Vendola agli alleati:Non c’è futuro per i partiti

Vendola: Io punto sulle virtù civiche.

POLITICAdeMENTE propone questa intervista che il Governatore neo eletto della Puglia Nichi Vendola, ha rilasciato ad Antonello Caporale per Repubblica. Intervista più che mai attuale specie all’indomani di una campagna elettorale che ha visto prevalere il Centro-destra sul Centro-sinistra, ma che presenta una situazione nazionale ben più complessa dietro questo risultato elettorale.

Il centro sinistra perde clamorosamente da Nord a Sud e nelle Regioni più popolose, sono spariti un milione di voti. A perdere però non è solo il centro-sinistra, è anche il PdL che perde a sua volta due milioni di voti a favore della Lega Nord. Un quadro politico sconcertante: un Partito Democratico incapace di reagire e proporre un’alternativa credibile; ma anche una Italia divisa e un governo Berlusconi sempre più prigioniero della Lega.

E’ sulla base di questi indicatori che si ripropone questa intervista, proprio per sottolineare la nuova frontiera che si deve aprire, per conquistare la fiducia degli italiani, e Vendola ci prova rivolgendosi al PD ma cercando anche di analizzare senza veli una situazione ormai del tutto “scomposta”.

Vendola Governatore Puglia

BARI «I morti seppelliscono i morti. Concentriamoci sui vivi».

Nichi Vendola dà già per stecchito Bersani.
«Io penso invece che siano finiti i partiti. Consumati, inadeguati, fuori dalle virtù civiche. Non voglio più essere scambiato per uno degli esorcisti che tentano di far vivere chi è defunto».

Bersani, invece...
«Non commento i destini personali. Penso a quel che dovrà succedere».

Succederà che porterà le sue poesie a Roma.
«Anche la poesia, sì. “La poesia è nei fatti” è stato il mio slogan elettorale. Porterò l’ esperienza delle fabbriche».

Sembra che la Puglia sia piena di operai. Invece lei fabbrica parole.
«Sono luoghi in cui le esperienze si coagulano, la gente si ritrova insieme e resta insieme. Sono posti in cui si coopera per un’ idea di governo. Cooperazione: l’ uno a fianco all’ altro. Invece mi dica lei cosa sono i partiti».

Dica lei.
«Aree delimitate da una specie di filo spinato in cui la competizione è sfacciata, ossi di seppia, luoghi pieni di detriti, posti senza anima. I partiti sono fuori dal popolo, oltre la gente. A volte contro di essa. Una catena, una rete oligarchica e distante».

Nelle sue fabbriche invece c’ è piena occupazione
«Ha visto quanta gente? Centoquaranta sono le fabbriche. E fabbricano speranze, sono connesse alle piazze, alle vite degli ultimi. Altrimenti io come avrei fatto, come avrei potuto vincere?».

In effetti D’ Alema aveva garantito che avrebbe perso.
«Quando le differenze sono politiche è inutile commentare con parole senza riguardo».

La sua è sempre una costruzione innocentista, anche se parecchio sanguinante della realtà. Però se annusa le liste che l’ hanno sostenuta troverà qualche brigante.
«È il frutto di questo sistema, siamo figli di questi partiti. La ragione per cui le ho detto che la loro vita naturale si deve considerare conclusa».

Per esempio: l’ ex segretario del Pd pugliese, inquisito, annuncia il ritiro dalla politica. Però giacché è già candidato aspetta di vedere i risultati. Eletto. Finita la festa, gabbato il santo.
«Aveva detto che lasciava ed è assai opportuno che tenga fede all’ impegno».

La moralità.
«La moralità dobbiamo ritrovare, sì. La vita sobria, anche umile. Io non ho partecipato a una sola festa, e sa che Bari è piuttosto generosa nell’ offerta, perché mi sembrava utile non apparire. Io devo difendere la mia persona dal rischio di divenire solo un personaggio e mi produco in periodi di astinenza: dalla tv e dal potere. Voglio riuscire a non farmi mangiare dal potere».

