Motori di ricerca Google impazziti: A rischio la salute dei cittadini

Risultati di ricerca impazziti: Google mette in pericolo la salute dei cittadini, favorendo la vendita illegale di medicinali.

Google rilascia aggiornamenti per fornire agli utenti risultati migliori rispetto ai precedenti. Questa volta è stato il contrario mettendo in pericolo la  salute dei cittadini. Tenendo conto che: il 18% degli italiani trovano su Internet la cura ai loro problemi; e il 20% arriva a contestare i propri medici per notizie apprese dal web; si comprende quanto sia elevato il rischio.

pillole dell'amore
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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

ROMA – Anche Google può sbagliare e questa volta l’ha fatta grossa, ma proprio tanto grossa specie se si tiene conto che si ha a che fare con la salute. A segnalare il problema in un articolo è stata la dottoressa Maria Carrano, farmacista e fondatrice del portale Salutarmente.it. Infatti, scrivendo “migliori farmacie online” è possibile imbattersi in risultati di ricerca che mostrano veri e propri negozi con prodotti vietati in bella mostra che eludono la legge italiana.

Questo è stato possibile a causa di un recente aggiornamento dell’algoritmo che regola il motore, infatti, rispetto ai risultati di ricerca “migliori farmacie online”, e “miglior farmacia online” e ancora “farmacia online” hanno subito delle alterazioni estremamente pericolose per gli utenti che quotidianamente navigano il web, e a seguito di queste alterazioni si è favorito, come ha fatto rilevare la dott.ssa Carrano, i siti che dall’estero vendono illegalmente farmaci, per i quali, in Italia vige una stringente normativa, immaginando il danno.

Che cosa sta succedendo ci chiediamo e si sono chiesti tutti coloro i quali lo hanno evidenziato ed hanno reso pubblico questo a dir poco “inconveniente” che solo Dio sa quali e quanti danni si è procurato a chi magari si è fidato della veridicità della ricerca salvo poi a trovarsi ad essere inconsapevolmente propagatori e alimentatori di violazioni di leggi comprando taluni medicinali.

A partire dal 1° agosto 2018 Google ha radicalmente cambiato i risultati di ricerca per le frasi sopra citate. Spesso questi aggiornamenti vengono rilasciati per fornire agli utenti dei risultati migliori rispetto ai precedenti mentre questa volta è accaduto l’esatto contrario.
Digitando frasi che hanno a che fare con le farmacie online, infatti, vengono fuori una serie sterminata di siti web illegali che vendono farmaci con obbligo di prescrizione medica la cui dispensazione è vietata dalla legge italiana.

In particolare, i siti in questione vogliono promuovere la vendita di farmaci la cui richiesta sul mercato è molto elevata.
Parliamo delle seguenti specialità medicinali:
Viagra®;
Cialis®;
Levitra®;
Lasix®.

Ovviamente va sottolineato che ormai sono sempre di più le persone che ricorrono ad internet per curarsi. Va da se che non si ricorre ad internet solo per trovare delle informazioni e/o per approfondire le caratteristiche delle nostre sofferenze, e magari ascoltare da qualche esperto spiegazioni e magari anche dispensare consigli e cure, da quì poi il passaggio è breve dal consiglio alla cura, tenendo conto che sono circa il 18% gli italiani che si curano a seguito di ricerche fatte su internet, e la cosa grave è che questi non ne parlano con il proprio medico. Per assurdo poi, c’è anche un oltre il 20% di visitatori del web che discutono la diagnosi e le decisioni del medico solo perché hanno trovato su internet informazioni, arrivando a contestare qualsiasi consiglio specialistico.

Purtroppo questo è solo l’inizio di un rovinoso prossimo futuro, inizio che oltre ad attentare la salute, come nel caso che ha evidenziato la dott.ssa Carrano, favorendo la vendita illegale di prodotti medicinali, o come nelle confuse motivazioni lette a casaccio, fatte proprie da qualche internauta stellato, che a sua volta ha trasmesso ad altri pluristellati poi finiti al potere, circa la discrezionalità delle vaccinazioni, attenta la salute dei nostri bambini esponendoli a rischio anche di morire. Si legga: https://www.massimo.delmese.net/127672/lettera-della-dott-ssa-braccini-alla-troglodita-senatrice-taverna/.

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Roma, 22 ottobre 2018

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