I NAS arrivano all’Ospedale di Eboli ma il verbale non c’è. Lo ha un consulente, pare, interessato sia al laboratorio che ad un processo per scasso e furto.
Lo hanno scoperto il Presidente Vecchio e il Sindaco Cariello che ne parleranno con il Direttore Generale. Che succede all’ospedale? C’è qualcuno che mira al “Monopolio del vetrino” o è un disegno per chiudere il Reparto di Gigliotti e favorire un monopolio privato di nefrologia? Intanto non si è chiarito ancora chi rubó quei macchinari il 2 luglio del 2013, nonostante filmati, dichiarazioni e testimoni, mentre viene fuori l’atto Aziendale che autorizza il Laboratorio.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – E quando interviene la Procura della Repubblica? E quanto interviene il Governatore De Luca? Dalle nostre parti c’è un detto che recita: “Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino“. E’ ovvio che si deve prima capire chi è la “gatta” e quale è il “Lardo“. Questa storia comunque è una storia di anni che passa attraverso una fitta corrispondenza e altrettanti numerosi fatti, non escludendo quelli di cronaca nera, con tanto di scasso, tanto di furti, tanto di denunce, tanto di filmati e tanto di quelle cose che sono tutte riportate in un bel fascicolo del quale sembra agli inizi del mese prossimo vi sarebbe una bella Udienza a Palazzo di Giustizia di Salerno, che vede un bel pò di indagati, e soprattutto si dovrebbero esaminare alcuni documenti che inequivocabilamete indicherebbero, esecutori, mandanti e vittime, tuttavia non si comprende perchè mai l’ASL e i DG dell’epoca non abbiano aperto una Inchiesta interna, innanzitutto per far luce sugli atti, propedeutici, che chiarivano, come chiarisce l’Atto Aziendale di cui alla Delibera 182 del 2 marzo 2017, avente ad oggetto: Assistenza Ospedaliera di Eboli e Battipaglia, Provvedimenti, rimandano quella decisione alla pagina 4, la inequivocabile decisione che aggiungeva all’UOC di Nefrologia il Laboratorio sotto mira dei NAS di Salerno.
Ci piacerebbe sapere innanzitutto come si è mossa l’azione. Pare si sia mossa a seguito di una Denuncia anonima, la solita denuncia che, guarda caso arriva sempre al momento opportuno, sul filo del traguardo, e magari come taluni più maligni sospettano qualche settimana prima di una udienza importante che non mette in discussione il Laboratorio “incriminato” di Immunopatologia renale annesso al Reparto di Nefrologia, ma deve discutere di atti delinquenziali ovvero di: Scasso e Furto di macchinari di proprietà dell’ASL assegnati con tanto di lettera dall’Ospedale di Polla a quello di Eboli e precipuamente al Reparto di Nefrologia, macchinari che il Presidente del Consiglio Comunale di Eboli Vecchio si era battuto affinchè venissero assegnati alla Nefrologia. Anche in quel caso una folta corrispondenza cercava di convincere non vi fosse stato nessun furto perché non non vi era stata nessuna assegnazione, e pure lì si riuscì a dimostrare che invece si trattava di furto vero e proprio inquanto vi era stato un legittimo e rintracciabilissimo atto che al contrario dimostrava la reale esistenza del macchinario trafugato. Insomma si cercava un caprio espiatorio per scipparlo alla Nefrologia e portarlo altrove, per generare poi una sorta di “monopolio del vetrino”. Non potendo riuscire in questo intento evidentemente qualche buontempone pensò, nottetempo, di sfondare la porta e di trafugarlo, di caricarlo pare su un furgone “Amico” Blu e farlo sparire. Per gli inquirenti sarebbe dovuto essere tutto facile essendoci, pare, un filmato di una telecamera attiva che riprendeva quel furgone; e sarebbe stato altrettanto facile giungere a chi avesse fittato quel furgone; e sarebbe stato ancora più facile leggere la lettera protocollata il giorno dopo, dell’addetto alla portineria dell’Ospedale di Eboli Endriu Valente, che denunciava apertamente un ingresso ed un’uscita nella notte del 2 luglio 2013, notte in cui furono rubate alcune attrezzature mediche tra le quali un Criostato; il resto nei giorni successivi era di dominio pubblico, e pare si sapesse il nome, il cognome, l’indirizzo, il ruolo e tutto quanto bastava per chiudere per direttissima un processo, che purtroppo invece è ancora in corso e sicuramente l’udienza del prossimo marzo sarà riempita di altre carte che riguardano anche questa visita dei NAS. Potenze della giustizia.
