Coprifuoco a Eboli. Sono le 18.30, il Viale Amendola è deserto, i negozi vuoti. La gente ha paura. Nessuno li protegge.

Sicurezza zero a Eboli. Energumeni delinquenti con fare minaccioso taglieggiano indisturbati cittadini e commercianti, picchettano i Bankomat. Il  clima è da Bronxs, da Corte dei Miracoli, laddove la tua sicurezza vale quello che hai in tasca. Minacciosamente infastidito ho allertato Carabinieri e Sindaco.

Viale-amendola-Eboli
Viale-amendola-Eboli

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Sono solo le 18.30 e stiamo sul Viale Amendola nel pieno centro della Città di Eboli, e vige il coprifuoco. Il Viale è deserto, i negozi vuoti, le poche persone sedute davanti ai Bar in un battibaleno scompaiono, ed è un silenzioso fuggi fuggi generale, ma che succede da qualche mese a questa parte? Il Viale sembra la corte dei miracoli dove la tua sicurezza è messa in crisi e vale quello che hai in tasca.

Succede quello che da mesi diciamo e che raccontiamo inascoltati. Succede che non basta il presidio di tutti i Supermarket da parte di extracomunitari, assistiamo anche a quello dei vari bamkomat , di giorno e di notte ed i malcapitati prelevatori devono fare i conti con gli energumeni che ti cercano insistentemente i soldi e quelli più deboli capitolano, perchè magari in quel momento non passa nessuno e oltre alle spese di Banca tocca loro anche la “Tassa” di pizzo. Succede che un balordo in pieno giorno, in serata, di notte e a tappeto per la Città ti cerca i soldi e magari sempre le persone più deboli capitolano e questi ti scippano di mano i soldi. Succede che qualche sera fa in via Nobile, sempre in pieno centro, tre signore anziane venivano infastidite e solo grazie al mio intervento se la sono cavata, e in quell’istante sempre lo stesso balordo, nelle sue razzie a tappeto, approfittando di un momento di distrazione di un negoziante, un ottico, si introduceva nel locale e questi lo ha rincorso sul viale: segnalai l’episodio ai Vigili Urbani ma era già tardi, assistemmo con loro solo alla rincorsa del negoziante.

Eboli-Picchettaggio Bankomat-Viale Amendola
Eboli-Picchettaggio Bankomat-Viale Amendola

Una delle tre signore, che non ha voluto rivelare le sue generalità, mi raccontò che qualche settimana addietro solo grazie all’intervento di un sacerdote ha evitato il peggio cavandosela solo con qualche strattonata, che un altro energumeno delinquente e balordo che tutte le sere terrorizza, intimidisce, e svuota le tasche ai malcapitati le propinò pretendendo dei soldi.

Lo stesso delinquente, che tutte le sere fa da sfollagente e svuota la Città e che nessuno si augura di incontrare. Quello che ti avvicina, ti chiede con insistenza dei soldi, ti ferma con le mani, insiste minaccioso e impone quel fastidioso pizzo a chicchessia, quello che stasera mi ha minacciosamente avvicinato e mi ha chiesto dei soldi, quello che lo ha fatto già altre volte e insistentemente è passato dall’arrogante e fastidiosa richiesta ad una altrettanto minacciosa pretesa e che al mio rifiuto ha alzato la voce e alle mio altrettanto fermo rifiuto si è poi allontanato gridando minacciosamente frasi incomprensibili. Quello che solo pochi minuti prima ha tentato di entrare in una oreficeria e il proprietario non ha aperto la porta. Quello che poi sempre sul Viale Amendola ha cambiato marciappiede e ha fatto un’altra puntata all’altro orefice per poi allontanarsi in una traversa a fare danni e minacce da chissà quale altro punto della Città.

Eboli-Picchettaggio Bar del Corso-Viale Amendola
Eboli-Picchettaggio Bar del Corso-Viale Amendola

Erano solo le 18.30 e sul viale deserto attratti dalle mie urla, poco per volta si sono avvicinate le persone variamente taglieggiate e c’è chi mi ha detto che poco prima lo stesso energumeno gli aveva messo le mani in tasca e trafugato qualche euro, chi mi ha detto che è continuamente minacciato e chi tra i negozianti mi ha detto di averlo fatto noto più volte alle Forze dell’Ordine e che alle loro proteste gli è stato riferito dalle stesse che non potevano fare niente, e addirittura mi è stato raccontato che un altro che espose querela contro quest’individuo, a sua volta a seguito della quale fu più volte minacciato dallo stesso.

