Eboli: I Comitati per la Salute si incontrano. Sotto i riflettori, il Piano Ospedaliero 2019.
All’incontro organizzato dalla Adelizzi del Comitato per la Salute Pubblica, hanno partecipato le Associazioni omologhe ed esponenti politici e della Società civile, tra i quali: Francione; Cicia, IPASVI; Scotillo, Fisi-Sanità. Dai protagonisti: “Ancora una volta violata la legge nel rapporto abitanti-posti letto, con decremento nelle zone a sud di Salerno ed un abbassamento dei Lea. Daremo vita a nuovi incontri e ad una grande mobilitazione!”
di Marco Naponiello per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – La Sanità campana è ancora in gran fermento come oramai in ogni annualità, e cosi anche l’appena sorto 2019 non fa sperare in un cambio di rotta gestionale, anzi conferma le più tetre previsioni. Del resto non si riscontra nessuna buona nuova per i comprensori a sud della provincia di Salerno, parliamo del comprensorio del Sele-Alburni, e Calore-Valdiano Cilento, i quali si sentono abbandonati dalla politica dopo anni di promesse, cosa ancor più rimarchevole a cagione del fatto che i vertici regionali a guida del Governatore, Vincenzo De Luca, il quale intorno alla sanità e alle politiche di investimento ha costruito la sua azione politica ed il successo che lo ha portato a Palazzo Santa Lucia nel 2015 sconfiggendo i suoi avversari del tempo: L’uscente Stefano Caldoro e la Valeria Ciarambino del M5S.
Questi comprensori nella coda della gestione Caldoro hanno visto soltanto: chiusure di ospedali, trasferimenti di reparto e decremento di posti letto per i pazienti delle zone summenzionate, che contrasta palesemente con i livelli essenziali di assistenza (LEA) garantiti dalla normativa vigente. Politiche poi proseguite nel tempo sia pure con qualche nota positiva, e nonostante i ricorsi alla Giustizia Amministrativa, gli apparati Commissariale speciali e la Regione in primis con il commissario Joseph Polimeni, continuarono la loro azione amministrativa raggiungendo il pareggio di Bilancio, sia pure a caro prezzo a seguito dei numerosi tagli a scapito degli assistiti, compensate in questa ultima annualità da nuove assunzioni nel settore pari a circa 7.600 unità, tra medici, paramedici ed amministrativi, nei prossimi tre anni a seguito dello sblocco del turn-over, assunzioni bloccate da anni.
Negli scorsi giorni, specificamente nel weekend appena archiviato, sia il locale circolo della Lega (Vincenzo Albano) sia il Comitato per la Salute (Rosa Adelizzi) e la Fisi Sanità (Rolando Scotillo), avevano espresso le proprie reiterate riserve verso il Piano di Riordino appena licenziato dai vertici regionali https://www.massimo.delmese.net/?s=piano+ospedaliero+2019, ma per questi indipendentemente da ogni cosa è tutto il SSN dei comprensori a Sud della provincia, che desta preoccupazione, che ha spinto, sua sponte, il Comitato per la Salute Pubblica ad organizzare presso la saletta del Bar Fatina di Eboli un incontro-dibattito aperto a chi volessero sul tema proposto.
A raccogliere il testimone prontamente si è segnalato, il Comitato in difesa della Salute della Valle del Calore e del suo referente il giornalista Giovanni Francione, e non hanno disdegnato di parteciparvi anche Cosimo Cicia ex vice sindaco di Eboli nell’amministrazione Melchionda, ma specie nel suo ruolo di presidente provinciale emembro del Comitato centrale dell’IPASVI, la Federazione Nazionale degli Infermieri. Presenti tra l’altro: Franco Moraniello Presidente di quartiere Pescara; Erasmo Venosi del comitato Eboli Dice No; Federico Salerno e Angelo Voza dell’associazione Agorà delle Stelle; Cosimo Altieri dell’associazione Rilanciamo Eboli; Antonio Cuomo, consigliere comunale PD ed ex parlamentare, in qualità di uditori come i precedenti; Damiano Cardiello, capogruppo di Forza Italia; Il coordinatore della Lega, Vincenzo Albano.
Preliminarmente va specificato, come tutti i relatori siano stati concordi nello stigmatizzare la mancanza di percezione della gravità del problema da parte dell’opinione pubblica locale e di come oltre ai ricorsi giurisdizionali che possono essere sterili e soggetti alle lungaggini burocratiche, unica strada verosimile per sensibilizzare i vertici della Regione e in particolar modo il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, sembra essere quella della mobilitazione civica, tramite una grande manifestazione di massa che si consumi prima delle elezioni Europee, e che faccia sentire la voce delle popolazioni interessate, secondo alcuni partecipanti, da quei tagli. Altro punto dolente evidenziato dai protagonisti, sarebbe il vantaggio delle strutture private e del Privato in generale al cospetto dell’arretramento del Pubblico.
