Grande festa all’aula consiliare per festeggiare l’importante traguardo
ROCCADASPIDE -SA – Il 9 aprile di dieci anni fa veniva inaugurato l’ospedale di Roccadaspide, dopo trent’anni di attesa e di lotte. Una giornata indimenticabile, per i cittadini della Valle del Calore, fino ad allora schiavi di una sanità limitata, costretti a percorrere centinaia di chilometri per raggiungere l’ospedale più vicino, e troppo spesso vittime di un sistema viario che provoca ritardi, provocando anche morte.
Una giornata indimenticabile per gli amministratori, presenti in massa nel piazzale antistante l’ospedale. C’erano autorità civili e militari, l’allora assessore regionale alla sanità Ettore Liguori, considerato uno dei fautori dell’importante apertura, l’allora direttore generale dell’ex Asl SA3, Ennio Logatto, il vescovo di Vallo, Monsignor Giuseppe Rocco Favale.
“Certamente l’entrata in funzione del nosocomio segnerà anche l’avvio di un’inversione di tendenza sul cammino della rinascita di Roccadaspide”, si diceva in quel tiepido mattino di primavera. Oggi si può dire che il nosocomio ha sicuramente influito positivamente sulla visibilità della città.
A distanza di dieci anni, l’amministrazione comunale di Roccadaspide, d’intesa con gli altri Sindaci della Valle del Calore, degli Alburni e dell’Alento, ha inteso festeggiare il compleanno dell’ospedale con un grande evento pubblico in programma venerdì 9 aprile alle 10 presso l’Aula Consiliare del Comune di Roccadaspide.
All’evento parteciperanno autorità civili, militari e religiose. Lo scopo è quello di augurare alla struttura sanitaria una sua sempre maggiore crescita, ma anche per focalizzare l’attenzione sul presidio ospedaliero a dieci anni dalla sua apertura ed individuare le migliori soluzioni ed iniziative condivise da assumere per consentirne il potenziamento e il rafforzamento.
In prima linea a fare gli onori di casa, ma anche a rendersi oggi come dieci anni fa, testimone della nascita e della crescita dell’ospedale, ci sarà Girolamo Auricchio, Sindaco di Roccadaspide e promotore dell’iniziativa, che coglierà l’occasione per ripercorre la storia della struttura, per elencarne i pregi, per l’illustrare l’importanza che questo ospedale ha rivestito e riveste per le popolazioni della zona, ma anche per fare un’analisi delle cose da fare per potenziare la struttura ulteriormente.
LO STATO SOCIALE ITALIANO HA GARANTITO SUL TERRITORIO IL DISLOCAMENTO DI STRUTTURE SANITARIE, ANCHE IN COMPRENSORI INTERNI MEDIO PICCOLI, UN TEMPO TERRA DI NESSUNO E limes DELLA NAZIONE. AD OGGI QUALCUNO IN NOME DI UN INCOMPRENSIBILE “PRiIVATISMO” DELLO STATO, CHE A COMPITI SUPERIORI AL PAREGGIO DI UN CONSUNTIVO, VUOL METTERE IN DISCUSSIONE CONQUISTE SOCIALI CONSIDERATE, DA TEMPO, DIRITTI QUESITI DELLA CITTADINANZA. ATTENTI AL FACILE QUALUNQUISMO LIBERISTA, LO STATO SOCIALE, welfare state, IN ORDINAMENTI CIVILI (democratici), IN NOME DELL’UGUAGLIANZA SOSTANZIALE ART 3 co 2 COST. ,HA IL DOVERE-DIRITTO DI ASSICURARE TALI INDISPENSABILI PRESTAZIONI.