“I muri ribaltati diventano ponti”. Gli scout insieme per lanciare un messaggio solidale nella “Giornata del Pensiero”.
200 scout si sono riuniti domenica 24 febbraio a Eboli per celebrare la Giornata del Pensiero, classico appuntamento annuale nel corso del quale si ricorda la nascita del fondatore del Movimento scout, Lord Baden Powell e di sua moglie Olave. Un messaggio di partecipazione solidarietà e amore.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – “Insieme per lanciare un messaggio di accoglienza. Per invitare i cittadini a guardare le cose da un diverso punto di vista. Come quando non vedi il muro dritto di fronte a te, ma lo stendi di fianco, per trasformarlo in un ponte“.
Questo il messaggio dei 200 scout che si sono riunioni domenica 24 febbraio a Eboli per celebrare la Giornata del Pensiero, classico appuntamento annuale nel corso del quale si ricorda la nascita del fondatore del Movimento scout, Lord Baden Powell e di sua moglie Olave.
La giornata è stata organizzata dal gruppo ebolitano del Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani (Cngei), con la partecipazione dei gruppi Cngei di Benevento, Giffoni Valle Piana e Mercogliano, del gruppo di Eboli dell’Associazione Guide ed Esploratori Cattolici Italiani (Agesci) e di una piccola rappresentanza del gruppo Agesci di Salerno.
Dopo la cerimonia di apertura, nella suggestiva cornice del chiostro del convento di San Francesco a Eboli, i ragazzi hanno svolto diverse attività. I più piccoli hanno partecipato a laboratori basati sull’espressione e sulla creatività, organizzati congiuntamente a famiglie straniere e comunità di migranti. I ragazzi più grandi hanno avuto occasione di confrontarsi con altre associazioni di volontariato tra cui Libera e Legambiente sul tema dell’inclusione sociale e di toccare con mano i temi del diritto alla salute, con l’associazione l’AltrItalia, e del caporalato, con gli operatori della Caritas della Diocesi di Teggiano-Policastro.
Al termine della giornata, forti delle esperienze vissute, i ragazzi hanno simbolicamente ricoperto un muro fatto di egoismo e indifferenza, con le loro frasi e i loro pensieri dedicati all’accoglienza e alla speranza.
“L’egoismo è la radice della tristezza, scriveva Baden-Powell. Per questo – dichiara Carlo Vece, capo gruppo Cngei di Eboli – come Scout e cittadini, vogliamo contribuire ad essere sentinelle di speranza, affinché il nostro Paese senta propria la sfida di avere uno sguardo coraggioso per trasformare in opportunità di rinnovata umanità ciò che oggi la paura fa apparire come un problema”.
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Eboli, 28 febbraio 2019