Subita l’intimidazione ho immediatamente chiamato la Stazione dei Carabinieri di Eboli senza fortuna, ho provato con il 112 e finalmente mi hanno collegato. Ho rappresentato l’accaduto e ho chiesto di parlare con il comandante di stazione, mi è stato detto che non c’era. Sono stato richiamato e seppur concitatamente e in preda alla rabbia ho dettato il mio numero di cellulare e ho rinnovato la richiesta di parlare con il comandante della Stazione, questa volta mi hanno detto che era impegnato in ufficio e se avessi voluto sarei dovuto andare in caserma. Sono stato ancora richiamato e alle mie concitate proteste mi è stato preannunciato l’arrivo di una Pattuglia che mi ha raggiunto, mi ha identificato, ha raccolto il mio accaduto e anche quello dei commercianti e dei cittadini che incoraggiati hanno raccontato al militare le varie e continue spiacevoli vicissitudini sempre a carico dello stesso energumeno.

Alessandro Pansa-Massimo Del Mese
Alessandro Pansa-Massimo Del Mese

Erano anche loro come me infuriati e se la prendevano sia con le Forze dell’Ordine completamente assenti e con il Sindaco di Eboli Massimo Cariello che come primo responsabile dell’Ordine Pubblico non dovrebbe consentire che accada questa deriva di sicurezza in Città. Ricordiamolo questa Città oltre ad avere tanti uomini illustri, è anche la Città del Prefetto Alessando Pansa, di cui mi onoro di esserne amico, già Capo della Polizia e ora Capo del DIS (Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza), tra l’altro recentemente premiato con la cittadinanza onoraria e la consegna simbolica delle chiavi.

Ho chiamato il Sindaco, ma non era raggiungibile, e dopo qualche minuto mi ha richiamato, ho spiegato anche a lui pedissequamente cosa fosse accaduto ed egli mi ha detto che ha provveduto da tempo a denunciare quell’individuo, e purtroppo ad oggi il Magistrato che se ne è occupato, tale Dott. Guariniello, non ha ancora preso nessun provvedimento. Sono iperteso e a quel momento la mia pressione era al massimo, ho dovuto sedermi e calmarmi assistito da qualche passante.

Massimo Cariello-Alessandro Pansa-consegna chiavi della Cittá
Massimo Cariello-Alessandro Pansa-consegna chiavi della Cittá

Questa è la drammatica cronaca di una Città deserta e impaurita che va dalle 18.30 alle 19.30 di ieri sera, ma che potrebbe essere di un qualsiasi altro momento. Questo è quello che avviene quotidianamente in pieno centro a Eboli senza che vi sia uno straccio di rappresentante delle Forze dell’Ordine: Il primo Carabiniere che ho visto dopo più di due mesi è stato quello che ha raccolto i miei dati e le mie proteste; chi sa quando ne rivedrò qualche altro, magari in pieno centro a fare i controlli automobilistici, e sebbene non ci conoscono nemmeno non vivendo la Città, ci farà comunque piacere, almeno ci sono e ci sentiamo più sicuri, perchè non dobbiamo andare noi in Caserma ma vorremmo che loro stessero in mezzo a noi e con noi.

AAA CARABINIERI E FORZE DELL’ORDINE CERCASI,  sarebbe il titolo giusto ma è anche la triste realtà che viviamo e ci va fin troppo bene. Intanto delle mie preoccupazioni ho avvisato il Sindaco e gli ho preannunciato che se dovesse malauguratamente succedermi qualcosa riterrò responsabile: Lui, i Carabinieri; e il Magistrato Guariniello; perchè da loro come tutti i cittadini, mi aspetto vicinanza e protezione non indifferenza, sufficienza e lontananza.

Eboli, 14 novembre 2018

8 commenti su “Ore 18.30: Coprifuoco a Eboli”

  1. DEI DELITTI E DELLE PENE ALLA LAGANE & CECI:
    QUESTUANTI MOLESTI AL LIMITE DELLA VIOLENZA FISICA E VERBALE ALLONTANANO I CITTADINI DAL FREQUENTARE LUOGHI PUBBLICI E SONO UN PESSIMO BIGLIETTO DA VISITA PER LA CITTÀ, LA QUALE NON PUÒ ESSERE TENUTA IN SCACCO PSICOLOGICO DA QUALCHE BALORDO COMPLICE UNA INSUFFICIENZA DI CONTROLLI, FISICI E DA REMOTO, SUL NOSTRO TERRITORIO.
    EBOLI A.D. 2028

    P.S. POI NON LAMENTIAMOCI SE VINCONO LE DESTRE ED I POPULISMI, SONO L’EFFETTO DI UNA SERIE DI CAUSE CHE SAREBBE INUTILE E STUCCHEVOLE DA ELENCARE

    Rispondi
  2. Ma l’energumeno di cui si parla nell’articolo sarebbe quel tipo di colore nella foto? Io non l’ho mai visto importunare nessuno, mi sembra un tipo innocuo.