A lei si rivolgono con devozione di stampo berlusconiano.
«Quale Berlusconi! Qui in Puglia c’ è stata semina. Ed ora c’ è raccolto. Nell’ innovazione abbiamo investito un miliardo e 700 milioni di euro. Il budget della giunta precedente era di 80 milioni di euro. Innovazione. Cioè ricerca, nuove competenze, apertura di carriere per chi inizia il lavoro. Cultura. Abbiamo la più possente e tecnologica macchina di Protezione civile, un sistema unico di telecontrollo del territorio. E quando ripartirà l’ economia vedrà la Puglia come correrà. Altrove forse il raccolto non c’ è stato perché nessuno ha pensato di seminare».

Berlusconi ha seminato?
«Lui è riuscito nel miracolo di separare il concetto della libertà dal lavoro. Il lavoro è scomparso. La sinistra nemmeno se ne è accorta. Lui ha cancellato l’ articolo 18 e l’ opposizione quasi non s’ è destata dal torpore. Questo è il centrosinistra delle allusioni, perciò diviene il centrosinistra delle illusioni. Ed ecco qui il risultato».

Il partito che non c’ è più.
«Partito: participio passato. Cioè e anche: fuggito, sparito. Scomparso».

Il partito democratico.
«Il fuggito democratico».

Poesia pura.
«Berlusconi lascia solo solitudini. E noi che stiamo dall’ altra parte non abbiamo strumenti, non capiamo, non agiamo. Competiamo. Sappiamo unicamente competere tra noi».

Sapete solo scannarvi.
«È il frutto della formula sbagliata. Non sono gli uomini. La leadership è una funzione non una finalità. Non ho la forza di connettere quello con l’ altro, l’ operaio e il borghese, il giovane e l’ anziano, il diversamente abile, colui che è fragile. E provo a vincere da solo, corro per dominare».

Dunque: bisogna buttare giù il partito democratico e tutto l’ edificato urbano delle periferie di sinistra e costruire la nuova fabbrica del consenso.
«Rischio di ficcarmi nel buco nero del nuovismo, una moda nefasta. Ma osservo la realtà: ossi di seppia sono divenuti i partiti. Io porto le fabbriche, un segno nella costellazione. Contribuisco così. A fine aprile avremo gli stati generali delle fabbriche. Tutta Italia».

Tutta l’ Italia di centrosinistra in Puglia, per uno stage formativo.
«Da quel punto di vista sì. Siamo imbattibili a utilizzare al meglio gli strumenti e le parole: connettere, coinvolgere, gratificare. Vede la meraviglia del volontariato, vede la forza oscura dell’ anima, il piacere di costruire qualcosa di nuovo. Quanti soldi sarebbero serviti? E con quei soldi cosa mai avremmo ottenuto?». –

di Antonello Caporale
Repubblica — 31 marzo 2010

18 commenti su “Vendola agli alleati:Non c’è futuro per i partiti”

  1. è il classico gay
    ama distruggere più che costruire
    perchè viene eletto a maggioranza qualificata?
    perchè in puglia si portano le tarante

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    • Per pasqualone –
      Cosa avrebbe distrutto un “classico gay” e che cosa centra il tuo post con Vendola e le sue riflessioni politiche non l’ho capito. Chi distrugge e chi non ha rispetto per il “costruito” riferendosi in senso lato alla società e agli uomini che la occupano, sono sempre gli uomini. Quegli uomini prepotenti, arroganti, prevaricatori, irrispettosi degli altri e di ogni espressione libera e autonoma. Uomini che distruggono i propri simili solo per affermare il loro predominio con la forza e con l’arroganza. Homo omini lupus.
      Quegli uomini li disprezzo e credo li disprezzino tutti quelli che si sentono liberi.

  2. Il progetto vendola è una possibiltà concrta x il centro-sinistra 2013,sappiano i leaders riformisti apprendere dall’amara lezione di questi giorni!

