“Ci sentiamo ai prossimi miasmi”. Si saranno salutati così il Sindaco Cariello e la Sindaca Francese.
“Nei prossimi giorni chiederemo la convocazione di un consiglio comunale congiunto per approvare di una delibera in cui si affermino cose chiare e semplici e che impegnino i consigli comunali al loro rispetto. I due sindaci accetteranno? Intanto formalizzeremo la richiesta.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI/BATTIPAGLIA – Sembrava dovesse scoppiare una guerra tra Battipaglia ed Eboli, e sembrava anche che sia la Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese e sia il Sindaco di Eboli Massimo Cariello si prendessero a randellate per via dei miasmi. Miasmi che la Sindaca battipagliese, da vero segugio, aveva analizzato e classificato selezionandoli in profumati alla lavanda e gelsomino quelli provenienti dallo STIR e dai vari impianti privati di Battipaglia e puzzolenti di putrido e marcio quelli provenienti dall’Impianto di Compostaggio di Eboli.
Insomma, si è sfiorato per poco l’incidente diplomatico, circostanza però che viene sottolineata dai Comunisti, I quali dal canto loro hanno riscontrato che: «Dal giorno delle polemiche, – si legge in una nota del Partito Comunista Italiano Sezione “M. Garuglieri” di Eboli – attraverso i video sui social tutto tace e non è dato sapere se sono avvenuti dei chiarimenti o hanno preso delle decisioni.
Intanto, il semplicista Salvini – prosegue la nota dei comunisti – ne lancia un’altra delle sue: un termovalorizzatore in ogni provincia. Non gli crediamo, per carità, ma possiamo trarre spunto da questa ennesima provocazione per rilanciare una proposta ai sindaci e ai consigli comunali di Eboli e Battipaglia.
Nei prossimi giorni – aggiungono I comunisti – invieremo loro una nota con la quale chiederemo la convocazione di un consiglio comunale congiunto per l’approvazione di una delibera in sui si affermino cose chiare e semplici e che impegnino i consigli comunali al loro rispetto. Non sappiamo se i due sindaci accetteranno o meno. Formalizzeremo la richiesta perché desideriamo che ne resti traccia.
Cosa dovrà deliberare il Consiglio Comunale congiunto? – si chiedono I comunisti – Due cose. La prima è che non consentiranno l’insediamento sui territori di Eboli e Battipaglia di ulteriori impianti pubblici per il trattamento, la gestione, lo stoccaggio di qualsiasi tipo di rifiuto; lavoreranno alla messa in sicurezza degli impianti (STIR e compostaggio) presenti su territorio e chiederanno fondi per il loro adeguamento tecnologico e organizzativo.
La seconda è che non lo consentiranno neanche ai privati. Non solo. Attiveranno controlli sugli impianti privati esistenti e ne obbligheranno la messa in sicurezza. Chi non si adeguerà sarà costretto a chiudere. – conclude la nota del Partito Comunista Italiano Sezione “M. Garuglieri” di Eboli – Potrà mai una delibera di Consiglio Comunale congiunto fermare gli interessi politici ed affaristici della gestione dei rifiuti? Sicuramente no. Però l’affermazione di una volontà di un pezzo consistente di territorio è il primo passo per contrastare gli atti di forza che siamo costretti a fronteggiare un anno sì e uno no.
Eboli/Battipaglia, 17 novembre 2018