Potere al Popolo: Tutti a fianco dei Giornalisti del quotidiano “La Città di Salerno”.
Un braccio di ferro proprietà-CdR che non fa bene a nessuno. PaP di Salerno: “Esprimiamo solidarietà ai quattro giornalisti licenziati e profonda contrarietà verso le scelte dell’editore. Come per il caso Treofan, anche in questa situazione sosterremo l’azione dei lavoratori, dando filo da torcere alla proprietà“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Oggi, dopo cinque giorni di sciopero, sembrati una eternità forse perché si era riposto in questi giorni tutte le speranze affinché si ritorni al buon senso e al dialogo, i giornalisti del quotidiano La Città sono rientrati in redazione e alle loro tastiere ma per i 4 licenziati non lè cambiato nulla se non la certezza di ricevere la maledetta lettera di licenziamento che interessa il caporedattore Maurizio D’Elia, il caposervizio Vito Bentivenga e i redattori, Carlo Pecoraro e Clemy De Maio, quest’ultima rappresentante provinciale del sindacato dei giornalisti campania SUGC, e insieme a D’Elia nel comitato di redazione. Questa ultima settimana è stata molto intensa ma anche molto aspra registrando un muro contro muro che fa il paia con un’altra vertenza, quella della Treofan di Battipaglia accomunano i destini di giornalisti e lavoratori vittime di operazioni di compravendite e manco a farlo apposta entrambe vendute dallo stesso proprietario quel De Benedetti che ormai sembra essere l’imprenditore più odiato d’Italia. Ma De Benedetti a parte le nuove proprietà nemmeno scherzano e sebbene siano questioni diverse purtroppo i danni sono simili e toccano sia i lavoratori che i successi della Treofan e della Città di Salerno.
La vicenda del quotidiano salernitano, fondato nel 1996 e di proprietà fino al 2016 del gruppo Finegil editoriale, che faceva capo all’ingegnere Carlo De Benedetti, arriva così a un tristissimo epilogo.
Non fa mancare la propria solidarietà ai giornalisti della Città di Salerno e specie ai 4 licenziati la dirigenza provinciale di Potere al Popolo: «Seguiamo da tempo sconcertati le vicende del quotidiano “La Città di Salerno” e le scelte discutibili di chi pensa di poter agire indisturbato, calpestando la dignità del lavoro e il diritto di informazione dei cittadini. Esprimiamo solidarietà ai quattro giornalisti licenziati e profonda contrarietà verso le scelte dell’editore. Come per il caso Treofan, anche in questa situazione sosterremo l’azione dei lavoratori, dando filo da torcere alla proprietà. Tanti lati oscuri di questa vicenda vanno chiariti e ci aspettiamo che su questo si alzi il coro unanime di tutte le forze politiche che hanno a cuore la libertà e la democrazia, creando un fronte comune al fianco dei lavoratori».
Intanto i cinque giorni di sciopero sono passati e per cinque giorni La Città non è stata in edicola ma non è cambiato nulla, se irregolarità c’erano state nel passaggio di proprietà, quelle irregolarità sebbene lontane non sono mutate e niente è cambiato se non un braccio di ferro sempre più muscoloso che taglia il personale, e guarda caso proprio chi è che ha a che fare con i Sindacati, è pur prendendo atto delle molteplici solidarietà le cose non cambiano, speriamo che questo braccio di ferro non indebolisce ancora di più il giornale e non lo danneggi facendo calare ancora di più le vendite. La Città non può permetterselo e non se lo può permettere la stampa in generale. Perché le cose non peggiori o si spera si sostituiscano i “muscoli” con il dialogo.
Salerno, 8 febbraio 2019