Con l’Autonomia differenziata, la Lega è Zaia mirano alla rottura dell’unità nazionale.
Conte (LeU): “Il governatore del Veneto, Zaia, nell’audizione in Commissione per le Questioni Regionali, ha riconosciuto che l’autonomia differenziata mira a premiare la gestione delle regioni virtuose, scambiando la maggiore disponibilità di risorse e strutture di servizio per virtuosità”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – “Zaia vuole rottura unità nazionale”, a denunciarlo è l’on. Federico Conte del gruppo parlamentare di Liberi e Uguali, preoccupato per l’Unità d’Italia, fortemente compromessa se dovesse concretizzarsi il disegno che la Lega di Salvini spinto dal Governatore del Veneto Luca Zaia, dovesse spingere sulla realizzazione dell’autonomia differenziata.
“Il governatore del Veneto, Luca Zaia, – dichiara Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali – in occasione della sua audizione davanti alla Commissione per le Questioni Regionali, ha riconosciuto che il processo di autonomia differenziata mira a premiare la gestione delle regioni virtuose, scambiando la maggiore disponibilità di risorse e strutture di servizio per virtuosità.
Propone di aggiungere alla storica divisione delle due Italie quella di tante Italie. – prosegue Conte ipotizzando lo scenario di una Italia immaginata da Populisti e sovranisti dell’ultima ora – È un attacco all’unità costituzionale. Che deve far riflettere le Regioni che si associano alla richiesta di autonomia alle condizioni attuali, legittimando, di fatto, lo strappo. Prima si devono realizzare i LEP (livelli di prestazione), – conclude Conte – poi si può riflettere a quale autonomia ricorrere per la loro gestione”.
Roma, 11 aprile 2019
Cosa c’è da dire:
che una sinistra rappresentata da ricchi benestanti figli di papà… Non è credibile!
Caro onorevole Conte, la lega oramai è un partito Nazionale non ha alcun interesse a rompere, piuttosto vuole dare vita a una responsabilizzazione delle casse di qualsiasi regione, prima si spendeva facilmente perché si sapeva sempre che c’era qualcuno che andava a compensare le perdite: un emancipazione politica significa in primo luogo un emancipazione culturale.
La pacchia degli sprechi e per forza finita!
MA QUESTI SI CREDONO I KENNEDY DELLA PIANA DEL SELE?
generazione dopo generazione?
comune anzi comuni, provincia, camera etc?
E BASTA!!!
🙁