Martedì 16 aprile, ore 19.00, MOA Eboli, presentazione del “Progetto rete d’imprese per l’internazionalizzazione”.
Dall’incontro un focus sulle nuove opportunità e le nuove sfide che si presentano in un Mondo sempre più economicamente globalizzato.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – La Globalizzazione degli scambi e della concorrenza, le trasformazioni delle filiere produttive su scala internazionale, i progressi della digitalizzazione impongono investimenti in innovazione, conoscenza e organizzazione che la storica frammentazione delle catene del valore – riflesso a sua volta di un peso schiacciante di imprese di piccola e piccolissima dimensione e di limitate capacità di coordinamento tra i diversi stadi della filiera non favorisce.
Per contribuire a superare i vincoli determinati da questa caratteristica strutturale dell’economia italiana, all’interno dell’ordinamento giuridico italiano nel 2009 è stato introdotto il contratto di Rete, uno strumento esplicitamente orientato a promuovere e valorizzare progetti d’investimento condivisi tra più soggetti imprenditoriali, finalizzati ad accrescere il potenziale d’innovazione e, di conseguenza, la capacità competitiva dei contraenti.
I risultati evidenziano innanzitutto come a partire dal 2010 il fenomeno delle Reti si sia diffuso con grande rapidità nel tessuto produttivo italiano, e come la tendenza non mostri segni di rallentamento. Tra giugno 2016 e giugno 2017 si sono registrati valori record sia nel numero di contratti stipulati sia in quello delle imprese coinvolte: 917 nuove Reti (contro le 703 nei dodici mesi precedenti) e 5.097 soggetti contraenti (contro i 3.643 nei dodici mesi precedenti). Il fenomeno delle Reti, e specificatamente di quelle senza soggettività giuridica oggetto dello studio, è arrivato complessivamente a coinvolgere circa 16.100 soggetti imprenditoriali intorno a circa 3.100 programmi di Rete. Sulla base delle informazioni disponibili negli archivi dell’Istat, queste imprese occupavano al 2015 (ultimo dato disponibile) circa 372 mila addetti, generando 89 miliardi di euro di fatturato e 20 miliardi di euro di valore aggiunto.
L’incontro vuole illustrare le grandi opportunità offerte da questo strumento e proporre la costituzione di una rete d’imprese del territorio per l’internazionalizzazione riconducibile prevalentemente a tre cluster produttivi: l’agroalimentare, il turismo culturale e le attività del terziario avanzato.
Relatore: Fabrizio Merola – analista finanziario, esperto di innovazione e marcati esteri.
Eboli 13 aprile 2019