Nuovo Piano Ospedaliero: Dal Simposio di Eboli di Fisi-Sanità e Comitato Salute Pubblica critiche e tante proposte.
Evento unico nel suo genere, rappresenta una sorta di “esperimento sociale” laddove si è passati dall’analisi delle singole criticità del Piano Ospedaliero a proposte e suggerimenti esposti dai corsisti e dai rappresentanti politici regionali e nazionali, Adelizzi Ciarambino, Cammarano (M5S) e Falcone (Lega): “Grande merito va a questi comitati e sindacati che lottano sui territori in difesa del SSN!”
di Marco Naponiello da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il Nuovo Piano Ospedaliero torna sotto la lente di ingrandimento delle associazioni e dei sindacati, ed Eboli oramai è diventata da tempo l’incubatrice di sodalizi attenzionanti verso il mondo della Sanità, meglio ancora, del Servizio Sanitario Nazionale. La capitale storica del Sele infatti, ospita un convegno organizzato dalla Fisi-Sanità nella persona del segretario nazionale Rolando Scotillo, il quale originalmente posto all’interno di un corso di settore, avrà come ospiti diversi politici di caratura nazionale e regionale. Come sempre sua sodale sarà Rosa Adelizzi, presidentessa del Comitato della Salute Pubblica, che da qualche anno gode degli onori della cronaca locale, per le innumerevoli battaglie nel campo dei diritti che si rifanno all’articolo 32 della nostra Costituzione, ovvero la facoltà di ogni cittadino di potersi curare dignitosamente.
Pertanto Rolando Scotillo e Rosa Adelizzi come novelli Dioscuri, si sono fatti carico di portare avanti negli ultimi 4 anni, le tante battaglie di civiltà in ambito sanitario e non si contano gli appuntamenti in cui i due passionari civici sono stati protagonisti: ricorsi al TAR, tavole rotonde convegni, incontri, marce con annessi fiaccolate, sit-in di protesta, comunicati stampa etc. Insomma tutto ciò che in campo moderno si può porre in essere per garantire i livelli di servizi essenziali (LEA) in una zona come quella che sta a sud di Salerno, segnatamente il comprensorio del Sele insieme alla valle del Calore, le quali aree sia dal precedente governatore Stefano Caldoro, sia dall’attuale, Vincenzo De Luca, sono state penalizzate in ambito di presidi, posti letto, chiusura o smantellamento di reparti, depotenziamento di uomini e mezzi.
Va ricordato che il commissario straordinario della Sanità campana, dopo molte polemiche e richieste di revoca al ministro Giulia Grillo, è ancora il Governatore campano Vincenzo De Luca, che vedrà prorogata questa sua posizione extra-istituzionale fino a maggio prossimo; evidenziamo parimenti che la nostra Regione non ha da tempo un assessore al ramo.
Lo stesso Governatore si giocherà parte della rielezione su queste problematiche e rumors interni al Partito Democratico napoletano, vorrebbero mettere in discussione con delle primarie la sua ricandidatura, quella dello “sceriffo”, cercando di trovare un nome che non sia compromesso con atteggiamenti e scelte politiche che appaiono ai più, invisi all’elettorato; in questo modo però spaccando integralmente il fronte del centrosinistra ed avvantaggiando cosi per l’anno prossimo od una coalizione Gialloverde, come a livello nazionale – governativo, oppure un ritorno in grande stile del Centro-Destra, però stavolta a trazione leghista, targata Matteo Salvini.
Per questo motivo si è svolto sabato 9 marzo, ad Eboli nella sala Maurizio Mangrella presso il complesso monumentale di San Francesco, il convegno dal titolo: “PIANO OSPEDALIERO CAMPANO, TRA CHIUSURE DI SERVIZI E NUOVE PROPOSTE, QUALE FUTURO PER GLI OSPEDALI DEL SELE E DEL CALORE.”Relatore Rolando Scotillo segretario nazionale della FISI, moderatrice la giornalista Angelica Tafuri, che come sua costumanza ha brillantemente retto la delicata parte.
In abbrivio di report, va specificato che questo convegno era incluso in un corso di accreditamento ECM e spalmato su molte ore, infatti il tutto è durato dalle 9:00 alle 17:00, inclusa una breve pausa pranzo. Altre pregiudiziali degne di nota rimarcate dai relatori:
- Sanità, un’emergenza cronicizzata per la Regione .
