M5S: “De Luca delendus est”

Commissariamento Sanità, per il Ministro Grillo e il M5S: la Sanità deve essere la “Tomba” di De Luca. De Luca deve morire.

“De Luca delendus est”. De Luca deve morire. De Luca deve essere distrutto. Questo il motto che il M5S e la Grillo hanno mutuato da Marco Porcio Catone che voleva la distruzione di Cartagine. Una lotta che deve finire nel sangue. 

Vincenzo De Luca-Giulia Grillo
Vincenzo De Luca-Giulia Grillo

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

ROMA – Oggi in Consiglio dei Ministri si ritorna sulla nomina del nuovo commissario per la sanità della Campania. A portarlo all’o.d.g. Del CdM è il ministro della Sanità Giulia Grillo, che a dimostrazione di come sia interessata più alla nomina che alla Sanità della Campania, ha già scelto da una lista di possibili commissari quello che dovrebbe sostituire il governatore Vincenzo De Luca: Il nome del ministero è quello di Enrico Desideri, originario della Toscana, già Direttore Generale della Asl 8 di Arezzo e fino agli inizi di marzo u.s. primo direttore dell’Asl Toscana Sud Est che comprende le province di Siena, Grosseto e Arezzo.

Giulia_Grillo_3
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Ormai si è capito lo scontro che il M5S sta portando avanti non è affatto sulla Sanità e sulla salute dei cittadini, ma è sulla testa di Vincenzo De Luca, e non solo si vuole la testa si vuole anche il sangue di De Luca. È una questione fondamentale per il Ministro della Salute Giulia Grillo e i suoi “amichetti” pentastellati della Campania e si vuole che quella testa rotoli a terra e come nel medioevo si vorrebbe che il resto del suo corpo si straziasse in mille pezzi per poi sperderli in ogni dove ed evitare, come narra Italo Calvino nel “Visconte dimezzato“, che qualcuno, mosso a compassione, possa rimetterli insieme e possa ricomporli. Insomma si vuole una punizione esemplare che deve scoraggiare chicchessia in futuro si voglia contrapporre al nuovo che avanza, il nuovo stellato, quello che pur di affermarsi come cambiamento è disposto alle “slavine” di sangue.

Massimo Garavaglia-Vincenzo De Luca
Massimo Garavaglia-Vincenzo De Luca

Ma questo scontro che ormai da un anno ripropone a fasi alterne, ruoli di opposizione di governo tra la Lega e il M5S ne contiene un altro, più pericoloso: Quello che in questi giorni si sta consumando, tra il sottosegretario Massimo Garavaglia e il Ministro Grillo e più in generale tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio; della contrattazione ad oltranza. Il confronto-scontro su De Luca è sulla Sanità in Campania; tra le regole e i numeri, il giustizialismo e la vendetta. Insomma per il M5S De Luca deve sparire e basta, indipendentemente da qualsiasi valutazione, la sua colpa è quella di esistere, egli viene individuato come un ostacolo ad un “ordine” imposto da un pensiero “minimo” sostenuto dai rappresentanti regionali del M5S e in testa la Consigliera regionale Valeria Ciarambino, la quale ancora non ha digerito di essere stata sconfitta, e immaginando che eliminando fisicamente De Luca possa ricandidarsi e vincere, si è buttata lancia in resta in una vera e propria crociata antideluca e basta. Ma questa operazione perché vada imposta deve essere condotta con truculenza perché deve lasciare il segno oltre ad essere di lezione a quanti maggioritari o meno osino contrapporsi a questo “nuovo ordine“, e giù di lì si ricorre a quello che è un vero e proprio “squadrismo politico“, come lo ha definito De Luca, “squadrismo” che serve a terrorizzare chi si oppone. Della salute dei campani poco e niente si parla, dietro questa guerra vi è solo potere, assunzioni, incarichi e gestioni di appalti, immaginando si saperli gestire alla Raggi maniera. Purtroppo anche se De Luca si fa in mille pezzi la Ciarambino non solo non ha gli zebedei, e non perché è donna, ma si è capito da come conduce la sua opposizione titolistica e scandalistica basata magari sul ruffianesimo di talpe e/o di persone che soffiano sempre nelle orecchie cattiverie, non ha le qualità.

