M5S, sul Turismo in Campania: Tra distretti e poli l’anarchia regna sovrana. Selecoast con Consalvo interviene e precisa.
Interrogazione del consigliere regionale del M5S Cammarano: “Interferenza tra soggetti regolati da più leggi”. Consalvo del Distretto Turistico Sele Picentini: “I Poli turistici sono un’altra cosa e non confliggenti con i distretti. Siamo disponibili a un confronto”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – “L’anarchia regna sovrana in una regione come la Campania, – dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, in un’interrogazione alla giunta. – dove alla totale incapacità di programmazione nel settore del turismo si aggiunge il caos tra distretti e poli turistici, definiti senza alcun criterio se non quello della cura del propri orticelli. Da un lato abbiamo i distretti, introdotti con decreto legge del 2011 che dà la possibilità a imprese turistiche di aggregarsi e godere di agevolazioni fiscali. Dall’altro i poli, regolati da legge regionale del 2014 che istituisce forme associative di soggetti pubblici e privati che operano nel turismo all’interno di ambiti territoriali omogenei.
Ad oggi – prosegue Cammarano – non siamo in grado di sapere quali siano le attività svolte dai distretti provinciali, se vi siano interferenze con le attività dei poli turistici regionali e se e in che maniera viene garantito il coordinamento tra le due realtà associative, ai fini di una programmazione omogenea per il rilancio del turismo e il miglioramento dei servizi offerti”.
“Mentre si sono appena concluse le elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Salerno – sottolinea Cammarano – scopriamo un ulteriore elemento che infarcisce il caos della programmazione turistica regionale. Uno degli ultimi atti dell’ente provinciale è stato, infatti, quello di riconoscere, senza averne competenza, i distretti turistici locali, raggruppamenti di comuni, ovvero, con l’obiettivo di organizzare in modo coordinato l’offerta turistica sul territorio. Il tutto in barba alla legge regionale del 2014, che affida alla Regione lo stesso coordinamento con l’istituzione dei poli turistici locali, procedura che, a quanto pare, è ancora lontana dall’avviarsi.
Nel frattempo, – conclude il Consigliere regionale del M5S Michele Cammarano – si continuano a misurare le performance turistiche sul mero conteggio delle presenze, senza alcun approfondimento sulla qualità dei visitatori, mentre le altre regioni ci sorpassano come valore aggiunto e come organizzazione dell’offerta. E non è un caso che la Campania sia l’unica regione italiana senza alcun piano turistico”.
In relazione all’interrogazione del Consigliere regionale Cammarano del M5S a stretto giro di posta arriva l’intervento del Presidente del distretto turistico Sele Picentini, arch. Vincenzo Consalvo in merito al quale sul tema del turismo si permette di offrire un contributo di chiarezza e corretta informazione al suo contenuto.
«I distretti turistici costieri – scrive Consalvo – sono nati in applicazione di una legge nazionale e la loro istituzione segue un iter nazionale che si concretizza con la emissione di un decreto ministeriale che ne formalizza il riconoscimento e l’istituzione. La stessa legge nazionale – prosegue il Presidende di Selecoast Consalvo – nel corso della sua validità ne ha ampliato le opzioni di riconoscimento consentendo anche ai comuni non costieri di raggrupparsi in distretti turistici. Il distretto turistico quindi nasce su impulso volontario e senza alcuna forma finanziaria. Il distretto turistico sele picentini è anche a disposizione per rendere noto le attività che ha svolto dalla sua istituzione ad oggi.
Credo che lo stesso potranno fare anche gli altri distretti. – prosegue ancora Consalvo – Altra cosa, e non confliggenti con i distretti, sono i poli turistici locali previsti dalla legge regionale sul turismo e non ancora costituiti. Infatti la Regione dovrà prima definire gli ambiti territoriali omogenei e poi si potrà avviare la procedura per i poli turistici la cui composizione è pubblico privata e andranno a sostituire le APT e gli EPT con funzioni di programmazione turistica.
Degli stessi poli turistici potranno far parte i distretti, senza alcun conflitto. – conclude il Presidente del Consorzio Sele-Picentini Vincenzo Consalvo – In ogni caso il distretto turistico sele picentini rimane a disposizione, per un sano e utile confronto con la parte politica, e non solo, che ha sollevato il tema, per fornire ai cittadini una completa informazione sul futuro sistema turistico che interesserà la nostra regione».