Cecilia Francese: “Vi spiego l’aumento della TARI: perché sono usciti debiti da sotto il tappeto”.
Per la Francese l’aumento e di 60 € all’anno a famiglia. Per i Commercianti, è del 17%. Intanto si scopre che in 16 anni ALBA Srl è costata 150milioni di euro: Circa 10milioni all’anno. A Eboli per oltre il triplo del territorio costa intorno ai 4milioni e mezzo di euro. Ma ora bisogna salvare Società e 120 posti di lavoro, e insomma, i puritani si rassegnino: bisogna fare la “puttana” e la brava donna.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «Vi spiego l’aumento della TARI. – dice la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese – Perché vengono fuori debiti messi sotto il tappeto dal 2003 al 2013 di cui 87% dal dal 2008 al 2010 – e continua ancora nelle spiegazioni, evidentemente non del tutto comprese nella conferenza stampa appositamente convocata – Vengono fuori debiti Messi negli anni sotto il tappeto grazie alla rottamazione a cui per fortuna abbiamo aderito. – prosegue la Sindaca Francese indicando una serie di dati che giustificano l’aumento della tassa sui rifiuti che i cittadini battipagliesi devono accollarsi a seguito di debiti che si sono accumulati negli anni relativamente alla gestione della Società Partecipata ALBA Srl, oltre alle varie capitalizzazione fate sempre nel corso degli anni – Debiti contratti dal 2003 al 2013 e di cui l’87% dal 2008 al 2010 – aggiunge ancora la Francese a giustificazione della mancata promessa fatta in campagna elettorale “certificata” da un filmato fatto girare sui social – Dati chiari, numeri resi pubblici, come mai nessuno aveva fatto fino ad ora – conclude le sue verità Cecilia Francese che oltre ad accusare le varie Amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi 16 anni, ivi compreso le gestioni commissariale, evidenzia come dai conti i debiti sono stati messi sotto lo “zerbino” e che grazie alla sua Amministrazione che ne ha messo mano, sono venuti fuori, indica come irrisorio il relativo costo a famiglia a fronte di una operazione che tende a salvare la società e contemporaneamente a salvare anche 120 posti di lavoro – L’aumento sarà circa di 5 euro al mese per una famiglia di 4 persone».
Per coprire quei debiti c’è voluto un tappeto abbastanza grande, e infatti i conti non tornano, e i primi a farsi sentire sono proprio i Commercianti dell’Associazione Rinascita Battipaglia presieduta da Lucia Ferraioli, che a contrario da altri numeri, concretizzando l’aumento della TARI del 17%. In più sempre la stessa Associazione evidenzia come il 45% dei battipagliesi ha evaso il tributo, cosi come di questi il 15% si rifiuta categoricamente di pagare la spazzatura. «Come rappresentante dell’Associazione Rinascita commercianti di Battipaglia – scrive in una nota la Presidente Lucia Ferraioli – ho partecipato alla conferenza stampa aperta a giornalisti, commercianti e cittadini. Non ho visto tra i presenti quelli che hanno protestato in piazza.. I commercianti come i cittadini avranno in bolletta un aumento di circa il 17%…, quindi chi paga €200.00 pagherà €234.00. Sconcertante e’ stato apprendere che solo il 55% della popolazione paga la spazzatura e che un altro 15% gia’ individuato si rifiuta di pagare….. Quello che ha sconvolto i presenti alla conferenza ed i colleghi informati da me, – conclude Lucia Ferraioli – sono i 900.000 € che impropriamente i dipendenti di Alba SpA percepiscono. Oltre alla notizia di tanti debiti e sperperi fatti fino al 2013».
Purtroppo in questa storia di mennezza a rimetterci sono sempre e solo i battipagliesi, che devono sobbarcarsene i costi di una gestione che per anni ha prodotto solo debiti, debiti su debiti. Infatti tra le altre cose è emerso che la Società Partecipata ALBA, in 16 anni di vita è costata la bellezza di 150 milioni di euro, praticamente circa 10milioni di euro all’anno.
Tanto per fare un esempio il vicino Comune di Eboli, fermo restando altri problemi relativamente ai ritardi del nuovo affidamento di gara, per la gestione dei rifiuti, affidati ad una Società esterna, negli ultimi anni ha speso poco più di 4milioni di euro all’anno, per un servizio ottimamente gestito e per un territorio tre o quattro volte più vasto di quello battipagliese. Ovviamente confrontando i numeri appare evidente che la Società ALBA Srl, si porta avanti un debito strutturale, che sistematicamente tende a “consolidarsi”, se non si mette un definitivo argine, debito che oggi sembra essere assurdo ma che invece è giustificato dai numeri, atteso che solo con i suoi 120 dipendenti i costi assommano a circa 4milioni di euro o giù di lì, più i costi del servizio.
Chi oggi si lamenta del debito stratosferico derivante dal costo della gestione dei rifiuti, deve sapere che bisogna trovarne le ragioni in quello che viene definito “costo sociale“, atteso che da sempre ALBA è stata identificata da tutti come un “carrozzone politico”, che svolge un servizio e che lo svolge con un personale al di sopra del reale bisogno. Insomma a chi si lamenta va detto che: non si può fare la “puttana” e la “brava donna“; e se lo si accetta si ha entrambe le cose.
Battipaglia, 8 aprile 2019