Le Rappresentanze Sindacali di Base del Pubblico Impiego – Confederazione Unitaria di Base, esprimono la solidarietà ad Emergency e ai suoi operatori in Afganistan.
LASHKAR-GAN – Afganistan – L’ospedale di Emergency a Lashkar-gah e’ in mano alla polizia afgana. Nessun operatore internazionale e’ nella struttura sanitaria. Lo si apprende dalla ong italiana. Il personale internazionale dell’Ospedale che ancora si trovava a Lashkar-gah, dopo l’arresto di Dell’Aira, Garatti e Pagani, ha preso un volo per Kabul e si è diretto alle strutture di Emergency della capitale afgana. Si tratta di sei operatori, cinque italiani (di cui quattro donne) ed un indiano.
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COMUNICATO STAMPA RDB – CUB
ROMA – Come Operatori Sanitari, prima ancora che come rappresentanti sindacali, manifestiamo profonda solidarietà ad Emergency e a tutti i suoi Operatori ed Operatrici – italiani e stranieri – per quanto sta avvenendo in queste ore in Afghanistan.
Pensiamo che la nostra scelta di difendere la sanità pubblica, i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici qui in Italia e, non ultimo, il diritto d’accesso alle cure per tutti e tutte, siano anche “clandestini”, non sia affatto in contrasto con quella di chi si batte quotidianamente per strappare dall’orrore e dall’ingiustizia della guerra migliaia di vittime civili, per la maggior parte donne e bambini.
E proprio l’aver restituito un significato reale alla guerra, attraverso le immagini di sofferenza dei tanti volti e corpi coinvolti – altrimenti ignoti ed ignorati – insieme alle migliaia di vittime curate gratuitamente senza mai guardarne l’appartenenza ma salvaguardandone la stessa necessità e l’identico diritto, fino all’ultima indispensabile denuncia sull’impossibilità di curare i feriti per le manifeste responsabilità della mancata apertura di un corridoio umanitario, hanno fatto di Emergency uno scomodo testimone.
L’unico testimone, autorevole e credibile, dei bombardamenti e delle vittime civili, che può raccontare al mondo la realtà di una guerra che vede impegnate anche le forze armate italiane e, per questo, da screditare agli occhi di tutti con assurde accuse di collaborazionismo con i talebani.
Chiediamo a gran voce la liberazione di tutti gli Operatori di Emergency arrestati ed invitiamo tutti e tutte a manifestare la propria solidarietà sottoscrivendo l’appello sul sito di Emergency.
Coordinamento Nazionale RdB sanità
IERI SERA AD ANNOZERO IL POLITOLOGO LUTWAK HA FATTO DELLE DICHIARAZIONI SCONCERTANTI, DEL TIPO CHE LE ONLUS UMANITARIE PROLUNGANO LE GUERRE, E CURANO ANCHE I TERRORISTI, FORSE UNO SPIRITO EVANGELICO ANTICO, VISTO CHE GLI “OSPITALIERI DI S. GIOVANNI” I FUTURI CAVALIERI DI MALTA LO FACEVANO DI GIA’ COI SARACENI SECOLI OR SONO, NON OPERANDO DISCRIMINAZIONI ALCUNE, EAPPELLANDO TUTTI COL NONE DI “Signor Malato”. LA VERITA’ COME SEGNALATA ABILMENTE DA UN INTERLOCUTORE IN STUDIO SONO I CONTRACTORS PRIVATI, E LE ARMI DA VENDERE UTILIZZANDOLE, IL VERO BUSINESS DELLA GUERRA, OLTRE AL LAPALISSIANO PETROLIO, CHE GUARDA CASO IN NORD COREA OVE REGNA UN DITTATORE CON ARMI ATOMICHE(quelle di distruzione di massa per intenderci) NON VIENE DEGNATO, DALLA FURIA DI DEMOCRAZIA DEL GOVERNO USA, IN SPECIAL GUISA DEI TEO-DEM DI BUSH. Gino Strada e la sua organizzazione meritevole, oltre a portare ristoro sanitario in zone dove non si e’ mai visto un medico e/o una struttura umanitaria, sono testimoni scomodi, “delatori” pugnaci delle scorrettezze tribali e deleteri giochi geopolitiche che evidentemente non si potevano tollerare ad oltranza.