    Rispondi
  3. Una volta le zone pericolose erano il paterno il vecchio centro storico prima del terremoto anche se un poco lo Eppure oggi e la zona sotto la piazza Borgo che ancora oggi lo è con le palazzine chiamate Alcatraz poi dopo il Sisma c’è stata l’urbanizzazione della 167 la quale è stata svuotata di molti indesiderabili appunto trasferite si una dozzina di anni fa nelle palazzine di Alcatraz oggi però noto che tutta Eboli col dovuto rispetto è una 167 quindi ingiusto prendersela sempre con gli abitanti di questo quartiere Il guaio è che Eboli sta diventando una suburra nell’indifferenza generale e non saranno quattro sagre due presentazioni di libri e altre pseudo attività culturali di cui gli ebolitani passatemi il termine se ne fregano altamente molte famiglie hanno il problema di mettere il piatto a tavola di pagare le bollette non saranno delle luci ad ipnotizzare le persone e a fare loro dimenticare i problemi buonanotte Eboli sperando che non sia una notte delle coscienze

    Rispondi
  4. RIVOGLIO MELCHIONDA ROSANIA OPPURE METTETECI CHICCHESSIA MA BASTA BASTA CON UNA CLASSE DIRIGENTE INADEGUATA ED INCOMPETENTE A TRATTI ANCHE PER BEFFA…ARROGANTE.

    Rispondi
  5. Ormai è un vero talk show tutto eburino,non meravigliamoci di questi soggetti che alloggiano a palazzo di città,semplicemente amministrATTORI direi…la doppia T è fortemente voluta non è per sbaglio,le loro priorità non sono mica la sicurezza oppure problematiche di igienico sanitario,le loro priorità sono le apparenze,cartoline di accomodo,passerelle,feste festini e sacre,vanno avanti perchè giocano sulla sottocultura e il fa bisogno delle gente tutto qua,altrimenti già da che tempo sarebbero a casa.-
    Solidarietà a Massimo per l’accaduto ma sinceramente penso che sia molto più giusto e corretto dare solidarietà anche a tutte quelle persone che hanno subito tali autentici spiacevoli episodi e non hanno avuto il coraggio di denunciare.-

    Rispondi
  6. Eboli quella cittadina dove ci sono 100 associazioni, e quella cittadina dove ogni giorno ci sono Minimo 3 eventi culturali e quella cittadina dove ci si spreca in seminari workshop e tante altre belle, vuote parole però è anche quella cittadina che all’apparire dovrebbe essere una Firenze 3.0 in scala ridotta. Ma che ne hai fatti è un luogo dove regna la politica del compagniuccio dove regna il nepotismo sfrenato, dove Regnano dolore e rabbia e quel posto dove il se non hai una famiglia forte alle spalle e hai una certa età rischi di andare sotto un ponte, e quel posto dove se hai qualcosa da parte un poco di proprietà non vedi l’ora di scappartene, del resto dove insiste la disoccupazione, il mancato controllo del territorio, la corruzione e tante altre cose belle la facciata ipocrita della cultura diventa sussidiaria. Dunque sempre se fosse davvero cultura! Essa è soltanto un arma di distrazione di massa che vuole dare un’illusione ad es: quante volte abbiamo visto finti signori vestiti bene e macchine lussuose poi essere pieni di debiti e di problemi personali, quando chiudono poi le loro porte di casa? Ecco in sintesi questa è la città di Eboli!

    Rispondi
  7. Caro Massimo Del Mese ti sono vicino per il vile gesto e trovo però squallido che alcuni commentatori, sui gruppi di Facebook di cui premetto la maggior parte ti è stata solidale, ha condiviso il pensiero, hanno schernito l’accadimento, volendo fare intendere che sono tutte bufale, cose inventate ad arte!
    Io comprendo l’essere tifosi di un’amministrazione, come anche comprendo forse l’essere tifosi per interesse, pure comprendo la volontà d’esser sardonici in alcuni casi, però andare a negare l’evidenza è un offesa, alla loro se l’ hanno, intelletto!

    Rispondi

Lascia un commento