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Per il resto sebbene il Governatore della Campania non è un santo, ed ha tantissimi punti su cui poter incentrare le critiche, e tra questi l’aver voluto candidare il figlio in due collegi parlamentari alla pari di un leader nazionale, ha dimostrato di essere un ottimo amministratore, volitivo e tenace, e semmai proprio per il suo carattere scostante e antipatico, quanto arrogante e prepotente, specie nella gestione del suo Partito, ha più volte incentrato questioni politiche di livello nazionale fino a mettere in discussione i ruoli e i rapporti, oltre che le competenze tra Stato e Regioni, non ultimo contestando la furberia della così detta Autonomia Differenziata. E proprio riferendosi a questa ultima egli relativamente alla Sanità contestava e faceva rilevare che non si poteva iniziare dalla fotografia attuale disegnata dai bilanci della Sanità ma dalle dotazioni di base. In soldoni De Luca metteva in evidenza che se si stabilisce che ogni 100mila abitanti ci deve essere un ospedale e magari 300 posti letto e un finanziamento di base legato al numero di abitanti, questo principio deve valere per tutta l’Italia. Pertanto, qualcuno lo spieghi alla Ciarambino e alla Grillo, va da sé che per attuare quella autonomia si deve necessariamente “pareggiare” colmando quel gap e conseguentemente consentire che si costruiscano più Ospedali e più infrastrutture sanitarie al Sud, e questo ridurrebbe anche la mobilità passiva, che non segue affatto le eccellenze, che in Campania ci sono e come, ma le disponibilità poiché al nord ci sono più posti letto che al sud e comunque ci sono stati più investimenti che al Sud.

Ospedale degli incurabili museo arti sanitarie
Ospedale degli incurabili museo arti sanitarie

Di qui De Luca quando in questa guerra ricorda al Ministro della Salute Grillo, a proposito del crollo della volta 500ntesca dell‘Ospedale degli incurabili di Napoli di sbloccare i fondi e stanziarli per la Campania e il Sud: «La Regione – ha ricordato De Luca – aveva già proposto da un anno al Ministero, che è totalmente distratto, un piano per l’edilizia ospedaliera di 1 miliardo e 80 milioni. Quel piano prevedeva un investimento di 17 milioni di euro per il consolidamento strutturale degli Incurabili. E’ stato confermato inoltre l’equilibrio finanziario raggiunto dalla sanità campana e il superamento della soglia prevista per i Lea, che sarà formalizzato, sul 2018, come accade per ogni annualità, al termine del primo semestre di quest’anno – si sottolinea – E’ stato inoltre confermato che entro il prossimo mese di maggio sarà dato il via libera al piano di edilizia ospedaliera”.

Forse, la Ciarambino anziché prodursi in una guerra condotta con la rabbia e la bava in bocca, farebbe bene a sollecitare la sua collega di partito e Ministro della Salute Grillo, di sbloccare tutti i fondi destinati alla Campania e con la stessa bava alla bocca pretendere di assegnare altri soldi sufficienti ad ammodernare gli Ospedali di Napoli, di Salerno, e di tutta la Regione e magari di costruirne altri per pareggiare con le dotazioni il numero di strutture ospedaliere che hanno quelle regioni del Nord che ora chiedono l’Autonomia Differenziata, e poi si faccia carico di aiutare le strutture ospedaliere che fanno ricerca e sono delle straordinarie eccellenze, di far destinare loro più fondi per la ricerca, e nello stesso tempo costringere la Lega e i propri “amichetti” di partito a 5 Stelle, di smetterla con il gioco senza fine della contrattazione continua a spese del Paese.

Vincenzo De luca_11
Vincenzo De luca_11

Tornando a De Luca e indipendentemente dal suo caratteraccio, va detto che non dobbiamo sposarcelo, ma valutarlo e giudicarlo come amministratore e dovranno essere gli elettori e non un “Tribunale Mediatico” o “piattaforme” poco chiare dispensatrici di democrazie virtuali altrettanto poco chiare e inquietanti a definire il suo destino. È altrettanto innegabile che in questi giorni al Mef si sta usando la lente di ingrandimento per leggere i numeri prodotti dai bilanci della Sanità Campana, tutti in pareggio e tutti che hanno centrato gli obiettivi e questi sono risultati innegabili, come risultano altrettanto innegabili i pretesti per spodestare De Luca e nominare un commissario, non uno qualsiasi, ma proprio quello che già è stato scelto dalla Grillo e dal M5S. Diceva Tomasi da Lampedusa nel Gattopardotutto è cambiato per non cambiare nulla“.

