“Il Governo apra nuovi Teatri“. É il grido d’allarme che lancia al Governo Gialloverde l’attore e deputato del M5S Nicola Acunzo.
L’On Acunzo del M5S: “Vi sono molte strutture dello Stato utilizzate solo per fini istituzionali e comunque riservate ad un numero esiguo di persone. Abbiamo centinaia di sale polifunzionali di cui circa 60 potremmo ottimizzare per farle diventare veri e propri teatri che potrebbero utilizzarsi ai fini artistici, disponibili a giovani attori e compagnie teatrali”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – “Provenendo dal mondo dello spettacolo e assistendo da anni alla chiusura di tanti teatri, anche storici, che vengono destinati alle più disparate attività commerciali, – Dichiara in una nota stampa l’On. battipagliese Nicola Acunzo, componente della Commissione Cultura della Camera, non ha perso tempo e il prossimo mercoledì 27 marzo illustrerà la risoluzione che ha presentato, per promuove una collaborazione tra il ministero della Difesa e il ministero dei Beni Culturali – ho sentito il dovere di intervenire, proponendo un progetto in grado di contribuire ad arginare il grave fenomeno”.
“Vi sono molte strutture dello Stato utilizzate solo per fini istituzionali e comunque riservate ad un numero esiguo di persone. – aggiunge Acunzo che propone propone l’apertura anche alla società civile di alcune sale polifunzionali appartenenti all’Amministrazione della Difesa – Abbiamo centinaia di sale polifunzionali di cui circa 60 potremmo ottimizzare per farle diventare veri e propri teatri, contrastando così il numero sempre crescente di strutture che per diversi motivi si ritrovano a chiudere i battenti.
In queste nuove sale, con la messa a disposizione per fini artistici, – continua il parlamentare pentastellato – le compagnie possono effettuare sia gli allestimenti (le cosiddette prove), nonché ricevere una adeguata assistenza logistica, per attori e tecnici, riducendone così le ingenti spese. A questo va aggiunta la grossa opportunità di una ricca circuitazione delle compagnie primarie nazionali e anche compagnie emergenti. Il costo del biglietto andrebbe così ad essere calmierato, con conseguente aumento degli spettatori, che avrebbero l’opportunità di accedere a spettacoli dai quali, specie per i ceti meno abbienti, erano quasi del tutto esclusi
Il progetto può intervenire strutturalmente sulla crisi del teatro, senza però interferire con quelli in attività, anzi creando nuovi spettatori ed amanti del teatro. – aggiunge ancora l’on Acunco – L’intento è dare il via ad un progetto pilota, destinando per il momento solo 5 sale, alla funzione di veri e propri teatri, consentendo la programmazione di una vera completa stagione teatrale.
L’utilizzo di strutture pubbliche avrà un effetto calmiere sui costi delle compagnie, con una ricaduta benefica sul biglietto soprattutto per i giovani quasi del tutto assenti dalle sale degli ultimi decenni. – Ma c’è un altro aspetto che l’On. Acunzo, concludendo, evidenzia – In questo modo avremo la possibilità di promuovere anche i nuovi autori, e dare una mano alle giovani compagnie, che potranno essere valorizzate in una circuitazione nazionale, rinvigorendo così l’offerta di contenuti autoriali di cui la nostra drammaturgia ha assoluta necessità”.
Roma, 26 marzo 2019