Organizzatrice della manifestazione, è stata Rosa Adelizzi, nel suo ruolo di presidentessa del Comitato della Salute Pubblica del Cittadino del Sele, la quale rimarca ogni volta la difficoltà di attecchire nell’animo dei consociati su queste tematiche e nel portarle in un civico consesso, ma allo stesso tempo ha voluto evidenziare come su tali battaglie di civiltà abbia avuto al suo fianco costantemente, la Fisi- Sanità di Rolando Scotillo, la quale si è sobbarcata l’onere economico di sovvenzionare i vari ricorsi (Tar) alla Giustizia Amministrativa.: ”siamo pronti a qualsiasi soluzione, sia giudiziaria (i termini del ricorso al Tar scadono il 14 marzo) che tramite manifestazioni pubbliche, non possiamo pagare sulla nostra pelle, lo scotto del Piano di Rientro! Il Dea di primo livello è un buon punto di partenza ma non basta!” – Si congeda la Adelizzi con una chicca: – “Terremo un secondo incontro per la settimana prossima con chi vorrà esserci, e poi per i primi di marzo un grande convegnodi sensibilizzazione sul Nuovo Piano Ospedaliero (2019) ed inviteremo tecnici, medici e personalità politiche, dunque vi anticipiamo le prossime iniziative, auspicando un ampio coinvolgimento della cittadinanza!”
Rolando Scotillo, segretario nazionale Fisi-Sanità, parte dal decreto 76 e si domanda parimenti cosa si possa fare per cambiarlo, considerando l’apatia generale. Per il sindacalista il Piano ospedaliero ricalca il decreto 33, e gli studi e gli indici che se ne ricavano tra popolazione e posti letto: “Facciamo un esempio per fare un presidio di base ci vogliono 80.000 abitanti per fare un DEA di primo livello 150.000 e per finire un DEA di secondo livello un milione di abitanti. Ora a Nocera viene attribuito un DEA di primo livello senza avere un milione di abitanti, quel che ha invece il presidio ospedaliero intorno al San Leonardo di Salerno, poi Polla e Vallo della Lucania non potrebbero avere il presidio di primo livello perché non hanno gli 80.000 abitanti e per questi centri del Vallo di Diano e del Cilento non si pone il problema della Golden Hour, cioè un’ora di distanza da un DEA di primo livello, dunque sono scelte politiche!” – Poi Continuando ad analizzare le problematiche della Piana del Sele (cioè Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, e Oliveto Citra) in questa area sub metropolitana sono residenti circa 310.000 persone, a cui toccherebbero 799 posti letto a fronte dei 442 assegnati: – Dunque i nostri posti letto in esubero sono andati all’ area di Polla e di Vallo e al San Leonardo, dunque non vi è stata una ripartizione per territori, che in maniera errata si è considerato il territorio più piccolo come parte integrante di un territorio più grande e questo sta creando dei disagi oramai da anni!” Il segretario nazionale della Fisi-Sanità corroborato da Rosa Adelizzi, sciorina altre analisi sul rapporto abitanti-posti letto riguardo a reparti indicativi, come Ostetricia e Pediatria (Battipaglia), il risultato è sempre un danno per il territorio del Sele e della Valle del Calore. Per finire: “Rumors vogliono delle variazioni dell’atto aziendale, tramite la mediazione del Sindaco di Eboli Massimo Cariello, che riguarderebbero l’ospedale di Eboli con l’immissione di pediatra h24 visto che laACAP ossia l’ambulatorio pediatrico non ha dato i risultati sperati. La riunione è un grido di allarme che diamo alla popolazione sul da farsi prima che scadano i termini, e sul se possiamo anche mediare in questo frangente!”
Erasmo Venosi, responsabile scientifico del comitato Eboli Dice NO, nel suo conciso ma interessante intervento, auspica un coinvolgimento dei cittadini del territorio contro queste decisioni politiche e di malaburocrazia: ”..noi già scontiamo una differenza Nord-Sud, ora ne aggiungiamo una tra il Nord ed il Sud della Provincia? E ci sono o meno margini di negoziazione politica? O al limite oltre al Tarricorreremo alla Corte Europea di Giustizia, i margini dunque sono questi vista la violazione delle normative di materia!”