Ma il M5S con la Ciarambino insiste e per attirare più argomenti alla missione di annientamento di De Luca arriva ad ipotizzare addirittura un accordo sotterraneo con la Lega: “L’uscita dal commissariamento è il prezzo dell’accordo elettorale Lega-De Luca?” – si chiede e chiede la Ciarambino che aggiunge – Si prefigura un vergognoso inciucio sulla pelle dei cittadini. Squallida gag di Cantalamessa e Garavaglia”. 

Maria Domenica Castellone
Maria Domenica Castellone

E a tale proposito arriva man forte dalla senatrice Maria Domenica Castellone, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, la quale ignorando gli obiettivi di cui ai criteri definiti dal Mef, tutti centrati e i conti che risultano più che a posto, strafregandosene dichiara: “La Lega non può sostenere chi ha devastato la Sanità in Campania. Serve un commissario alla sanità esterno, abbiamo votato un principio sacrosanto: i controllori non possono essere i controllati. Il cambiamento, purtroppo, non può passare avallando le scelte di chi ha gestito la sanità in Campania negli ultimi anni. Serve un cambio di rotta”. Farneticazioni a Cinque Stelle quella della Senatrice Castelleone. È come dire nominiamo un Commissario esterno al Governo Conte, in materia di Economia, perché i controllori non possono essere congrollati, oddio farse questo esempio è sbagliato, a giudicare da quello che in queste ore sta succedendo per l’aumento dell’IVA, sarebbe giusto nominare un Commissario che ci faccesse capire veramente come stanno i conti.

La lotta ingaggiata dal M5S nei confronti di De Luca si è fatta spietata, perché governata evidentemente da un profondo odio che è cresciuto man mano che le questioni politiche della Campania andavano migliorando, come nel caso della Sanità. Un odio quello dei 5 Stelle paragonabile solo all’odio che riponeva il senatore Marco Porcio Catone contro Cartagine e i cartaginesi al punto di invocare la distruggere della rivale coniando la celebre frase: “Carthago delenda est” (Cartagine deve essere distrutta). E il M5S parafrasando il “Censore” ha mutuato il motto calzandolo al Governatore della Campania: “De Luca delendus est”. Un motto di una spietatezza unica contro De Luca che si fa supporre come i 5 Stelle vorrebbero regolare un rapporto politico con il “nemico” e di quel nemico vogliono il sangue. Noi vorremmo che le opposizioni non fossero cattive, ma propositive.

Roma, 18 aprile 2019

3 commenti su “M5S: “De Luca delendus est””

  1. La sinistra ha distrutto la sanità in campania,prima Bassolino e poi De Luca . Non capisco a chi volete difendere….. MA MI FACCIA IL PIACERE

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  2. Io non vedo la notizia ma numerose opinioni personali in questo articolo di cui non comprendo neanche l’autore che pure mi darebbe l’idea del perché addirittura si sostiene che la sanità campana ha centrato gli obiettivi …

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    • Per Marianna,
      l’autore sono io. Non comprendo cosa non comprendi. Dovrei riscrivere un altro articolo?
      Gli obiettivi che sono stati raggiunti so o quelli che ha imposto il MEF e Il Ministero della salute a giugno scorso relativamente ai LEA, e prima di giugno scorso, dell’altro giugno 2017, i bilanci invece sono quelli certificati e votati dal Consiglio regionale della Campania.
      Pertanto alla pari di tutte le altre regioni anche la Campania avendo centrato le “obbligazioni” imposte, ha diritto di gestirsi la sua sanità.
      Tuttavia bisogna sottolineare come ho riportato nell’articolo che da ora in poi bisogna che il Ministero della Salute della vanesia e rabbiosa Grillo, tra l’altro contraria alle vaccinazioni obbligatorie, con finanziamenti dedicati deve fare il suo dovere perché la Campania possa realizzare nuovi ospedali, potenziare i vecchi fino a raggiungere una parità strutturale come le regioni del nord.
      Non sono un appassionato di De Luca, ma credo che la Ministra e il M5S vogliano la testa di De Luca per motivi politici. Tra l’altro sebbene la Grillo minacci ad oggi non risulta abbia mai portato al Consiglio dei Ministri un provvedimento di nomina di quel tale che intende nominare facendo finta di fare una democratica selezione. Meno propaganda e più consapevolezza dei ruoli. Questo ci vorrebbe.
      Un abbraccio

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