ALCUNI NUMERI
Emergency è intervenuta in 13 paesi dal 1994 a oggi:
7 centri medici
Anabah, Kabul, Lashkar-gah (Afghanistan), Battambang (Cambogia), Sulaimaniya, Erbil (Iraq), Goderich (Sierra Leone)
1 centro cardio-chirurgia a Karthoum (Sudan)
3 centri pediatrici
Goderich (Sierra Leone), Karthoum (Sudan), Bangui (Rep.Centrafricana)
1 centro di riabilitazione e produzione protesi a Sulaimaniya (Iraq)
1 centro maternità ad Anabah (Afghanistan)
55 FAP (First Aid Post)
re-integrazione sociale di vittime di guerra
laboratorio di tappeti per vedove (Anabah), formazione professionale (Sulaimaniya)
assistenza ai prigionieri (Afghanistan)
1 poliambulatorio a Palermo (Italia) per assistere gli immigrati
interventi una tantum in altri paesi
Ruanda (1994), Serbia (1999), Eritrea (2000), Algeria (2003), Angola (2003), Palestina (2004), Sri-Lanka (2005)
Dal 1994 al 2008 Emergency ha aiutato 3.177.825 persone
Se vi sembra poco…
ritiriamo le truppe dall’afghanistan e mandiamo viveri e medicine .
no ad ogni forma di violenza,non esite violenza giusta.I nostri soldati sono volontari mercenari che per guadagnare in piu si avventurano in luoghi di guerra a volte pur non essendo specializzati. Ma non esistono specializzazioni di guerra nel nostro Paese. Ritiriamo le truppe e mandiamo gente specializzata a livello medico,questo è politica giusta e vera solidarieta’ .abbattiamo il castello di sabbia della politica imperialista.
Emergency vogliono elimiarla per evitare che qualcuno metta gli occhi sulle porcherie perpetrate dagli anglo-sionisti-americani….che stanno in afganistan non certo per portare democrazia e diritti umani (le donne indossano sempre il burqa) ma per. tre precisi motivi:
1 allargare il controllo geopolitico sull’Asia
2 monopolizzare, o meglio, controllare la narcoagricoltura e il narcotraffico mondiale (anche la Colombia dove si produce la coca e filoamericana)
3)facilitare la costruzione di un mega gasdotto il cui approvvigionamento sarà eclusivamente a favore di multinazionali angloamericane.
CONDIVIDO APPIENO GLI ULTIMI 2 INTERVENTI, ANALITICI E SINTETICI, DI UN MODO ID PENSARE, DEI POTENTI, CINICO E SPIETATO SULLA PELLE DEL PROSSIMO!
martin luter king disse” i have a dream”
ora piu che mai la frase di Martin l.k. è attuaqle bisogna gridare ad alta voce no alla guerra no ai prepotenti .viva la liberta e l’uguaqglianza dei popoli.PS. cambiamo la realta di eboli ncentro storico la gente è tutta uguale ,non sfruttiamo gli extra comunitari e comunitari non in regola trascinandoli nel lavoro nero e alla prostituzione creando il ghetto di varsavia.a questo bisogna dire no dire no anche a strumentalizzazione politiche come ci sono state durante le elezioni edl sindaco.comprando il loro voto in cambio dei permessi di soggiorno.
nooooooooo alla violenza noooo alla guerra RITIRATE I NOSTRI UOMINI. vIVA LA LIBERTA ,LA INDIPENDENZA DEI POPOLI
ei il centro storico di eboli è pieno di rumeni polacchi ucraini ed altri ,giusti per la manodopera in nero per la piana ed le belle donne destinate ad altri usi,e li stipano come sardine in mini appartamenti dei ricconi di eboli .tutti sanno ma tutti stanno zitti .il ghetto di VARSAVIa piace a tutti. Frutta soldi sogni e sesso bella cosa.
Emergency è presente in Afganistan dal 1999 con tre centri chirurgici, un centro di maternità, una rete di 28 centri sanitari. L’Italia ha rinnovato i finanziamenti alla missione afghana e rinforzato il contingente militare, e quindi una volonta’ di continuare una finta azione umanitaria,e di tergiversare ancora nel chiamarla col suo nome: GUERRA LA OPINIONE PUBBLICA MERITA UNA INFORMAZIONE CORRETTA SULLA SITUAZIONE OGGETTIVA E SULLO STATO DEI NOSTRI CONNAZIONALI IMPEGNATI. CIVILI E MILITARI
Mi chiedo se il governo stia tergiversando limitandosi ad accusare il Times di aver divulgato “notizie erronee”.
INAUDITO CHE DETERMINATI esponenti della maggioranza parlamentare abbiano avanzato insinuazioni ignobili e che da parte del Governo, INVECE DI CALDEGGIARE E ONORARE L’OPERA COMMENDEVOLE di Emergency, augurandosi solo LA ESTRANEITA’, che di per se già offende, alla vicenda.
Ricordiamoci una rticolo snacitodalla nostra Carta costituzionale, l’articolo 11: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.Ed Emergency, con il suo operato e la sua storia, ne è la chiara, indiscutibile ed intoccabile dimostrazione…MA VIEN DA CHIEDERSI, IL CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU (ma che ci sta a fare, solo papaveri internazionali?) HA REALMENTE AVALLATO QUESTA GUERRA AI SENSI DELLE CONVENZIONI INTERNAZIONALI, O VIVIAMO IN UNA BARBARIE TECNOLOGICA OVE VIGE LE LEGGE DEL + FORTE?