Le opere del “Grand Tour” della Fondazione “G. Vico” in esposizione permanente nel Museo Nazionale di Paestum.
La narrazione attraverso le opere del “Grand Tour” alla riscoperta di Paestum, grazie ad un accordo siglato tra il Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Paestum Gabriel Zuchtriegel e il Presidente dell’Istituto di Alta Cultura, Fondazione “G.B. Vico”, Prof. Vincenzo Pepe.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
PAESTUM – Grazie ad un accordo siglato il 21 dicembre scorso, presso gli Uffici del Parco Archeologico di Paestum, tra il Direttore Gabriel Zuchtriegel e il Presidente dell’Istituto di Alta Cultura, Fondazione “G.B. Vico”, Prof. Vincenzo Pepe, il Museo Archeologico Nazionale di Paestum completa la sua narrazione storico-antropologica del territorio arricchendola delle importanti pagine che trattano del “Grand Tour” e della cosiddetta “riscoperta” di Paestum che, proprio grazie ai viaggiatori del tempo diventava un’icona fondamentale, quasi mitica, di cultura classica e di pura bellezza, celebrata nelle gouache e nelle incisioni di artisti e intellettuali di tutta Europa.
Così, all’interno dell’attuale Sala Romana del Museo Nazionale, che sarà completamente riallestita, saranno esposte alcune delle principali opere provenienti dallo storico Museo di Paestum nei Percorsi del Grand Tour, ideato e curato dall’Istituzione Vichiana e sfrattato a seguito dell’interruzione, da parte dei Frati Minori, del comodato d’uso dei locali del Convento di Capaccio Capoluogo in cui la collezione dimorava da oltre un decennio, dopo importanti e costosi interventi di restauro a carico della stessa Fondazione.
Il Prof. Vincenzo Pepe, ci tiene tuttavia a sottolineare che «non si tratta affatto di un’operazione di ripristino del “Museo negato” che di certo la direttrice dello stesso, Prof.ssa Daniela Di Bartolomeo e la Fondazione hanno in cuore di restituire alla comunità Capaccio Pestana, nei tempi e nei luoghi giusti, ma del dare seguito alla brillante intuizione del Direttore del PAES che lo ha spinto ad accettare il gradito invito che prevede una collaborazione ampia e articolata tra i due Enti».
Infatti, come spiega il direttore Gabriel Zuchtriegel, «il protocollo richiama ad una vera e propria osmosi tra la Fondazione ed il Museo, che vuole sempre più aprirsi al territorio e proporsi come laboratorio ed Agorà della cultura locale. Per questo sono previste attività di alto profilo che la Fondazione svolgerà nel Museo stesso, nonché mostre d’arte organizzate in collaborazione e scambi di opere e reperti per una promozione culturale diffusa e innovativa».
Questa coinvolgerà anche le sedi della Fondazione Vico: San Gennaro all’Olmo, a Napoli; Palazzo De Vargas, a Vatolla ed il Museo Acropolis, ad Agropoli, diretto dall’avv. Elena Foccillo, dove attualmente sono posizionate alcune delle opere della collezione dedicata al “Grand Tour“. La Fondazione garantirà, altresì, di rafforzare il congiungimento culturale tra Paestum ed il Cilento. Non a caso la sottoscrizione è avvenuta alla presenza del consigliere di amministrazione del GAL Cilento Regeneratio, Prof. Michele Tamburrino e del direttore del FLAG Cilento Mare Blu, dott. Claudio Aprea. Intanto si possono raccogliere i primi frutti di questa magnifica collaborazione, percorrendo le passeggiate tra i Templi al chiaro di luna, illuminati solo da lanterne, per cogliere la magia e le suggestioni di uno spettacolo che non ha uguali. Ai due Enti il plauso e l’augurio di buon lavoro dall’intera comunità culturale Capaccio Pestana e cilentana.
Paestum, 30 dicembre 2018