Jillali, malato terminale, ritornato in Marocco a riabbracciare sua Madre: Una vittoria dei buoni sentimenti.
Dopo la mobilitazione generale e la raccolta di fondi ad opera delle sorelle Fatiha ed Hakima Chakir, mediatrici culturali e dell’associazione “Il Mondo a Colori”, ieri Jillali è atterrato a Casablanca. Fatiha Chakir. ”A nome di Jillali, ringrazio infinitamente tutti, per l’immenso amore e per la grande umanità tributatagli! “
di Marco Naponiello per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
“La compassione è la più importante e forse l’unica legge di vita dell’umanità intera.” (Fëdor Dostoevskij)
EBOLI – Non sarà un lieto fine, ma nonostante tutto nella tragicità degli eventi si avvicina di molto, difatti da Libro Cuorela storia di Jillali, il marocchino 42enne da quasi 20 anni residente ad Eboli, lavoratore onesto e figlio amorevole, ma purtroppo da qualche tempo malato terminale, il quale era curato nell’ Hospice cittadino con metodologie palliative, ha potuto nella giornata di lunedì 4 u.s. finalmente riabbracciare sua madre ed i suoi affetti più cari.
Tutto questo invero è stato possibile grazie alla generosità dei tanti ebolitani, i quali sono migliori come persone di quanto tante volte essi stessi (con troppa severità), si considerano, ed alla commendevole volontà filantropica delle due sorelle Chakir, Fatiha ed Hakima, le quali non hanno smesso di credere nella possibilità di esaudire quest’ultimo desiderio al loro connazionale, e di potergli garantire una epilogo esistenziale dignitoso, senza cosi farlo soffrire in maniera eccessiva.
“Vorrei innanzitutto ringraziare tutti coloro i quali hanno accolto con amore e solidarietà la dolorosa storia del caro Jillali Zahri.Coloro i quali con immensa generosità, hanno abbracciato tanta sofferenza per donare vicinanza, serenità e il calore di una famiglia. Scrive una commossa Fatiha Chakir, presidentessa dell’associazione “Il Mondo a Colori” – E’ grazie alla generosità e alla partecipazione di tante brave persone, che Jillali finalmente, ha visto realizzarsi il suo più grande desiderio: tornare in Marocco per riabbracciare la madre disabile!”
“La vita di Jillali sino a questo momento sembrava avergli voltato le spalle. Da 18 anni in Italia, cittadino modello, instancabile lavoratore, giorno dopo giorno si è guadagnato da vivere sudando faticosamente nei campi della Piana del Sele, e con tanti sacrifici ed estrema abnegazione era riuscito, dopo quasi 20 anni di lavoro, a strappare via dalle lamiere l’anziana madre vedova, per comprarle una piccola casa in Marocco. Continua la missiva che rimarca le gravose condizioni del giovane uomo magrebino- Poi, la malattia, le cure oramai insufficienti rispetto allo stato gravoso in cui versa, l’assoluta solitudine del mese di speranza erassegnazione all’Hospice di Eboli, tutto sembrava oramai perso!”
La presidentesse del sodalizio “Il Mondo a colori”, evidenzia la pronta risposta della cittadinanza, che senza riserve alcune ha manifestato un pronto affetto e vicinanza aJillali: “Eppure, in poco più di due giorni, grazie alla grande umanità di tanti, tantissimi angeli che lo hanno sostenuto, con un abbraccio, con un sorriso, grazie alla gara di solidarietà di chi con un piccolo, grande contributo ha donato un’ora del suo tempo, medicine, viveri, e i fondi necessari, siamo riusciti a fare un piccolo miracolo. Jillali ha ritrovato il sorriso. Si è sentito considerato, amato, vivo.”
“Tuttavia, in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni mediche, e alla futura impossibilità di affrontare un viaggio –secondo il parere dei medici, nei prossimi giorni potrebbe profilarsi un significativo peggioramento delle sue condizioni fisiche, vista la diagnosi e il progressivo deperimento organico – Jillali, nel pieno delle sue facoltà, avendo ancora le forze residue per affrontare un viaggio, ha deciso di partire. Finalmente sono lieta di comunicarvi che grazie al vostro sostegno e avvolto dalle vostre preghiere, il caro Jillali oggi è riuscito a partire per il Marocco. Accompagnato da mio padre Bendaoud Chakir, pochi minuti fa è atterrato a Casablanca. Lì, ha potuto riabbracciare l’anziana madre e i fratelli tutti.”
Grazie alla vostra bontà – oltre alla vicinanza e al calore umano – con l’ausilio delle vostre donazioni stiamo provvedendo a :
- all’acquisto in loco, del fabbisogno giornaliero delle“Sacche Alimentari\Idratazione”per la Nutrizione Parenterale, dell’acquisto dei farmaci palliativi che lo aiutino a sopportare il dolore.
- garantirgli un’Assistenza Infermieristica eMedica Domiciliare H24, affinché, nella sua casa a Barrechid – Casablanca, (MO) possa usufruire dellaTerapia del Dolore;
- garantire continuità terapeuticae assistenziale e una miglior qualità di vita possibile;
- entrato a conoscenza delle sue reali condizioni di salute, solo pochi giorni fa, stiamo provvedendo a garantire unSupporto Psicologicoche lo assista nelle fasi più drammatiche e concitate della malattia;
- altresì, una parte delle donazioni saranno devolute alla madre disabileche versa anch’essa in condizioni precarie, per affrontare, purtroppo le spese successive alla sua eventuale scomparsa.
Conclude Fatiha Chakir: “A nome di Jillali, ringrazio infinitamente tutti, per l’immenso amore e per la grande umanità tributatagli!”
A nome di POLITICAdeMENTE del suo Animatore e di tutto lo staff, auguriamo a Jillali una serena permanenza, certi che la sua triste storia ci abbia arricchito sia come collettività che come esseri umani.
Eboli, 5 febbraio 2019
Complimenti! Onore ai cittadini di Eboli!.