Parto sull’ambulanza del 118 tra la Costiera e Salerno: Appello della Fials provinciale.
Ecco gli effetti del risparmio in Sanità. Il Dott. Mario Polichetti (Fials): “E’ segno dei tagli che la politica ha attuato sui punti nascite in provincia. Nel Salernitano si torni a ripristinare la procedura dei parti in casa almeno per le aree più distanti dai presidi ospedalieri dove si nasce”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – “La notizia della donna che ha partorito all’interno dell’ambulanza diretta all’ospedale di Salerno – dichiara il Dott. Mario Polichetti, sindacalista della Fials provinciale, a commento dell’episodio accaduto questa mattina tra Salerno e la Costiera amalfitana, rispetto al fatto che una donna è partorita a bordo di un’ambulanza del 118 che la stava trasportando all’ospedale della città capoluogo. – va analizzata su più aspetti. In primis sono contento che tutto sia andato per il meglio, ma è innegabile che il caso porti alla realtà la politica dei tagli attuata per la nostra sanità. Ecco perché invito i vertici di Asl e “Ruggi” a ripristinare le procedure per il parto in casa almeno per le aree più distanti dai punti nascite della provincia di Salerno“.
“Non voglio polemizzare, ma bisogna comunque trovare soluzioni per il territorio. – aggiunge Polichetti – La notizia di oggi è sicuramente a lieto fine, ma bisogna fare i conti con le criticità che possono presentarsi. Ecco perché, almeno in via sperimentale e nei luoghi dove i punti nascita sono distanti dai luoghi di residenza, si deve tornare all’antico puntando sui parti in casa. Le professionalità ci sono tutte“, – conclude Polichetti. – “Basterebbe attuare un’organizzazione seria per poter essere d’aiuto a chi veramente ne ha bisogno. La forza lavoro non è un problema. Basterebbe solo unità di intenti tra tutti“.
Purtroppo a risoluzione non è affatto quella di aiutare a partorire in casa attraverso la creazione di una equipe medica di pronto intervento, ma quella di “smontare” i punti nascita e dotare tutti gli Ospedali di una Sala parto, per modo da assicurare un intervento qualificato e in una struttura qualificata ed attrezzata per le emergenze e per le insorgenze di altre complicazioni che purtroppo non possono essere affrontate da una equipe itinerante. È superfluo indicare quali siano le complicanze. Complicanze che la distanza di per se è un ostacolo insormontabile indipendentemente se è la partoriente che deve recarsi in una struttura o questa deve recarsi presso la residenza della partoriente, vieppiù in questo secondo caso vi sarebbero anche i tempi per allestire un “tavolo” da parto assicurando tutte le sterilizzazioni del caso. Questi sono i problemi che sorgono per le politiche dei tagli. Si risparmia davvero o il risparmio non vale il rischio a cui vanno incontro la partoriente e il nascituro? La Fials utilizzi questo caso per fare una denuncia alla Procura per il sicuro rischio a cui si sottopongono partorienti e nascituri.
Salerno, 3 dicembre 2018