Appello e monito del PD provinciale ai Democrat e al Sindaco di Capaccio a non mutare il quadro politico.
Luciano al PD, agli alleati e al Sindaco Palumbo contro “avventirismi” politici: “evitate operazioni di palazzo che producano maggioranze diverse da quelle derivate dalle elezioni del 2017 e resuscitino personaggi sonoramente bocciati dal consenso popolare”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – «Le vicende politiche di queste settimane – dichiara in una nota politica il Segretario Provinciale Partito Democratico di Salerno Vincenzo Luciano in merito alle ultime vicende politiche che si sono verificate a Capaccio-Paestum che lasciano presagire nuovi assetti politici che si starebbero prefigurando e che muterebbero il quadro politico uscito dalle urne, quadro che ha determinato l’elezione del Sindaco Franco Palumbo – richiedono un approfondimento immediato da cui il Partito Democratico provinciale non può né deve sottrarsi. Capaccio Paestum è un grande ed importante centro della Piana del Sele e i suoi amministratori sono chiamati, tutti, ad una attenta riflessione.
Il Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale e i Consiglieri che si riconoscono nel progetto politico del Nostro Partito e del Governatore Vincenzo De Luca – prosegue Luciano ribadendo le origini e le motivazioni rispetto alle linee guida sostenute dal suo Partito per Capaccio-Paestum – dovranno, tutti, abbassare e moderare i toni, evitando polemiche inutili e spesso strumentali, senza perdere di vista gli obiettivi principali dell’azione amministrativa: l’efficienza, la correttezza e il bene comune dei cittadini e dei tanti che, poco più di un anno fa, hanno ritenuto di riconoscere un importante risultato elettorale alla compagine che oggi è al Governo del Comune di Capaccio.
Questo, per noi, è l’unico interesse che deve guidare l’azione di quanti ritengono di appartenere al PD. – ribadisce il Segretario provinciale PD – A tutti, ed in particolar modo a chi ha subito, in questi giorni, accuse e critiche ingiustificate ed infondate, – aggiunge ancora – raccomandiamo, infine, grande senso di responsabilità, affinché vengano ricomposte le divergenze, isolate le posizioni faziose e strumentali ed, in particolar modo, – conclude Vincenzo Luciano – evitate operazioni di palazzo che producano maggioranze diverse da quelle derivate dalle elezioni del 2017 e resuscitino personaggi sonoramente bocciati dal consenso popolare».
Quello che accade a Capaccio-Paestum non è dissimile di quello che già è avvenuto in altre Città, Per non allungarsi troppo basta prendere ad esame Eboli e Battipaglia. La “migrazione” dei consiglieri comunali eletti nelle file delle opposizioni che giungono a sostegno delle maggioranze, per I quali si è coniato il termine di “responsabili”, per nobilitare un’azione trasformistica e dare una “dignità” ai “migranti” politici e amministrativi.
Ormai ce lo aspettiamo anche alla luce di quella bella abitudine italiota di affrettarsi a salire sul carro dei vincitori, carro che: a Capaccio è allestito per condurre verso Palumbo, il quale al momento per via di qualche defezione è sostenuto da 8 consiglieri oltre se stesso; a livello regionale da quello allestito dal famoso Partito della “Filiera Istituzionale” che ha nei suoi leaders Franco Alfieri e Vincenzo De Luca, il quale proprio in questi giorni ha ottenuto un grande risultato eleggendo (sic) con il 71% il nuovo Presidente della Provincia il fido “DeLuStrianese“; e a livello nazionale verso la Lega di Salvini, atteso che i grillini presi da una violenta e sotterranea lotta presidiano i carri dopo aver reclutato di tutto via web.
Ed è proprio a Mazza, Polito e Franco che il Segretario Provinciale DEM si riferisce quando avverte i suoi, gli alleati e il Sindaco. Infatti i famosi “responsabili” capaccesi sono stati eletti rispettivamente nelle liste di: Voza, Ragni e Sica; e tenendo conto sia dell’improvviso piombare di Alfieri in quel di Capaccio per porre un “argine” a quello che più che un “soccorso rosso” è un “soccorso” in zona cesarini, e dell’appello-monito di Luciano, si comprende che il “capo” non è per niente d’accordo con questa operazione.
E se questa operazione che fino a questo momento è di sola iniziativa localistica fosse al contrario incanalata e inglobata il quel Partito della Filiera Istituzionale? Allora il monito e l’appello non serviranno a nulla, vorrà dire che al nuovo che avanza ci sarà solo il “vecchio nuovo” che tiene e si riafferma.
Salerno, 5 novembre 2018
palumbo non farti “infartare” dal pd, fanno i sostenuti ma contano meno di zero, fra poco de luca fa il salto triplo carpiato e diventa il leader del cd della campania infelix, e tutta la corte di radical chic diverra’ populista