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  3. Vendola è avanti anni luce da tutti gli altri.
    Quel participio passato, riferito al “partito”, è un’ intuizione geniale.
    Non è disquisizione linguistica, ma analisi lucidissima della stagnazione politica che deriva da una visione piccina e parziale dell’ uomo, soggetto di strumentalizzazione per il potere di pochi.
    In questo senso sono partiti tutti!
    E’ tempo di pensare alla totalità.
    Il riferimento galattico, ” un segno nella costellazione” , la dice lunga.
    Traccia un percorso,
    Vendola è oltre.
    Vendola è un poeta.
    E c’ è tanto bisogno di poesia.

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    • Per Angela e Marco Naponiello.-
      Vendola sta offrendo uno spunto di riflessione alla palude della sinistra. Credo si debba fare uno sforzo in più per avvicinarsi agli uomini, si può farlo con la poesia e si può farlo con la realtà, l’iportante che entrambe le condizioni siano comprensibili agli uomini stessi e vadano nella direzione dei bisogni.
      Che questa sia una lezione non basta l’importante che i vari leaders la comprendano.

  4. siamo in mano alla lega ed ai furbacchioni udc, una tenaglia nord CHE QUASI POTREBBE DEMOCRATICAMENTE SECCESSIONARSI,ed al sud I PARTITI OLD DC, CHE SON PRONTI ALLA PAGNOTTA COMUNQUE E DOVUNQUE….QUESTO PAESE STA CADENDO IN PEZZI, VERSO UN PERONISMO PLEBISCITARIO, CON LA FORZA DEI MEDIA E LA MANCANZA DI RISULTATI CONCRETI,. VIVREMO TUTTI DI SONDAGGI ED OTTIMISMO! COMPLIMENTI BUSILLO E ANCHE AI DIRIGENTI PDL, SIETE DEI GENI DELLA POLITICA, OVUNQUE LA DESTRA AVANZA E QUI NON ARRIVA NEANCHE AL BALLOTTAGGIO…SARETE OPPOSIZIONE DELL’OPPOSIZIONE!

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  5. I gay distruttivi?

    Michelangelo, Socrate, Tchaikowsky, Platone, Giulio Cesare, l’ imperatore Adriano, Oscar Wilde, Alessandro Magno, Leopardi, Gogol, Nietzsche, Freud, Cesare Lombroso,Thomas Mann,Frida Kahlo, Costantinos Kavafis, Pico della Mirandola, Horace Nelson, William Skakespeare, Carl Lewis, Leonardo da Vinci, Erasmo da Rotterdam, Saffo, Giovanna d’Arco, Virginia Woolf, la regina Cristina di Svezia ….tanto per citarne alcuni

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  6. La vittoria di Vendola costituisce un monito, un evento su cui riflettere: è la prova che i partiti possono essere un simulacro vuoto ed illusorio, soprattutto quando si arroccano in posizioni chiuse, in una rappresentanza che non si rinnova. Come Vendola dice “aree delimitate da una specie di filo spinato in cui la competizione è sfacciata, ossi di seppia, luoghi pieni di detriti, posti senza anima”. I partiti corrono il rischio di essere “fuori dal popolo, oltre la gente. A volte contro di essa. Una catena, una rete oligarchica e distante”. E’ accaduto lo stesso a De Luca in occasione delle scorse elezioni comunali: è stato costretto a ricorrere alle liste civiche contro l’oligarchia partitica che lo voleva fuori. E alle regionali è riuscito a spuntarla solo all’ultimo momento, quando ormai era troppo tardi. Dove è il rinnovamento allora? Dove è il riformismo? Dove il cambiamento? Per Eboli si pone la stessa questione!

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  7. Pasqualone : credo che tu debba risciaquarti nell’ortica prima di emettere giudizi a dir poco nazzisti e poi fascisti.Forse non conosci la storia o hai vissuto in un ambiente malsano dove ti hanno insegnato a non tollerare la razza il proprio simile ,chi sei tu per fare affermazioni del genere ,offendi solo il generte umano. Fortunatamente Cariello e Melchionda sono diversi dalle tue affermazioni sono tolleranti perche nel diverso hanno attinto voti per cui non ne concepisco la differenza.

