale MGA
– Yasmine Yaya Accardo, LasciateCIEntrare
– Daouda Niang, presidente associazione senegalesi Salerno
A seguire cena sociale di autofinanziamento e selezione musicale a cura di Daniele Bagnoli aka Danny Kodama Kingston from Pu.Ba.La selectors.
“L’evento è in corso di accreditamento per 3 crediti formativi presso il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Salerno
APPROFONDIMENTO.
Uno degli obiettivi della propaganda del governo è quello di indicare il nemico non nell’accumulazione del grande capitale e nello sfruttamento dei lavoratori e delle persone, ma negli ultimi, nei più poveri. Da ciò, un abbattimento progressivo dei diritti delle persone più deboli, dei diritti umani; e una delle ruspe con cui il Ministro dell’Interno sta realizzando tale abbattimento è il “decreto sicurezza”, che mira a limitare i diritti costituzionali e i diritti riconosciuti dalle Convenzioni internazionali al fine non solo di impedire ai migranti ogni possibilità di integrazione sociale, ma anche di accentuare ogni conflittualità con i cittadini, fomentando odio, intolleranza, razzismo e xenofobia da trasformare in consenso elettorale: abolizione della protezione umanitaria, raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri per il rimpatrio (Cpr), soppressione dei servizi Sprar affidati ai Comuni, smantellamento sostanziale delle migliori politiche di integrazione e di accoglienza. In particolare, l’articolo 13 del Decreto stabilisce che il permesso di soggiorno rilasciato al richiedente asilo non costituisce titolo ai fini dell’iscrizione all’anagrafe e quindi per ottenere la residenza, requisito fondamentale per accedere a tutta una serie di servizi, a cominciare da quelli sociali e sanitari.
Tuttavia, contrariamente a quelli che erano gli intendimenti dei redattori della norma, e diversamente da quanto temuto nei primi giorni di vigenza, essa non ha raggiunto lo scopo discriminatorio sotteso alla volontà del legislatore. Infatti, sulla base di una lettura costituzionalmente orientata, è da ritenersi che il d.l. Salvini, convertito nella l. 132/18 non impedisca l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo che si trovino nelle strutture di accoglienza e non impedisca il rilascio della carta di identità da parte degli uffici comunali, anche sulla base di altri documenti, come il cd. modello C3, compilato e depositato in Questura, che prova l’avvio del procedimento per il riconoscimento della protezione internazionale. Infatti gli uffici comunali, da oltre dieci anni, confortati anche dalle circolari dello stesso Ministero dell’Interno, effettuano l’iscrizione all’anagrafe anche quando il permesso di soggiorno è in fase di rilascio. Continuare quindi ad iscrivere all’anagrafe i richiedenti asilo non è dunque una “disobbedienza” ma al contrario una corretta applicazione del complesso delle leggi vigenti in materia di migrazione e iscrizione anagrafica. Sarà invitato anche il Sindaco di Salerno e i principali funzionari dell’ufficio anagrafe per discutere direttamente con chi è chiamato all’attuazione di un diritto fondamentale e all’orientamento degli uffici preposti in tale direzione.
Salerno 22 aprile 2019