Vaccini: I no vax contestano Grillo a Torino per il patto della vergogna.
Striscione dei No Vax contro il garante del M5S Beppe Grillo davanti al Teatro Colosseo di Torino che ospita lo spettacolo: “Grillo non ricorda e firma il patto della vergogna. Menzomnia“. “ti sei venduto alla Big Pharma?
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
TORINO – “Grillo non ricorda e firma il patto della vergogna. Menzomnia“: è quello che c’è scritto sullo striscione comparso questa sera davanti al Teatro Colosseo in Via Madama Cristina di Torino, Teatro che ospita lo spettacolo di Beppe Grillo ‘Insomnia’. Ad esporlo un gruppo di genitori No Vax, che denunciano “le menzogne e la mala fede di Grillo in materia di vaccini e di libertà di cura”.
“Più che di ‘Insomnia’ Grillo sembra soffrire di amnesia – si legge sul volantino distribuito dai manifestanti all’ingresso del Teatro – Fino a qualche anno fa, nei suoi spettacoli, i vaccini venivano messi in discussione per sicurezza e efficacia e le multinazionali del farmaco venivano accusate delle peggiori nefandezze. Poi, il 10 gennaio, Grillo, che diceva ‘mai con il Pd’, ha sottoscritto il famigerato ‘patto trasversale per la scienza’ firmato anche da Matteo Renzi e Roberto Burioni“. Se è per questo aveva detto lo stesso per la Lega, e poi ha detto tante di quelle cose, invero, tutte disattese appena il suo Movimento è giunto al potere.
“Il movimento ormai è diventato verticistico – ha dichiarato Stefano Balocco ex consigliere M5S di Venaria, dimessosi nel 2016 presente tra i dimistranti all’ingresso del Teatro Colosseo in Via Madama Cristina di Torino – e il ricorso alla piattaforma Rousseau per la base è ormai una forma. – è giù l’accusa a garante del Movimento 5 Stelle – ha venduto il Movimento alla Casaleggio“.
Sono in tanti gli attivisti grillini che vogliono andare a vedere lo spettacolo del Comico stellato e tra questi c’è anche la sindaca Chiara Appendino, che se ne intende di blocco dei lavori. La Sindaca è arrivata mezz’ora prima per salutare ed intrattenersi con Grillo. Cosa si siano detti non è dato saperlo, infatti i campioni della trasparenza sembra che prediligono metodi carbonari e ovviamente, per loro è sempre bene fare gli incontri riservati così possono con disinvoltura dire una cosa e farne un’altra, come lo accusane per la vicenda dei vaccini fino a dirgli “ti sei venduto alla Big Parma“.
Tra gli spettatori c’era un bel po’ di rappresentanza stellata: i consiglieri regionali, Davide Bono e Francesca Frediani; diversi consiglieri regionali Valentina Sganga e Chiara Giacosa, Serena Imbesi; l’ex presidente del consiglio comunale, Fabio Versaci; e tra questi c’era anche il senatore Alberto Airola che ha tenuto a ribadire il suo no alla Tav. E se il secondo ha espresso senza mezzi termini la sua posizione, i primi sono tutti silenti e in linea con il Movimento anche perché forse hanno paura della Paola Taverna, la “coatta” che in pieno Parlamento ha minacciato, per conto terzi, i possibili dissidenti di espulsione.
Ormai Grillo è abituato alle contestazioni e se è propaganda per i suoi spettacoli comunque gli brucia: Chi di arma ferisce di arma perisce; e questo è niente se si pensa a tutto quello che è successo in questi otto mesi di Governo giallo verde. È successo di tutto, partendo dall’allearsi con chi avevano detto “mai con loro”, dalla TAV alla TAP, dai condoni al salvataggio di Salvini. senza contare i salvataggi delle Banche per risarcire non chi aveva risparmi a deposito ma chi aveva investito in titoli speculativi, dal silenzio sui migranti alla legittima difesa, insomma proprio tutto il contrario di quello che avevano detto di fare se fossero andati al Governo. E che dire se dovessero ricordarsi delle dirette Streaming immediatamente sospese, come il vincolo dei due mandati, è l’apertura alle alleanze con liste civiche. Senza parlare delle accuse ricevute da Sgarbi e Dagospia circa una ipotetica lobbye di Gay inviso ai gay stessi che si è coalizzata per impossessarsi del potere e piazzare suoi uomini nei posti chiave degli apparati dello Stato. Solo che sarà difficile possano resistere atteso la loro colossale ignoranza.
E Grillo come si è difeso dai suoi protestato? Che i sistemi della mobilità stanno cambiando, evidentemente pensa ai tram ippotrainati. E poi che “i grandi progetti sono altri” e quali sono quelli di rifiutare di ospitare le Olimpiadi? Quelli di aumentare il costo dei biglietti dei tram torinesi? Quelli di sopprimere le corse per risparmiare lasciando a piedi i passeggeri? Quella di cincischiare per non realizzare la seconda linea metropolitana che dovrebbe cambiare le sorti di uno dei quartieri più degradati di Torino come la Barriera di Milano? Quella di avere una Città sporca e quella che bloccando la TAV che caricherebbe del triplo il traffico sulla tangenziale di Torino e triplicadone l’inquinamento?
Grillo si abitui alle contestazioni e torni ad essere quel brillante e intelligente comico, “diverso” ma tra i più interessanti. La politica non è cosa, specie quando la deve spiegare a persone che non tanto recepiscono.
Torino, 2 marzo 2019