Sanità e territorio: Tra rappresaglie ed espropri

Per il PCI, a piccoli ma continui passi tra espropri e rappresaglie, la Sanità nel territorio un continuum di sofferenze. 

Altro che Ospedale Unico della Valle del Sele. “Non c’è Piano triennale del Servizio Sanitario Campano che non preveda la riduzione dei posti letti, la chiusura di un reparto, l’accorpamento di più reparti, il trasferimento ad altri ospedali, eccetera“.

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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Oramai ad anni, se non addirittura a mesi alterni, si ripropone il tema della Sanità per il nostro territorio e, precisamente, la questione del Presidio Ospedaliero “Maria SS Addolorata” di Eboli, ormai soggetto a vere e proprie rappresaglie espropriative.

Non c’è Piano triennale del Servizio Sanitario Campano che non preveda la riduzione dei posti letti, la chiusura di un reparto, l’accorpamento di più reparti, il trasferimento ad altri ospedali, eccetera.

Noi pensiamo che il vero problema degli ospedali della Valle del Sele sia la volontà politica di realizzare, anche per la sanità, una struttura “salernocentrica”, che porti ad una riduzione netta dei servizi sanitari offerti dagli ospedali di Eboli Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide a vantaggio dell’Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR. San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona ovvero il San Leonardo di Salerno.

Altro che Ospedale della Valle del Sele! Ampliamento, anche con nuova costruzione e dislocazione, del cosiddetto San Leonardo. Affermeranno di aver valutato attentamente tutte le possibilità e soluzioni e che la decisione assunta avrà l’unico intento di garantire servizi socio-sanitari ottimali ai cittadini della Valle del Sele.

Basta con tavole rotonde, sit-in, discussioni di tutti i tipi. Dobbiamo battere i pugni sul tavolo e pretendere quanto ci spetta. Il Sindaco Cariello si faccia sentire presso l’amministrazione dell’ASL di Salerno pretendendo di realizzare quanto previsto dalla stessa amministrazione.

Cosa? La realizzazione di quanto approvato con delibera n. 560 del 13.06.2018 del Direttore Generale dell’ASL Salerno per “Lavori di adeguamento funzionale e tecnologico e di ampliamento del Blocco Operatorio del P.O. “M. SS. Addolorata di Eboli – Approvazione Progetto di fattibilità”. L’importo delle opere da finanziare è di euro 863.000,00. Solo investendo nell’ammodernamento e nella messa in sicurezza del nostro ospedale si potrà garantire, oltre ad un assistenza migliore e più qualificata, ad una “fortificazione” dello stesso.

Inoltre, il Sindaco Cariello si faccia promotore di un incontro con i sindaci degli altri presidi ospedalieri della Valle del Sele per elaborare insieme una strategia comune.

L’ASL Salerno si estende da Scafati a Sapri e comprende ben 11 presidi ospedalieri. E’ un area enorme e comprende territori non omogenei e con difficoltà legate alla loro dislocazione geografica. Una sola ASL è insufficiente. Perché non creare una ASL VALLE DEL SELE con i presidi ospedalieri di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide?
Se si sviluppasse uno studio serio siamo certi che si riuscirebbe a dimostrare la fattibilità di questa idea.

Sindaco Cariello, dedichi più tempo alle cose serie che riguardano i cittadini ebolitani e compia un atto di coraggio arrivando allo scontro con chi pretende di comandare e decidere anche della salute non solo degli ebolitani ma dei cittadini dell’intera Valle del Sele. Sulla salute non si scherza, non si fanno balletti né piroette. Sulla pelle delle persone non si possono fare giochetti.

Eboli, 11 febbraio 2019

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