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  8. il guaio è che nel non capire le cose , la lega prende voti anche al sud,pur portando un nome politico diverso come MCD oppure pd di cicia vastolas ed petronascon martinino la gente si riconosce in icone ingannevoli affermando non cavolate come le mie ne idiozie ma affermazioni che rinnegano il genere umano.Questo non ha nessuna giustificazione quando si infierisce anche in modo scherzoso contro i gay , trans, extracomunitari,i deboli fisici e sociali.

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  9. mi meraviglio del dott, del mese che ha fatto passare questo blog di pasqualone il piu squallido e violento in assoluto.
    credo nella buona fede di del mese ma fa ancora in tempo non a cancellare il messaggio ma a sottoliniarlo per non dire bandirlo.

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  10. VEDA ADMIN, LA LEGA AL NORD VINCE PERCHE’ VIVE E ASCOLTA LA GENTE, LE PICCOLE IMPRESE ED I LORO TIMORI, INOLTRE LA LABORIOSITÀ’ DEI POLITICI LEGHISTI E’ FUORI DISCUSSIONE! SE PENSIAMO CHE NON POSSEGGONO ALCUNA LOBBY DELL’ INFORMAZIONE, SENZA MAJOR BANCARIE ALLE SPALLE, ED UN LEADER STORICO INDISCUSSO, ICTATO DA ANNI, TUTTO IL QUADRO SPARIGLIA I PARAMETRI DI CONVINCIMENTO CLASSICO DI COME FAR POLITICA OGGI. LA VECCHIA REGOLA, PERTANTO DELLA SINISTRA STORICA, DI STARE NEL POPOLO, CASA PER CASA, TERRITORIALIZZANDO AL MASSIMO IL PROPRIO RAGGIO d’azione FUNZIONA ANCHE NEL 3° MILLENNIO, PECCATO CHE PROPRIO LA SINISTRA SE LO SIA DIMENTICATO. VENDOLA POTREBBE RENDERE EDOTTI ALCUNI “SALOTTIERE PRIMEDONNE” ( v. Rutelli )DEL CENTRO SINISTRA

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  11. ma noi ebolitani pensiamo al nostro paese…dove ieri sera si è consumata l’ultima sfilata di vecchi e nuovi.”big” della pseudo politica ebolitana..(a parte il sindaco che doveva presenziare in quanto tale)…dietro all’epressione del dolore più intenso,quella di Maria Addolorata,le facce di….dei nuovi consiglieri,del “prezzemolino”, che ridevano e scherzavano per farsi “vedere” dalla gente,vergogna!!!Non capiscono che noi cittadini non abbiamo bisogno di presenzialismo a tutti i costi,chi non è cattolico,chi non pratica,chi è pronto a scagliarsi contro la Chiesa,dovrebbe pensarci un pò prima di mettersi dietro ad una processione dove si dovrebbe pregare e riflettere..non chiacchierare e peccare….Prezzemolini,fate un passo indietro,sfruttate queste uscite inutili per chiudervi in una stanza a riflettere (se ne siete capaci) a quel che è necessario per il vostro comune,come fareste per la vostra famiglia….ma mi viene un dubbio:ce l’hanno una famiglia ???

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  12. Una riflessione,quella di vendola ,da prendere sul serio subito
    UN ANALISI CHE DENOTA LUNGIMIRANZA DA STATISTA
    INSOMMA VENDOLA PREMIER NEL 2013

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  13. Niki e’ un grande,l’unico uomo al momento in grado di fare politica del bene comune,ed e’ l’unico in grado di fare opposizione a Berlusconi(senza considerare Fini chiaramente).Molto meglio di quella cariatide di Bersani.Vendola e’l’ OBAMA italiano.

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  14. Vorrei dire a pasqualono quello ke Aldo Busi ha detto del papa.L’ OMOFOBO,e’ un OMOSESSUALE represso pericoloso x se e x gli altri;probabilmente vale anke x te caro pasqualone!!!!!

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