Ex Interporto: Chiesto via libera per nuovi insediamenti

Terreni ex interporto di Battipaglia: Presto una variante per consentire l’insediamento di nuove Imprese.

Longo (FI) condivide la richiesta della Sindaca Francese di svincolare l’area ex Interporto: «Liberare i terreni dal vincolo è una cosa da fare presto. Bene anche ribadire la precedenza al settore agro-alimentare, relativamente ai terreni dell’Interporto, sbarrando l’ipotesi di insediamenti di ulteriori aziende che trattano rifiuti».

area-industriale-battipaglia-veduta-aerea
area-industriale-battipaglia-veduta-aerea

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – «Durante l’incontro tenutosi presso la sede dell’amministrazione provinciale – si legge in una nota del capogruppo consiliare di Forza Italia Valerio Longo con la quale commenta le risultanze dell’incontro tenutosi a Palazzo S. Agostino presso la Provincia di Salerno –  bene ha fatto il sindaco di Battipaglia a ribadire la precedenza al settore agro-alimentare, relativamente ai terreni dell’Interporto. Liberare quei terreni dal vincolo è una cosa da fare presto.

Siamo favorevoli ad una variante di riequilibrio per favorire nei terreni ex interporto l’insediamento di imprese, – aggiunge Longo a sostegno delle richieste avanzate da Cecilia Francesema questa deve essere anche e soprattutto l’occasione per una rimodulazione delle norme tecniche di attuazione su tutto l’agglomerato industriale, per limitare gli insediamenti di imprese che trattano rifiuti, per un accordo di programma per la realizzazione di opere pubbliche:

  • l’uscita Autostradale Battipaglia Sud; 
  • depurazione; un’infrastruttura di scambio gomma-ferro (invece di riproporre un interporto più piccolo solo su gomma);
  • una convenzione Suap Battipaglia-Suap regionale per procedure più snelle.

Da vent’anni – prosegue Longo – aspettiamo una soluzione al problema legato all’utilizzo dei terreni ex Interporto. Già allora appariva evidente che l’estensione dell’area risultava del tutto inadeguata per risolvere i problemi dello scambio intermodale delle merci della Piana del Sele. Durante in quegli anni sono state sciupate risorse finanziarie per pagare inutili e irrealizzabili progetti. Nel frattempo due aziende private confinanti con queste aree, bisognose di espandersi e volendo occupare anche circa 200 persone, richiedevano insistentemente i titoli puntualmente bloccati ASI.

Valerio Longo 1
Valerio Longo 1

Oggi l’Asi, che allora ha impedito il rilascio del titolo alle aziende agro-alimentari, distratta per lungo tempo dalle tante attività di intralcio allo sviluppo economico e produttivo, – prosegue Longo ricordando quelle prerogative a cui dovrebbe tendere l’ASI e che non svolge – tenta di farsi il trucco, per rendere compatibili gli insediamenti dell’agro-alimentare che fino a ieri ha avversato. Gli enti come l’Asi dovrebbe essere governati con spirito di servizio e non come strumento di potere e dominio utile solo a quanti si posizionano per determinare discrezionalmente diritti e doveri. E a proposito dell’Asi siamo in attesa di leggere il protocollo d’intesa Provincia-Asi, dopo lo sgarbo istituzionale di qualche settimana fa.

In definitiva – conclude il Il capogruppo consiliare di Forza Italia Valerio Longosiamo concordi con l’amministrazione Francese per dare precedenza all’agro-alimentare, nel rispetto della vocazione del territorio, e al contempo ci auguriamo che i ragionamenti legati allo sviluppo economico e produttivo della nostra area sia complessivo e non solo legato in maniera riduttiva ai terreni ex Interporto».

Battipaglia, 18 ottobre 2018

Lascia un commento