Cosimo Cicia invece invita a non strumentalizzare (nella qualità di presidente Provinciale dell’IPASVI dunque di tecnico, oltre alla sua esperienza di vicesindaco ed amministratore della città di Eboli), una situazione di per sé già di difficile soluzione la cui gravità è viepiù aumentata negli anni. Cicia ricordando il proprio ruolo all’interno dell’ordine sia a livello provinciale che nazionale, evidenzia una sua personale preoccupazione. Partendo innanzitutto dal presupposto che un commissariamento della sanità regionale è un fallimento della politica e che i cittadini non richiedano un ospedale sotto casa, ma soltanto dei vizi di qualità.
Il Presidente IPASVI, poi, richiede l’attenzione degli astanti sui reparti diostetricia e pediatria di Battipaglia, che sono da tempo sotto pressione e non garantiscono dei livelli adeguati di assistenza alle mamme come ai piccoli pazienti, e di seguito facendo un parallelo con l’ambulatorio pediatrico di Eboli che sempre secondo Cosimo Cicia, è servito soltanto a far guadagnare poche persone: “..questo piano penalizza ancora una volta la piana del Sele ovvero un territorio vastissimo. Mi sono informato e ancora si parla nel nosocomio di Eboli, della volontà di accorpare i reparti! Partendo dal presupposto che una tale scellerata scelta, finisce per influire sulla qualità dei servizi e parimenti tutto ciò che diventa temporaneo al sud si traduce in definitivo; in poche parole richiamo davvero di perdere definitivamente queste unità operative.
Cosimo Cicia poi lamenta un Salerno – centrismo e la poco felice posizione delle nostre zone schiacciate tra Salerno al nord e Vallo della Lucania al sud, le quali hanno un peso politico forte. “Siamo passati dal Napoli centrismo al Salerno centrismo, si garantiscono invece servizi di qualità perché la salute non deve essere unserbatoio di voti, un baratto, e se il servizio sanitario è buono i voti vengono in automatico. Poi bisogna garantire ad alcune patologie, facciamo un esempio quelle cronicizzate, una rete di assistenza, quello che in molti casi manca, non si parla di infermiere di famiglia od ospedale di comunità!” Cicia ha evidenziato come ci sia una forte migrazione sanitaria dalle regioni meridionali, e specialmente dalle nostre zone, verso il nord del Paese ed allo stesso tempo di come tante intelligenze (medici e paramedici) che non riescono a trovare un lavoro stabile nei comprensori della Campania, emigrino non in altre regioni italiane, ma addirittura, biasima il presidente IPASVI, in altre nazioni europee e non, depauperando cosi le nostre terre diintelligenze ed arricchendo altri, con una perdita anche economica, dovuta alla formazione dei laureati che vanno via: ”..una vergogna per Salerno e provincia, che ha inventato la Scuola medica. Dunque sono e sarò al vostro fianco, senza logica di appartenenza politica ma preliminarmente usciamo dal periodo commissariale, per sensibilizzare le persone prima che sia troppo tardi!“
II capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Eboli, Damiano Cardiello, è sulla falsariga dei suoi predecessori ed afferma: ”..appoggerò tutte le possibili iniziative nonostante un calo di attenzione molto forte dell’opinione pubblica, però con un eventuale ricorso al TAR dobbiamo fare i conti che nelle more del giudizio di merito, potremmo avvantaggiarsi soltanto di unasospensiva, dunque una campagna di sensibilizzazione per smuovere le coscienze sarebbe la strada più utile!”
La parola in questa riunione informale passa velocemente a Giovanni Francione, giornalista ed esperto di questioni sanitarie nonché rappresentante-attivista della comunità del della Valle del Calore segnatamente di Roccadaspide. Francione ha esplicato, nel suo lungo e compendioso intervento, diversi esempi di parametri sperequati tra le zone a sud di Salerno e le altre della provincia, e di come alcune scelte (vedi Ospedale Unico del Sele) siano state osteggiate dalle politiche regionali, più che da esigenze reali,da decisioni politiche: ”… mi troverete pronto nelle vostre iniziative, solo con importanti sinergie tra i vari comitati potremo realizzare qualcosa. Ma va anche detto che non troverete al vostro fianco i sindaci del territorio, i quali sono stati rabboniti dal governatore De Luca e nel solco della filiera istituzionale, non vorranno inimicarselo. A seguire il decreto ministeriale 70 va rivisto, ma va anche detto con voce ferma che la politica tutta ci sta contro. Vincenzo De Luca ha avuto anche l’appoggio dell’attuale ministro della Salute Giulia Grillo, dunque non è una situazione facile da districare! Ci sono già dei moti all’ospedale di Polla dove il personale e le associazioni di consumatori denotano questi squilibri, del resto non possiamo permettere che dei cittadini muoiono con un infarto in corso per spostamenti improponibili, penso anche al vostro presidio ospedaliero di Eboli, che non potrà supportare nelle emergenze l’utenza richiedente, cosi come neanche le normali degenze!” – Conclude Francione:”…condivido qualsiasi forma: sia quella giurisdizionale per opporci a queste scelte sia come quella della pubblica protesta, anche in virtù dell’avvicinarsi delle due tornate elettorali, quella del prossimo maggio, le europee e l’anno prossimo e la primavera si terranno le comunali e le regionali, appuntamento con cui De Luca vorrà trovarsi preparato.”
