Via libera ai nuovi indirizzi del Piano Casa. Più opportunità per la maggioranza. ”Solo speculazioni” per le opposizioni.
Il Consiglio comunale approva i nuovi indirizzi di attuazione del Piano Casa e cancella gli ostacoli creatisi in seguito ad oggettive difficoltà normative. Diventa così più agevole e trasparente l’individuazione delle forme di delocalizzazione di immobili, insieme con i concetti di lotto e volumetrie.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il Consiglio Comunale riguardante il Piano Casa dello scorso lunedì, è una continuazione della seduta che si è tenuta l’8 agosto 2017, nella quale le Opposizioni accusarono la Maggioranza di favoritismi personali. Un tema caldo il Piano Casa perché si potrebbe prestare a sospetti e retro-pensieri, come temuto dalle opposizioni, di contro la Maggioranza vede in esso una valvola di sfogo economico per la collettività
Tale strumento urbanistico, che non riguarda solo la prima casa, è stato prorogato fino al 31 dicembre di quest’anno dalla Regione e le novità in esse contenute vanno da un ampliamento della volumetria e passa dal 20 al 35% per edifici ad uso residenziale, che possono essere unifamiliari o anche bifamiliari e per altri di volumetria che non superi i 1.500 metri cubi ed anche che non siano oltre i tre piani fuori terra, in parole semplici che non abbiano 4 piani.
Tra le novità la destinazione di strutture nate come alberghiere e turistiche, che potranno essere trasformate in abitazioni civili a patto che il 35% della struttura sia utilizzata a fini di housing sociale (edilizia residenziale sociale ). Lunedì sera dunque, dopo oltre un anno e mezzo ritorna tutto in discussione per volontà della maggioranza e segnatamente anche nei due consiglieri, Mario Domini delegato all’Urbanistica e Pierluigi Merola, presidente della specifica commissione, che insieme ai colleghi di governo cittadino, hanno optato per una scelta di mero indirizzo politico.
Le opposizioni ancora una volta invece, con Damiano Cardiello capogruppo di Forza Italia, hanno tuonato contro la Maggioranza accusandola senza mezzi termin di: “Manovre speculative (si potrà abbattere e delocalizzare una volumetria anche in zona agricola) e mancanza di pianificazione urbanistica, questo il mix letale approvato ieri sera. Lo abbiamo detto e abbiamo ampio riscontro già nel provvedimento che hanno approvato nel mese di agosto 2017. Il consiglio comunale è diventato mero esecutore di specifiche richieste da parte dei singoli e non è più al servizio della collettività. La maggioranza continua a campare alla giornata.”
Di tutt’altro parere come facile immaginarsi, Sindaco e Giunta, con il chiaro intento di facilitare il comparto edilizio tramite una deregulation, che è universalmente il settore economico trainante dell’economia, giacche dietro di esso si sviluppano, come indotto, altre ramificazioni produttive e professionali: «Abbiamo voluto rendere concrete quelle leve necessarie allo sviluppo urbanistico che il regolamento comunale non aveva realizzato pienamente – spiega il sindaco, Massimo Cariello -. Uno sviluppo che si accompagna alla crescita economica ed occupazionale ed alla necessità di salvaguardia e tutela dell’ambiente e del territorio. Un altro grande obiettivo raggiunto, per il quale ringrazio la struttura tecnica comunale guidata dall’ingegnere Giuseppe Barrella che ci ha consentito di raggiungere questo risultato».
Sostanzialmente la difficoltà precedenti riguardavano sia l’interpretazione normativa, sia i limiti di natura urbanistica. Numerose le novità introdotte, in seguito alla proroga regionale sul Piano Casa che arriva al prossimo 31 dicembre, e che riguardano l’ampliamento dei locali per uso abitativo, la modifica di volumetrie non più limitata alla prima casa e nuove possibilità per strutture turistiche ed alberghiere.
«Facilitiamo l’attuazione dei principi urbanistici esistenti – commenta il consigliere delegato all’Urbanistica, Mario Domini -. A questa Amministrazione preme creare le condizioni per lo sviluppo del territorio, senza arrestarsi al primo ostacolo. La delocalizzazione degli immobili dismessi è un’opportunità di riqualificazione e di tutela del suolo, anche perché sul nostro territorio sono presenti in numero elevato. Teniamo in conto sia le esigenze dei cittadini, sia la necessità di stabilire regole precise, senza disparità di trattamento».
Il provvedimento era giunto in Consiglio dopo un lungo lavoro che aveva coinvolto la Commissione Consiliare Urbanistica, presieduta da Pierluigi Merola, che dice: «Sviluppo del territorio, rispetto del suolo e soddisfazione dei cittadini sono sintetizzati in questi indirizzi di attuazione. Il Consiglio è intervenuto per dare trasparenza e certezze, così come i consiglieri della mia commissione che hanno lavorato con passione»
Eboli 27 febbraio 2019
SPIEGATE AGLI OPPOSITORI CHE SENZA LA “CALDARELLA” TUTTO SI FERMA, NON VOGLIAMO COLATE DI CEMENTO MA ALMENO CHE SI COSTRUISCA O SI RIATTI. E’ POSSIBILE CHE L’UNICO CANTIERE APERTO SIA QUELLO DI UN BATTIPAGLIESE, GIU’ A S. GIOVANNI, GLI ALTRI SONO PICCOLEZZE.
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