- Statistiche alla mano, la diminuzione del benessere e aspettative di vita riguardante i cittadini campani rispetto ad altre regioni centro-nord.
- La diminuzione dei servizi sanitari e la mancanza cronica di personale.
- L’emigrazione sanitaria verso altre regioni per curarsi.
- Il comparto diventato una sorta di “bancomat” e poltronificio della politica.
- La falcidia di posti letto che si aggira intorno al 50%. in totale.
- Si avvantaggia il privato rispetto al pubblico, con le lunghe liste di attesa.
- Troppi sprechi a fronte di pochi investimenti, in specie nella rete di emergenza.
Verso le 10:00 del mattino si è registrata la venuta del sindaco di Eboli, Massimo Cariello a fare gli onori di casa ed a porgere i saluti della città. Cariello nel suo brevissimo intervento, ha elogiato l’opera del Sindacato e del Comitato organizzatore, in più ha tenuto a precisare come egli stesso in qualità di primo cittadino, abbia rilevato delle criticità insistenti all’interno del presidio ospedaliero Santissima Maria Addolorata, di cui si è immediatamente fatto latore presso il commissario straordinario Vincenzo De Luca.
Rosa Adelizzi, la pasionaria della Sanità, ha iniziato la routine dei relatori, ricordando tutte le battaglie svolte in 5 anni al fianco alla sindacato Fisi per la tutela dei diritti del comprensorio del Sele e del Calore, rivendicando orgogliosamente la spontaneità del sodalizio da lei presieduto, il quale non percepisce fondi pubblici, ma che soltanto con impegno e con sacrifici personali ha portato per ben 5 anni alla conoscenza dell’opinione pubblica, le carenze del Servizio Sanitario Nazionale del territorio a sud di Salerno.
Sacrifici ed impegni che si sono dipanati in tanti modi: abbiamo detto e che l’attivista civica si è mossa su vari fronti: ricorsi al TAR, campagne di sensibilizzazione in tante forme (web, giornali, radio, raccolte di firme, presidi.), invero il tutto nacque dalla soppressione dei reparti di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Eboli. Ma anche snocciolato le tante vittorie, come il riconoscimento degli ospedali sempre di Eboli insieme a Battipaglia Roccadaspide del DEA di primo livello, di cui la Regione aveva in un primo momento pensato di una soppressione, a discapito anche del progetto avveniristico dell’Ospedale Unico del Sele, rimasto un sogno nel cassetto.: “..il nostro territorio è stato discriminato a fronte invece di una agevolazione in campo sanitario per altri territori, parliamo di Salerno, Nocera e Vallo della Lucania!” e come farà in seguito Rolando Scotillo, anche la presidentessa del Comitato per La Salute Pubblica, lamenterà una diminuzione del 50% dei posti letto nel territorio: da quasi 800 a poco più di 440.
Altra novità è quella sottolineata da Antonio Trimarco, responsabile del comparto Sanità Lega di Battipaglia, egli insieme a Mariano Falcone vice coordinatore provinciale (andato prima via), ha preannunciato che per la prossima settimana ci sarà un importante incontro al Ministero con il Sottosegretario Luca Coletto sempre della Lega, per discutere degli allarmismi che sta producendo il nuovo Piano Ospedaliero (2019) griffato De Luca.
Altra specifica degna di nota è quella che ha visto come convitato di pietra il governatore De Luca ed il suo Partito- Coalizione, ma del resto erano stati invitati diversi rappresentanti politici (i quali hanno inopinatamente declinato), e come ha sottolineato da uno degli organizzatori, Rolando Scotillo:” grande merito va a chi ha avuto il coraggio di esserci come la Lega e il MoVimento 5 Stelle e chi si assenta, in questi casi dove si discutono problematiche civiche, sta sempre in errore!”
Sempre Rolando Scotillo seg. Naz. Fisi-Sanità, il quale a fine giornata era visibilmente soddisfatto dell’esito del convegno, a cagione dele personalità presenti (tra cui il consigliere regionale Michele Cammarano 5stelle) e l’affluenza degli iscritti al corso, ha ripetuto: ”siamo pronti a qualsiasi soluzione, ricordando le criticità della 4 macroaree sanitarie provinciali (i termini del ricorso al Tar scadono il 14 marzo cosa che ha fatto già attivare il comune di Castellabate che rifiuta il piano Ospedaliero) , non possiamo pagare sulla nostra pelle lo scotto del Piano di Rientro! Il Dea di primo livello è un buon punto di partenza ma non basta!”