Visita dei NAS della quale non si conoscono le risultanze e non si ha nemmeno il verbale che gli Agenti di Polizia hanno redatto, circostanza evidenziata anche dal Presidente del Consiglio Comunale di Eboli Fausto Vecchio, il quale insieme al Sindaco nei giorni scorsi si è recato in Ospedale per conoscere nei dettagli una operazione che ha dell’assurdo e cosa più grave senza vi sia uno straccio di verbale, come Vecchio fa rilevare, nel mentre di base vi siano le risultanze certificate e contenute nell’Atto Aziendale di cui alla Delibera 182 del 2 marzo 2017, avente ad oggetto: Assistenza Ospedaliera di Eboli e Battipaglia, Provvedimenti, rimandano alla pagina 4, senza tener conto che il Reparto di Nefrologia e il relativo laboratorio siano operanti da diversi anni, tra l’altro sostenuto da diverse volontà pubbliche e private e non ultima dalla Direzione Sanitaria, senza la quale nulla si sarebbe potuto fare e nemmeno si poteva occupare qualsivoglia spazio all’interno dell’Ospedale.
«Nel nostro Ospedale – ha dichiarato il Presidente Vecchio raggiunto telefonicamente – esiste una struttura semplice di immunopatologia renale che è annessa al Reparto di Nefrologia e Dialisi ed è gestita da medici bravi il cui Direttore Giuseppe Gigliotti, altrettanto bravo ed esperto, i quali hanno fatto si che la struttura nel suo complesso raggiungesse livelli altissimi. L’immunopatologia renale fu ubicata nei locali dell’ex Pediatria dell’Ospedale adiacente al Reparto di Nefrologia proprio perchè fosse funzionale al buon andamento comlessivo dell’UOC di Nefrologia, ma allo stato vi è stata una visita dei NAS, tuttavia non si conoscono le rilevazioni degli Agenti di Polizia Giudiziaria a conclusione del sopralluogo.
Sta di fatto – prosegue Vecchio – che sarebbe un peccato per l’Ospedale, per la Città, per l’utenza perdere un reparto che costituisce una eccellenza e da’ qualità al nostro Ospedale. Con il Sindaco Massimo Cariello abbiamo parlato con il Direttore Sanitario che in questi anni ha comunque supportato la crescita professionale dell’U.O.C di Nefrologia affinchè egli prenda provvedimenti in merito e definisca al meglio una situazione per consentire che i livelli di funzionalità e di qualità restino alterati sperando migliorino ancora. Con il Sindaco – aggiunge il Presidente del Consiglio Comunale di Eboli e Consigliere Provinciale Vecchio – comunque ci recheremo a Salerno e rappresenteremo al Direttore Generale dell’ASL, le stesse nostre richieste rispetto alla circostanza di prendere ben in esame i successi del Reparto di Nefrologia con l’annessa Unità di Immunopatologia renale, tra l’altro certificata e contenuta nell’Atto Aziendale di cui alla Delibera 182 del 2 marzo 2017, avente ad oggetto: Assistenza Ospedaliera di Eboli e Battipaglia, Provvedimenti, rimandano alla pagina 4. Chiederemo di vederci chiaro su questa vicenda – conclude Vecchio più che deciso a difendere una eccellenza che da comunque lustro all’Ospedale di Eboli – poichè, come ci risulta sia in altri nosocomi che hanno le stesse specialistiche non si divida, trasferendola in altro luogo, convenedo, se dovesse verificarsi, che non potrà essere gestita alla stessa maniera».
