Successo per il Teatro itinerante ed inclusivo di De Rosa all’ICATT di Eboli on gli ospiti e gli attori.
Un grande senso di umanità pervade la struttura carceraria attenuata fino a coinvolge il regista gli attori che hanno affiancato sulla scena gli ospiti dell’ICATT i dirigenti della struttura, gli organizzatori e il pubblico intervenuto.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Dopo la conferenza stampa di presentazione del progetto teatrale all’interno del carcere di reclusione dell’I.C.A.T.T. di Eboli promosso dall’avvocato Paola De Vita e Cittadinanza Attiva. alla quale hanno partecipato la direttrice dell’Istituto la dott.ssa Concetta Felaco, il comandante della polizia penitenziaria, la dott.ssa Carla Arancio, l’avvocato Paola La Valle e il regista Antonello De Rosa, a moderare la giornalista Barbara Landi., si “apre” il palcoscenico al laboratorio di teatro con i relativi spettacoli del regista Antonello De Rosa con la sua Scena Teatro.
Un Teatro d’inclusione quello di De Rosa, che opera da decenni sul territorio precario della iterazione sociale. La scelta del regista per la prima rappresentazione è quello di uno spettacolo di letture teatralizzate del repertorio classico che fanno capo a Eduardo, Viviani e per libera volontà degli ospiti, afferma il regista anche Totò. Uno spettacolo, quello di venerdì che aperto alla cittadinanza è già sol out, che ha visto il coinvolgimento attivo degli ospiti che sono stati affiancati da attori professionisti e sarà itinerante per le stanze ed il giardino del Castello Colonna che per l’occasione potrà mostrare la sua bellezza storica e architettonica.
“Ringrazio Paola De Vita per avermi chiamato e ringrazio di cuore la direttrice che ha avuto il coraggio di far entrare il Teatro in questo luogo – afferma Antonello De Rosa – che pur essendo un luogo di reclusione” – prosegue De Rosa – diviene luogo di libertà, poiché il Teatro ci dona la forza di oltrepassare le sbarre e gustare la libertà” Un grande senso di umanità coinvolge il regista, commosso dal fatto che ogni qualvolta incontra gli ospiti dell’I.C.A.T.T. viene puntualmente ringraziato perché grazie al Teatro si torna a vivere.
Eboli, 31 marzo 2019