Franco Senese rappresentante dei 5 Stelle ed attivista civico di Oliveto Citra, nel suo intervento si è rivisto nelle posizioni descritte, temendo che la politica voglia depotenziare il SSN nel suo comprensorio e dunque a mano a mano, far sparire il nosocomio di Oliveto Citra, importante Hub per l’alta Valle del Sele e per l’utenza, la quale per problemi sia logistici che chilometrici, non avrebbe altre opportunità di essere assistita coi modi e tempi giusti.
Anche i rappresentanti del locale Circolo della Lega, come detto precedentemente, erano presenti alla riunione e tramite il loro portavoce, ovverosia il coordinatore cittadino Vincenzo Albano, hanno voluto manifestare le opinioni del Partito in materia. Albano ha stigmatizzato come ledirettive europee sono volte ai tagli orizzontali, alla Sanità ed al Welfare in generale e pertanto ha testualmente affermato: “Mi rivedo nelle vostre opinioni non possiamo permettere un continuodeclassamento della qualità del servizio sanitario nel nostro comprensorio, ci vedrete al vostro fianco e saremo pronti a dare battaglia insieme per sensibilizzare l’opinione pubblica, affinché queste problematiche siano prese in carico dalla politica, di forte impatto sociale trascurate per anni!”
Non resta altro che attendere le prossime mosse dei comitati, che si rivedranno in una ennesima riunione fra una settimana, ed ai primi di marzo si darà vita ad un convegno sempre riguardante il riordino ospedaliero nella piana del Sele e nella valle del Calore, e ricorso Amministrativo a parte, con una connessa grande mobilitazione che in maniera embrionale, viene prevista per la prossima Primavera.
Sicuramente le problematiche sanitarie saranno cavallo di battaglia delle prossime tornate elettorali, sia da parte dei governi comunali e di quello regionale, sia dalle fazioni avverse; in definitiva non resta che attendere l’esito degli eventi, auspicando un risveglio generale delle coscienze dei cittadini, anestetizzate dal tempo e dalle delusioni.
Eboli 02 febbraio 2019
certo un grande interesse quanta gente era pieno pieno…ma per favore…..
SÌ MARIO IN EFFETTI COME DICI TU MA NON È UN QUALCOSA PER CUI FARMI UNO SPIRITO DI PATATA, DIMOSTRA LO SCARSO SENSO CIVICO DEI CITTADINI E IL SAPERSI LAMENTARE SOLTANTO A GIOCHI FATTI.
I DUE COMITATI PER LA SALUTE E L’AMBIENTE ERANO MOLTO FREQUENTATI DAI POLITICI IN CAMPAGNA ELETTORALE IN SPECIE SE QUI SI ERANO CANDIDATI ALLA CAMERA, POI INCASSATO IL GETTONE ELETTORALE NON SI FANNO VEDERE PIÙ;
SCOMMETTIAMO CHE TORNERANNO A FARSI VIVI E VEGETI NELLE 2 PROSSIME PRIMAVERE?
CONTINUANDO, LA CITTÀ DI BATTIPAGLIA PER TUTELARE I SUOI INTERESSI SULL’AMBIENTE HA FATTO SCENDERE 10.000 PERSONE IN PIAZZA, CON LE SCUOLE E I CITTADINI, NOI PER L’OSPEDALE L’ANNO PRIMA FACEMMO SCENDERE IN PIAZZA 500 PERSONE IN FIACCOLATA DI CUI PIÙ DELLA METÀ ERANO DI FUORI, DELLA VALLE DEL CALORE, LA DOMENICA PER L’OSPEDALE NON AVEVANO TEMPO MENTRE LA DOMENICA SUCCESSIVA CON UN FREDDO BOIA, MA PER I CARRI ALLEGORICI DEL CARNEVALE V’ ERANO MIGLIAIA DI PERSONE, QUESTO È IL LIVELLO DI CITTADINANZA ATTIVA DEGLI EBOLITANI.