Migranti e decreto-sicurezza, la Lega di Salerno accusa la Sinistra.
Il Vice Coordinatore regionale e coordinatore provinciale della Lega di Salerno Falcone: “Così va verso l’eversione”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – “I traditori del popolo italiano. – scrive in una nota Mariano Falcone (Vice coordinatore regionale e coordinatore provinciale di Salerno) prendendola con la Cgil, sindacato notoriamente di sinistra – La Cgil chiede a tutti i sindaci della provincia di Salerno di sospendere l’applicazione della legge 132/2018 sulla Sicurezza; stessa richiesta è avanzata dai socialisti al sindaco del Comune di Salerno (il cui silenzio è comunque grave); il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, non scorgendo sulla sua prestigiosa scrivania l’ordinanza formale di chiusura dei porti di Napoli e Salerno, ritiene così di svuotare di contenuti il preciso atto indirizzo politico del Ministro dell’Interno; il sindaco del Comune di Napoli scrive al comandante della Seawatch3 chiedendo formalmente di indirizzare la prua verso il porto della città aggiungendo che “nel caso in cui la protervia del Ministro dell’Interno dovesse spingersi fino ad impedirle di entrare, sappia che abbiamo già disponibili 20 imbarcazioni che, in sicurezza, raggiungeranno la Seaweatch3 per portare a terra le persone che lei sta ospitando.
In tutto questo – aggiunge il coordinatore provinciale della LEGA di Salerno Mariano Falcone – il Pd ritiene di non difendere l’insuperabile principio di legalità (pensa forse che siano ‘compagni che sbagliano…’?).
La sinistra – prosegue Falcone a conclusione delle sue dissertazioni – mostra così il suo volto antidemocratico tramutando, con scioltezza, un’idea politica legittima di minoranza nella costruzione di una insubordinazione istituzionale che riporta alla mente gli anni bui della nostra Repubblica, allorquando le azioni contra legem, realizzate superando il principio democratico alla base della nostra organizzazione sociale, erano espressione della ideologia politica. Quella fu l’eversione”.
Salerno, 5 gennaio 2019