Eboli, 25 Gennaio, ore 9.00, Corteo simbolico e giornata di studi al Liceo Classico sul tema: “Lo Straniero che è in me”.
“Lo straniero che è in me” è il titolo dell’incontro programmato nell’Auditorium del Liceo Classico di Eboli. Un’occasione di riflessione sui delicati temi dell’accoglienza e dell’integrazione, realizzata su iniziativa dell’associazione Mediterranea Civitas, per promuovere un nuovo modello di accoglienza, solidale e nel rispetto delle regole.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – In un momento così difficile si pone l’attenzione su un tema “scottante” come l’accoglienza, l’immigrazione, la solidarietà. Tema che sembra abbia fatto prerdere la bussola ad un Paese come l’Italia e a un popolo come gli italiani fino a far emergere sentimenti opposti e talvolta sconfinanti nel razzismo, perdendo di vista quei valori e quelle prerogative che al contrario hanno fatto grande l’Italia. Di qui alcune riflessioni che non possono essere taciute e che sono il tema di tante iniziative fuori dai cori razzisti che cercano in qualche modo di affrontare il tema dell’immigrazione, dell’accoglienza, della solidarietà nel verso giusto che non può assolutamente non partire dal rispetto reciproco, ma nel più assoluto rispetto delle regole. Regole che devono consentire l’integrazione vera, non assistenzialistica ma nei ranghi delle varie opportunità che un a società che si dice civile e democratica offre e deve saper offrire.
Di qui l’iniziativa che coinvolge un’ampia rete: Comuni, istituzioni, associazioni, studiosi e tutte le scuole del territorio impegnate in una giornata di studio su un tema caldo. «Apriamo questo confronto con l’intenzione di proporre un modello di accoglienza che si sviluppi sulla solidarietà, ma anche sul rispetto delle regole da parte di tutti», ha detto Maria Luisa Albano, referente di Mediterranea Civitas, nella presentazione di questa mattina.
Scuole presenti attraverso i dirigenti, rappresentate dall’intervento del dirigente scolastico dell’IIS Perito-Levi, Giovanni Giordano: «Ci sentiamo una scuola unica, rifiutiamo la tesi della differenza, a livello scolastico l’integrazione è una realtà e da anni». Venerdì sarà firmata la Carta delle Colombe, un impegno per tutti, a cominciare dagli studenti, a diventare messaggeri di pace.
«Un progetto che portiamo avanti da quasi 20 anni, conosciamo il valore del coinvolgimento dei giovani e degli studenti sui temi di pace ed accoglienza – ha detto il sindaco, Massimo Cariello -. C’è una grande sensibilità in città, associazioni, istituzioni e scuole ci sono vicini. Abbiamo intrapreso un nuovo percorso, distante da quella cultura volontaristica che giustificava tutto e tutti. Il nostro obiettivo è andare ad un’accoglienza che guardi all’integrazione e non prescinda mai dal rispetto delle regole».
Venerdì mattina, prima del convegno, è programmato un corteo simbolico con gli studenti, per lanciare u nuovo messaggio di pace.
Eboli, 23 gennaio 2019