Rolando Scotillo, segretario parte dal D.M. 70 del 2015 si domanda parimenti cosa si possa fare per cambiarlo, considerando l’apatia generale. Per il sindacalista il Piano ospedaliero ricalca il decreto 33, e gli studi e gli indici che se ne ricavano tra popolazione e posti letto: “Facciamo un esempio per fare un presidio di base ci vogliono 80.000 abitanti per fare un DEA di primo livello 150.000 e per finire un DEA di secondo livello un milione di abitanti. Ora a Nocera viene attribuito un DEA di primo livello senza avere un milione di abitanti, quel che ha invece il presidio ospedaliero intorno al San Leonardo di Salerno, poi Polla e Vallo della Lucania non potrebbero avere il presidio di primo livello perché non hanno gli 80.000 abitanti e per questi centri del Vallo di Diano e del Cilento non si pone il problema della Golden Hour, cioè un’ora di distanza da un DEA di primo livello, dunque sono scelte politiche!” – Poi Continuando ad analizzare le problematiche della Piana del Sele (cioè Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, e Oliveto Citra) in questa area sub metropolitana sono residenti circa 310.000 persone, a cui toccherebbero 799 posti letto a fronte dei 442 assegnati: – Dunque i nostri posti letto in esubero sono andati all’ area di Polla e di Vallo e al San Leonardo, dunque non vi è stata una ripartizione per territori, che in maniera errata si è considerato il territorio più piccolo come parte integrante di un territorio più grande e questo sta creando dei disagi oramai da anni!”
Il segretario nazionale della Fisi-Sanità, sciorina altre analisi sul rapporto abitanti-posti letto riguardo reparti indicativi, come Ostetricia e Pediatria (Battipaglia), il risultato è sempre un danno per il territorio del Sele e della Valle del Calore. Per finire: “Bisogniamo di una pediatra h24 visto che l’ACAP ossia l’ambulatorio pediatrico, non ha dato i risultati sperati, stesso discorso vale per i punti nascita: il convegno vuol dare cifre, che non siano scusanti come i parametri di budget, visto che la normativa nazionale nei nostri ampi territori è stata disattesa vantaggio di Vallo e di Salerno, non ci fermeremo perché quando ci muoviamo noi facciamo sempre tremare chi di dovere!”
Rapido il passaggio di Giovanni Francione, presidente del Comitato per la Salute della Valle del Calore, che ha ricordato come il Piano possa essere modificato visto che gode di una clausola di salvaguardia in virtù della quale:”.. trimestralmente si operano delle verifiche sulla tenuta dello stesso e di come tutti i guai della Sanità passino dal Decreto Ministeriale 70 del 2015, dove c’è stato un forte taglio di posti letto addirittura 19000 in tutta la Penisola e che i DEA di primo livello siano soltanto sulla carta, vista la mancanza di mezzi e di personale oltre che i presidi, in un territorio grande 800 km quadrati!”
E rapido viene il momento clou della giornata, ossia quello inerente i relatori istituzionali: ci riferiamo a Cosimo Adelizzi parlamentare dei 5 Stelle e Valeria Ciarambino, sua omologa di partito in Regione Campania, nonché membro della Commissione Trasparenza; i due Pentastellati prima di raggiungere la sala Mangrella, si erano recati in sopralluogo al nostro Presidio Ospedaliero ed avevano rilasciato una dichiarazione tramite il noto social network Facebook.
Prima relatrice politica è stata nel pomeriggio dunque Valeria Ciarambino, che oltre a mettere il dito nella classica piaga, ricordando l’ospedale Unico del Sele, un progetto di cui i fondi sono stati dirottati altrove, ha anche lamentato come i fondi interi per la Sanità regionale (su un miliardo e settecento stanziati ,un miliardo e duecento non siano stati ancora utilizzati) sono ancora giacenti e le problematiche di rete, vedi quella e oncologica che purtroppo interessano purtroppo anche una popolazione come quella del Sele e del Calore, una volta lontani anni luce dall’esiziale contabilità di queste patologie grazie ad un ambiente salubre, e che adesso scontano invece un’alta mortalità, per via della sciagurata frammentazione del servizio sul territorio.
