Il vice Premier Di Maio dopo il mancato incontro al MISE visita a sorpresa la Treofan di Battipaglia.
Il Vice Premier Di Maio: «Convocheremo il prima possibile il tavolo per la crisi dello stabilimento. Non è pensabile si vada a fine gennaio. A quel tavolo abbiamo bisogno che venga la proprietà. Chiederemo massima chiarezza e li solleciterò a far riprendere il prima possibile la riproduzione».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Dopo l’incontro presso il MISE a Roma del 21 Dicembre scorso promosso dal deputato battipagliese Nicola Acunzo, che Jindal Group disertò e dopo l’incontro di una delegazione di lavoratori della Treofan con il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, in occasione dell’inaugurazione della nuova Sede dell’INPS di Battipaglia ecco che a sorpresa arrivato il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, allo stabilimento Treofan, l’azienda in crisi nella Zona Industriale di Battipaglia, Azienda che produce film in polipropene per imballaggi alimentari che oltre a Battipaglia ha un’altra sede a Terni, laddove i dipendenti hanno trascorso la vigilia e il giorno di Natale partecipando anche alla Santa Messa officiata ai cancelli della fabbrica, in stato di mobilitazione permanente, a seguito della cessione dell’azienda, per fermo degli inpianti e non per mancanza di commesse, dello scorso 24 ottobre al colosso indiano Jindal Group.
Visita a sorpresa ma gradita e attesa, alla quale ha partecipato anche la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese, nel corso della quale il Vice Premier Di Maio dopo aver visitato l’azienda intrattenendo con i lavoratori ed ascoltando le loro istanze e le loro preoccupazioni ha spiegato: «Convocheremo il prima possibile il tavolo per la crisi dello stabilimento. Non è pensabile che si vada a fine gennaio. E a quel tavolo abbiamo bisogno che venga la proprietà, che tra l’altro conosce bene il Mise. In questo modo dovranno risponderci, dobbiamo chiedere massima chiarezza e io li solleciterò a far riprendere il prima possibile la riproduzione. – ha proseguito Di Maio a sua più netta contrarietà per – Un’operazione di economia finanziaria ma di economia reale. – ed ha aggiunto – Lo dico da cittadino del Sud, non si chiudono gli stabilimenti al Sud per riaprirli al Nord Europa o Nord Italia. Non si chiudono stabilimenti e basta. Noi diamo correttezza agli investitori stranieri ma vogliamo correttezza».
Battipaglia, 26 dicembre 2018
bravo, invece renzi andava a sciare…
NON HANNO ESPERIENZA MA SI IMPEGNANO, NON SONO IL MASSIMO MA IL MENO PEGGIO, TANTO I BUOI ELETTORALI SCAPPATI NON TORNANO PIU’ PER GLI ALTRI PARTITI, TENIAMOCI QUESTI PUR CON I LORO EVIDENTI LIMITI.
Altro fumo per ingannare i lavoratori. Dopo le bugie sul reddito di cittadinanza, ora ci si mettono pure i grillini a speculare sulla crisi del lavoro al sud. Che vergogna….