Vecchio sebbene con molta diplomazia ha detto quello che andava detto, il Sindaco invece, dal canto suo, ha riferito che per non generare confusione preferisce, vista la delicatezza del caso, non rilasciare nessuna dichiarazione riportando tutto ad un incontro che terrà nella giornata con il Direttore Generale dell’ASL Salerno laddove farà valere le sue ragioni e quelle dell’Ospedale rispetto a questo attacco che si direbbe de “i soliti noti“, ancora una volta hanno portato a termine all’ospedale di Eboli. A questo punto ricordiamo al Sindaco di ricordare a sua volta al Direttore Generale di informarsi e sapere che fine ha fatto quella commissione interna presieduta dal funzionario Della Porta, che doveva far luce sul Caso Verrioli e sulle parcelle milionarie liquidate dall’ASL stessa, e semmai cercare di divenire ad una chiusura dell’indagine, fatti che se sono penali non sono prescrivibili. Intanto i due, Presidente Vecchio e Sindaco Cariello, hanno chiesto, senza fortuna, il verbale di sopralluogo dei NAS, per conoscere le risultanze del sopralluogo. Il verbale, si dice lo abbia il consulente dei NAS, e sempre le voci dicono che il consulente dei NAS sia la “gatta” che vuole quel “lardo”, e pare ancora e vorremmo sbagliarci, che la stessa “Gatta” quale responsabile dell’Unità Operatica di Anatomopatologia sia direttamente e fortemente interessata evidenziando uno stridentissimo “interesse privato in atti di ufficio“. Forse sarebbe il CASO che quel Consulente disinteressato consegnasse quel verbale e i NAS si affidassero ad un altro esperto, atteso che lo stesso, sempre secondo quanto si dice, sia interessato come imputato anche in quel processo che nel marzo prossimo venturo dovrà tenersi una udienza.
Sicuramente i NAS, in buona fede hanno creduto di affidarsi nelle mani giuste, tuttavia forse per opportunità sarebbe giusto si modificasse qualche decisione circa le consulenze, per evitare di intorbidire il loro intervento, così come la Procura della Repubblica avvii un procedimento per comprendere la natura di quella lettera anonima che ha mosso l’indagine e semmai capire tra i vari indagati chi potrebbe essere interessato affinchè si giunga alla chiusura di quel laboratorio, attentando conseguentemente anche al Reparto di Nefrologia, in questi giorni indicato nei primi posti nazionali per risultati. Di certo non manca ai giudici inquirenti individuare le relazioni che ci soni tra i vari attori. E se invece questa azione attraverso i vari gatti e i tanti topi di fogne tendesse a far chiudere il Reparto di Nefrologia per favorire qualche società privata generando per questo un monopolio della nefrologia?
Sarebbe grave, gravissimo e sarebbe da suggerire al Presidente della Giunta Regionale Vincenzo De Luca, nella sua veste anche di Commissario per la Sanità di aprire immediatamente un’indagine.
In questa regione stanno succedendo troppe cose, e se a Napoli per far fuori il DG Mario Forlenza e indirettamente colpire anche De Luca qualche buontempone ha usato le formiche, qui da noi si sono utilizzati gatti e topi di fogne, fa niente se essi siano interni alla struttura ospedaliera o magari vecchie divise sgallonate, il colpo è un colpo basso, ma chi ci va di mezzo in questa storia di veleni e laboratori, di formiche di gatti e di topi è l’utente, i malati ed in questo caso l’Ospedale di Eboli da lungo sotto tiro di rapinatori vari.
Intanto pare che il giovane è valente Giuseppe Gigliotti, che invece di lavorare la mattina deve procurarsi un alibi, circondato come è da da Gatti e Topi da fogna, voglia andarsene altrove per trovare serenità. Intanto per quanto mi riguarda aspetterò che qualcuno ben individuato per questo articolo come per un altro che si riporta qui il link www.massimo.delmese.net/55323/verrioli-il-medico-da-651-343-e-e-lelogio-della-prosopopea-e-dellarroganza/, intenterà una causa per risarcimento di danni senza che ne sappia nulla atteso che ne sono venuto a conoscenza solo dopo due anni, e anche qui si chiede alla Procura della Repubblica come mai possa accadere e si chiede chi può all’interno degli uffici giudiziari consentire che questo succeda? Accade magari pensando di intimidirmi come si cerca di intimidire Gigliotti? Si è sbagliato proprio indirizzo. Chi è che si aggira in quegli uffici? Chi protegge questa feccia? Chi è che la fiancheggia? Chi tradisce lo Stato in quell’ufficio? Intanto i miei avvocati a loro volta faranno emergere verità e Giustizia per dare risposte a questi interrogativi ma anche per chiedere un corposissino risarcimento del danno a quella “Gatta” rapace.
AMEN
https://www.qsalute.it/recensioni/health-ratings/nefrologia-ospedale-eboli_l11647/
Eboli, 13 febbraio 2019