Il voto-farsa si è concluso: il Sindaco di S. Valentino Torio Strianese è il nuovo Presidente della Provincia di Salerno.
“Delustrianese” con oltre i 59mila voti ponderati del così detto corpo elettorale è stato eletto con il 71% dei voti su Monaco e un rabberciato centrodestra e succede a Canfora: è prevalsa l’alleanza della Filiera Istituzionale tra deluchiani e un PD residuale. La Sinistra ininfluente è fuori. Benvenuti nel feudalesimo prossimo venturo.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Il voto-farsa si è concluso: il Sindaco di S. Valentino Torio Michele Strianese è il nuovo Presidente della Provincia di Salerno e come nelle previsioni della vigilia con il 71% delle preferenze, l’alleanza della filiera istituzionale a prevalenza deluchiana con quel che resta del Partito Democratico ha battuto il candidato delle opposizioni, un ritrovato centrodestra più la Lega, rabberciato all’ultimo momento dopo anni di una opposizione litigiosamente “separata” e poco convincente, residuale di una politica muscolare caratterizzata dalle gestioni delle presidenze di Edmondo Cirielli e Antonio Iannone, altrettanto poco convincenti ma che determinarono l’allontanamento di diversi consiglieri provinciali, i quali preferirono allontanarsi da FI, FdI e la variegata galassia centrista attratti a loro volta dal nascente Partito della Filiera Istituzionale che aveva trovato in Franco Alfieri si avvicinarono al Governatore De Luca, e favorirono l’elezione di Canfora.
Era da aspettarselo che De Luca e i suoi prevalessero, indipendentemente dall’ottima candidatura di Monaco, così come è da sottolineare ancora un’altra volta, come questa operazione non appartiene minimamente ad un risultato vicino al corpo elettorale, distante come è dagli orientamenti politici che si stanno caratterizzando nel Paese e nella nostra provincia ma vicino, molto vicino a far consolidare un potere che attraverso la Provincia consentirà al deluchismo e al Governatore De Luca stesso di poter controllare, l’aeroporto, i vari Enti e Consorzi tra i quali l’ASI con le annesse determinazioni delle nascenti ZES.
E così con con oltre i 59mila voti ponderati, pari al 71% del così detto corpo elettorale il Primo cittadino del piccolo comune dell’agro-nocerino-sarnese San Valentino Torio Michele Strianese, succede sulla poltrona più alta di Palazzo Sant’Agostino al suo collega di Sarno, Giuseppe Canfora.
Strianese, come si può vedere dai risultati ha prevalso in tutte le fasce demografiche sul suo avversario diretto, il Sindaco di Campagna Roberto Monaco il quale, sebbene sconfitto ha evitato in “zona cesarini” una deriva maggioritaria-assolutistica deluchiana, atteso che quel che è rimasto delle Sinistre capitanate dal MDP-LEU, è stata del tutto ininfluente.
Altro dato che va preso in considerazione è sicuramente l’affluenza alle urne del così detto corpo elettorale, infatti alle urne si sono recati solo 1462 tra sindaci e consiglieri comunali dei 156 dei Comuni della provincia di Salerno a fronte dei 1995 aventi diritto, determinando un’affluenza del 73,28%, evidenziando un forte scollamento anche tra le varie appartenenze e sensibilità ma confermando come questo sistema è semplicemente una “Palestra” di potere e null’altro, così che chi non riesce a trovare un “attrezzo” abbandona, si allontana, e non partecipa al gioco.
Un “gioco” che mette ancora una volta in evidenza una politica che bypassa la Piana del Sele e i picentini e che consolida l’asse prevalente tra l’agro-nocerino-sarnese, Salerno e la valle dell’Irno, colpa anche delle aggregazioni politiche e multicolori che sorreggono le Amministrazioni comunali di Eboli e Battipaglia.
Ora, poiché il corpo elettorale, quello vero fatto di uomini e donne non ha partecipato all’elezione del Presidente della Provincia e non parteciperà l’anno prossimo all’elezione del Consiglio provinciale, che seguirà lo stesso metodo delle così dette “elezioni di secondo livello“, non ci sentiamo affatto inviare voti augurali al neo-eletto Presidente “Delustrianese” e ci sentiamo sempre più distanti da queste macchinazioni pseudodemocratiche di stampo feudale.
Benvenuti nel Medioevo prossimo venturo.
Salerno, 1 novembre 2018