La Ciarambino ha sottolineato più volte le svariate eccellenze di reparto presenti nel Nosocomio ebolitano:”…eccellenze che riguardano l’intera provincia, ad Eboli in particolare: Cardiologia, Emodinamica, Nefrologia, ma anche diverse criticità, il Direttore di Presidio ci ha confermato che stanno adottando le procedure di mobilità, si devono scorrere le graduatorie o bandire concorsi. L’abnegazione del personale è commovente, ma si deve ovviare! La situazione igienica constatata nel Pronto Soccorso non è delle migliori, nei bagni e nella sala di attesa, voglio sapere la certificazione del servizio. I fondi per l’edilizia sanitaria sono cospicui, e non riusciamo a spenderli, lo dice la Corte dei Conti e denoto la mancanza degli Operatori Socio Sanitari! – Continua la Ciarambino: – “esistono da tempo dei budget per i tetti di spesa trimestrali, riguardante l’erogazione di singole prestazioni, l’ASL di Salerno l’unica che non li ha rispettati ad appannaggio di 2 laboratori che fanno capo a delle multinazionali. De Luca ha emanato un decreto che riconosce alla struttura privata la corresponsione di un tetto di spesa, non correlata ai bisogni della Regione, ma in base alla capacità di erogazione del privato stesso, a solo loro vantaggio!”
Conclude la consigliera regionale, auspicando il bando di concorsi e non si prolunghi i facenti funzioni come primari, perché questi non sono scevri da sollecitazioni partitiche: “La Provincia è molto estesa con una pessima viabilità che non viene presa in considerazione, la frammentazione non aiuta il servizio, dunque un DEA spacchettato su tre presidi non garantisce un’assistenza adeguata, esempio l’assistenza oncologica, quindi soluzioni che salvano capra & cavoli, ma che vedi i punti nascita di Polla e Sapri, se rimarranno ancora DEA di 1° livello sulla carta, sono prive delle strumentazioni e del personale, pertanto si prospettano solo operazioni elettorali che non garantiscono il servizio!”
Il secondo relatore istituzionale, come poco prima accennato è Cosimo Adelizzi, giovanissimo deputato del MoVimento 5 Stelle, il quale ricopre l’incarico di vicepresidente della Commissione Bicamerale per la Semplificazione, che in abbrivio ricorda (come poc’anzi affermato da Francione) i danni arrecati al Sistema Sanitario Nazionale dal Decreto Ministeriale 70, ma nonostante le difficoltà trovate dall’Esecutivo gialloverde di cui è componente in Parlamento, questi si stia attivando per ovviare a delle storture sperequative in ambito sanitario, con lo stanziamento di 350 milioni da spalmare nell’arco di tre anni per alleggerire le liste di attesa.”… come Governo del cambiamento abbiamo modificato una norma voluta dal PD, che consentiva ad i presidenti di Regione di essere anche Commissari ad acta, noi abbiamo scongiurato questa ipotesi, dunque nel Decreto Fiscale abbiamo introdotto una norma, che proibisce a coloro che hanno incarichi in regionali di profilo politico, di ricoprire incarichi di commissario ad acta e che si nomini a maggio un nuovo commissario per mettere ordine al SSR!”Adelizzi ha criticato il Piano Ospedalierolicenziato, invitando i cittadini a denunciarne le criticità, ma ha ribadito le competenze di merito delle Regioni cui il Ministero si può limitare a controllarne i requisiti:”..la Regione detta la linea, palese quindi la volontà di De Luca di far andare la Sanità in un certo modo, anche se nelle ore in cui eravamo assisi al Ministero, De Luca diceva che avesse inviato una nota di rimodulazione del Piano Ospedaliero, mai giunta, dunque ha dichiarato il falso? Noi dobbiamo stare al fianco dei cittadini ed eventualmente approfittare delle prossime elezioni regionali per cambiare passo!”
La presidente Rosa Adelizzi conclude la sessione dei lavori, ringraziando i presenti ed auspicando insieme agli onorevoliAdelizzi e Ciarambino una proficua collaborazione in campo sanitario per poter finalmente risolvere ogni criticità sul territorio; cosi come anche auspicato dalla consigliera regionale membro della Commissione Trasparenza, che si impegnerà a ricevere i carteggi riguardanti la Nuova Ises, la cooperativa ebolitana, a cui è stato negato nonostante vari ricorsi alla Giustizia Amministrativa, l’accreditamento, lasciando in ambasce pazienti,famiglie e lavoratori oltre un’intera comunità!
