L’Assessore Bruno regista di un progetto civico, sottoposto dalla Francese ai livelli politici superiori, che rafforza il centrosinistra.
Una strategia politica che fa di Bruno il Caronte, traghettatore verso un progetto civico di rafforzamento del Centrosinistra o semplicemente il “mezzadro” della politica battipagliese, che si ricolloca dirottando l’amministrazione verso il Partito di De Luca e verso un organigramma di potere, che estende i propri interessi politici nei vari enti territoriali?
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Davide Bruno, 34 anni, analyst in una delle prime multinazionali per la consulenza alle imprese, – si legge in una nota politica – chiesta l’aspettativa dal lavoro, è il nuovo assessore alle politiche comunitarie, allo sviluppo economico e allo sviluppo urbano dell’amministrazione Francese.
Con l’incarico assessoriale, a Bruno sono state conferite anche la trattazione delle deleghe alla: Mobilità, Fascia Costiera, Turismo, attività produttive, Definizione delle politiche per la realizzazione degli investimenti, smart city, fondi regionali, europei e politiche comunitarie, definizione delle politiche per la promozione e lo sviluppo delle imprese industriali, attività del credito, sportello unificato, rapporti con gli Enti, sviluppo urbano e sostenibile.
«Ho deciso sette mesi fa di dividere i ruoli di militanza partitica da quelli amministrativi, – Ha dichiarato il neo-Assessore Bruno, tentando di dare una spiegazione credibile al nuovo ruolo che si è prestato a ricoprire nel campo avverso a quello che egli per anni ha guidato e rappresentato da Segretario cittadino del Partito Democratico – prendendo la strada di un percorso civico mantenendo la mia identità di centrosinistra.
È un ragionamento aperto e condiviso con la sindaca che ha comunicato la sua decisione, anche a livelli politici superiori nonostante io non avessi più tessere di partito. – prosegue Bruno rassicurando i suoi detrattori, circa la sua partecipazione ad una Amministrazione “composita”, tra l’altro “benedetta” dall’alto, cioè da quei “livelli politici superiori, attraverso i quali evidentemente, si è anche tradotto l’accordo che ha portato Antonio Sagarese a palazzo Sant’Agostino, in sostituzione di Angelo Cappelli, fortificando l’amministrazione, anche perché confermando l’assessora Carolina Vicinanza anche Cappelli è stato “indennizzo” – Il quadro che si sta rappresentando è una drammatizzazione che non c’è. La sindaca ha fondato un movimento civico che al suo interno vede la presenza di cittadini con orientamento politico diverso, sia di destra che di sinistra.
Questo principio – aggiunge a completamento delle ragioni di una strategia più ampia, evidentemente condivisa ancor prima da quei “livelli politici superiori” – è stato assunto anche dalla coalizione che la sostiene in consiglio comunale, una maggioranza composita con consiglieri appartenenti a partiti diversi. Tanto è vero che alle provinciali hanno votato candidati presenti nel centrodestra e nel centrosinistra.
Questa amministrazione – ed è qui che si supera Bruno, quando nel suo candore rende noto ed ufficializza la strategia che ha accompagnato l’amministrazione Francese, che appunto, non si è limitata solo ad indicare in Giunta Bruno come rappresentante di questa strategia che si estende all’accordo che ha determinato la vittoria del Centrosinistra alle ultime consultazioni provinciali, ma si è completata con un vero e proprio organigramma di potere, che estende i propri interessi politici nei vari enti territoriali – ha collaborato con il Centrosinistra, inserendo suoi esponenti, per il cda dell’Asis, l’Ato dei rifiuti e l’Ato delle risorse idriche. Nel 2017 ha eletto un consigliere provinciale nel centrodestra, nel 2019 nel centrosinistra.
E’ un’amministrazione realmente civica, – afferma Bruno a spiegazione di una strategia politica “trasversale” che sarebbe il frutto di una collaborazione con il centrosinistra – un’alleanza di unità politica per la città. – spiega ancora – Ringrazio i consiglieri comunali di maggioranza per il percorso e il sostegno ricevuto.
Credo – conclude Davide Bruno nella veste di “traghettatore” verso nuovi rapporti e nuovi stili politici, ovviamente, come egli dichiara, solo ed esclusivamente per il bene della Città – che il tempo dell’odio e della polemica a tutti i costi termini qui, così come quello di descrivere una situazione che non c’è. Lo sforzo che faremo è tutto amministrativo per sbloccare e non perdere i fondi assegnati e dare regole certe per gli investimenti».
Insomma uno mescafrancesca del quale Battipaglia non ne avvertiva affatto la necessità, ma che ci indirizza verso nuove orizzonti, orizzonti che ci consegnano una profonda mutazione politica e strategica dell’amministrazione Francese e conseguente della maggioranza sempre più fluida ma con caratteristiche simili e diverse alla precedente: civica e prevalentemente di destra quella uscita dalle urne; Civica e a forte connotazione di centrosinistra, come ci spiega Bruno; allorquando si siede al banchetto del potere facendosi servire “piatti” di potere, e Bruno in tutto questo fa il “Caronte” che dirotta la Francese e i suoi nel “Mondo” del Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, in quel “Palazzo”, ma lo fa entrando da una porta secondaria, quella riservata a Campania Libera, quella Lista che è collaterale all’organizzazione deluchiana che si richiama al Consigliere Regionale Nello Fiore.
Davide Bruno è Caronte o è la 5^ colonna dei Democrat, una specie di infiltrato, che per svolgere il suo ruolo ha dovuto dimettersi ed assumere nuove sempianze politiche?
Caronte, dirottatore, infiltrato o pioniere, dal momento che egli stesso sostiene che per realizzare questo progetto, che la Sindaca ha poi presentato e chiesto l’approvazione di quei “livelli superiori politici“, ha prima dismesso volontariamente i panni di segretario PD e poi dimettendosi e non rinnovando la tessera del PD ha perseguito quel progetto civico di rafforzamento del Centrosinistra? E il PD che dice di questa storia? Smentisce, prende le distanza. E quelli che contano? Tacciono.
Bruno con questa strategia non è Caronte, dirottatore, infiltrato o pioniere, è semplicemente un “mezzadro“. Un mezzadro della politica battipagliese con un piede dentro e l’altro fuori che sta aiutando il Partito di De Luca a non perdere il tutto per tutto e sopperendo ad un orientamento sezionale, che non vede affatto di buon occhio le politiche dell’ex Sindaco di Salerno, tant’é che è proprio il battipagliese Raffaele Femiano a guidare la lista di Zingaretti al congresso regionale dei Democrat che sostiene la candidatura di Armida Filippelli alla Segreteria regionale del Partito Democratico della Campania.
Battipaglia, 25 febbraio 2019
Da quel che ne so, Bruno è un ragazzo molto preparato, sicuramente più bravo a gestire processi che a raccattare voti, è un innesto sicuramente valido in questa scalcagnata amministrazione comunale. Io penso sia meglio un mescafrancesca di gente valida che una coerente e pura amministrazione di scapocchioni…ma è un’opinione mia.
La qualità del giovane Bruno non sono affatto in discussione, è un gravo giovanotto ed è preparato, tuttavia sembrano discutibili i percorsi, per lui e per la maggioranza che sostiene la Giunta Francese.
Quello che dice oggi Bruno, forse era meglio si fosse reso trasparente e pubblico il percorso politico praticato perché si giungesse a questo tipo di accordo.