Cosa resta da dire a conclusione di questo incontro, si spera che questa mobilitazione porti a scongiurare ulteriori ferite alla Sanità del territorio Sele-Calore, ma che al contrario sia il volano che spinga a potenziare le eccellenze presenti in aggiunta ad una ri-strutturazione di reparti, mezzi e personale, purché il tutto sia in linea coi parametri statuiti dalle normative, ed in tal modo si chiuda definitivamente una infeconda stagione di veleni e sospetti.
Eboli, 10 marzo 2019
guardate le cose serie di tutti i giorni invece di fare le solite passerelle.
CARO SIGNORE QUESTI CI METTONO LA FACCIA, ALTRI SI NASCONDONO, ONORE A LORO!
BELLISSIMO CONVEGNO: BRAVO SCOTILLO, OTTIMA ADELIZZI, GLI ASSENTI CHE TORNERANNO PER LE ELEZIONI SARANNO SPUTTANATI, ALLA BISOGNA DOVE STAVANO?
SOLAMENTE LEGA E 5STELLE HANNO A CUORE I DESTINI DELLA SANITà. I PDDINI E I LORO SCOCI SI NASCONDONO PER NON DISTURBARE IL MANOVRATORE CHE SARA’ LICENZIATO, I TEMPI BELLI PER LA PSEUDO SINISTRA SONO FINITI, IL VENTO E’ CAMBIATO.
IL BLOG DI DEL MESE è UN ESEMPIO DI POLIFONICITA’, ALTRI MEDIA NON HANNO RIPORTATO O ADDIRITTURA HANNO OMESSO CHE LA VISITA’ DELLA CIARAMBINO CON ADELIZZI, E’ FRUTTO DEL CONVEGNO, OSSIA CHE GRAZIE
Cosa c’entra Del Mese e il suo blog, ma oggettivamente questa è una manifestazione politica della nuova Destra che fa capo alla Lega e al M5S, dalla quale a giudicare dal rapporto puntuale che ha fatto Marco Naponiello, non è che sono emerse delle straordinarie novità oltre le cose unte e riunite che tutti noi abbiamo lamentato in questi anni. Ma nessuno dei distratti pentaleghisti ha parlato rispetto ai fondi che il Ministero non dà alla Regione Campania e perché non decreta la fine del Commissariamento, atteso che sono cinque anni che il bilancio della sanità campano è in pareggio.
Facile fare un bilancio in pareggio tagliando i servizi. Intanto si è stabilito che non si può essere commissari se si ha un ruolo politico in regione, De Luca durerà fino a maggio, poi il sito di del mese è stato l’unico che ha evidenziato l’importanza del convegno che ha aperto grazie alla venuta della ciarambino e anche di cammarano un ulteriore faro sulla sanità, ad Eboli e come dice il pezzo, a sud di Salerno.
Immaginate un poco come sarà la Sanità nel prossimo futuro, se dovessero vincere le elezioni i pentaleghisti.
Gli italiani se ne sono già accorti.
Azz e che comitiva. Povera sanità
Meno male che ancora qualcuno si ribella all’ordine imperante Feliciano.
BELLA MANIFESTAZIONE, PECCATO CHE QUALCUNO DEGLI OSPITI PREVISTI SI SIA TIRATO IN DIETRO.
c erano pochissime persone, e si è detto sempre le stesse cose nulla di concreto. La realtà è un altra.
Accetto sia i complimenti che le critiche , purché le stesse possano essere costruttive , e non solo per screditare o dare aria alla bocca. Quando dite che le cose dette sono le stesse di sempre, e come darvi torto? I vostri amici, stanno continuando a smantellare la SANITÀ nel nostro territorio. Quindi come vedete, siamo passati dalla padella alla brace . Ma giustamente lo stolto anziché guardare la luna guarda il dito. Poverini, non aver coraggio di firmarsi per quelli come voi , deve essere davvero frustrante.
Frustante? ma ri rendete conto almeno? Fate qualcosa nel quotidiano…. andate in ospedale a vedere liste d attesa ecc ecc ecc…. invece di parlare parlare parlare…. questa è solo politica, pur rispettando le vostre “battaglie”.
cosimo adelizzi ha spiegato che il governo avrebbe stanziato oltre 3000 milioni per ovviare alle liste di attesa, vedremo, intanto qualcuno e qualcosa si muove, forse con approssimazione, ma lo fa…