Nomine “rosse” al Comune di Battipaglia. FdI, parte di FI e RC insorgono, e…. si alzano i campanili.
Sotto accusa gli incarichi non retribuiti conferiti a Donato Santimone e Giampaolo Lambiase per le consulenze sulla Fascia costiera e la ZES. La Sindaca Francese si difende e accusa a sua volta i suoi detrattori: “La mia Amministrazione è civica e le nomine non rispondono a logiche di Partiti“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «L’impostazione da circolo chiuso e’ quella che ha in mente la sindaca e non quella del centrodestra». – si legge in una nota pervenutaci da Fratelli d’Italia di Battipaglia – «La politica ha delle regole che la democrazia impone, e le scelte che si operano ogni giorno vanno sempre più contro le volontà della popolazione, per la stragrande maggioranza di centrodestra, che l’ha votata perché ognuno di noi ha chiesto il voto al proprio elettorato. – Tuona dal suo ruolo di oppositore all’Amministrazione Francese il commissario provinciale di Fratelli d’Italia, ex vicesindaco, e leader di una coalizione di Destra che lo candidò anche a Sindaco alle ultime elezioni amministrative Ugo Tozzi, a seguito delle nomine così dette “rosse” operate dalla sindaca Cecilia Francese. –
È sempre più evidente che se questa sindaca ama come dice di amare a parole la città desse le dimissioni. Le ultime nomine hanno sancito la profonda confusione che regna a livello amministrativo e che si trasforma in costanti disservizi per la cittadinanza. Nomine di riconosciuta natura di sinistra e vicine, molto vicine a Gerardo Rosania.
«Nulla di quanto promesso è stato fatto, la macchina e’ ingessata e le antipatie personali la fanno da padrona. Si desse nuovamente diritto al popolo di parlare. – Interviene anche il commissario cittadino di Fratelli d’Italia Liberato Pumpo – non abbiamo consiglieri comunali, ma se li avessimo avuto avrei chiesto loro la stessa cosa che il collega Provenza saggiamente ha chiesto: uno scatto di orgoglio e un passaggio all’opposizione.
Questa è una maggioranza retta dal centrodestra, – incalza ancora Pumpo ricordando le origini politiche che ispirano l’attuale maggioranza – questa sindaca è stata eletta con i nostri voti e con quelli di forza Italia e di rivoluzione cristiana: non è un modo vecchio di vedere la politica, e’ il modo giusto. La detta e la sinistra hanno due modo di vedere le cose differenti, perciò esistono due schieramenti. Ingerenze, interferenze e azioni della sinistra in un governo di centrodestra non sono commentabili. A questa sindaca ha fatto piacere essere eletta dal centrodestra, e ora si nasconde dietro la civicita’: troppo comodo, – conclude Pumpo – e anche poco morale a nostro avviso».
Di – «Ennesimo schiaffo alla Città la nomina da parte della sindaca di alcuni “compagni” forestieri è la sintesi di ciò che avviene a Battipaglia, – scrive in un post anche l’ex assessore Giuseppe Provenza – Città amministrata male da Forestieri ebolitani e non solo, anche di sinistra estrema. Io non ci sto! – aggiunge Provenza – la politica è servizio e non servirsene per distribuire incarichi agli amici Forestieri, – conclude Provenza – mortificando le professionalità battipagliesi, lasciando nel degrado quotidiano la Città».
Se per le nomine “rosse” al Comune di Battipaglia, Fratelli d’Italia insorge, Rivoluzione Cristiana, Forza Italia e le varie opposizioni non sono da meno, e si sono alzati i campanili, proprio quelli che non fanno bene a Battipaglia e alla sua classe politica, vittima di se stessa e di quel recinto politico che si costruisce intorno impedendo ad una Città come Battipaglia di crescere e assumere un ruolo politico più importante, confacente alle sue potenzialità. Potenzialità che ovviamente, a giudicare da queste sollevazioni, si è conquistata da sola senza l’aiuto dei suoi amministratori.
Sotto accusa gli incarichi non retribuiti conferiti a Donato Santimone e Giampaolo Lambiase per le consulenze sulla Fascia costiera e la ZES. Ma la Sindaca Cecilia Francese non ci sta e si difende oltre ad accusare a sua volta i suoi detrattori: “La mia Amministrazione è civica e le nomine non rispondono a logiche di Partiti“; tuona. È vero in parte, peccato che il suo progetto civico sia stato “contaminato” dalla destra o di quella destra che comunque aveva avuto importanti responsabilità nella gestione politica della Città negli ultimi 25 anni.
Ma civicità a parte, la Sindaca, se come spesso dichiara nei suoi interventi pubblici, ritenendo sia indispensabile abbattere i campanili e i muri di egoismo che si nascondono dietro i “campanari”, il destino delle due Città (Eboli e Battipaglia) è legato a doppio filo, quella della Fascia Costiera e la prospettiva delle Zone Economiche Speciali, rappresentano l’occasione giusta per discutere di AREA VASTA, e pensare a progetti comuni tra le due Città.
Progetti che evidentemente cozzano con il pensiero “corto” di taluni o magari cozzano con gli interessi politici (ovviamente) di tali altri. Interessi invece che trovano d’accordo i ben pensanti, quelli che si sono rotti il c…… di essere sommersi dall’immondizia, di avere una Fascia costiera degradata e abbandonata, quelli che vorrebbero che vi fossero i servizi migliori, che vi fossero le infrastrutture utili al progresso delle attività industriali e produttive, quelli che non vogliono tapparsi il naso dagli olezzi, quelli che non vogliono nemmeno gli incendi e quelli che non gradiscono affatto avere due palazzetti dello Sport, due Stadi, e nessuna piscina pubblica, nessun impianto sportivo di quartiere, magari aspirare ad un Ospedale Unico e ad una Area Industriale Unica, l’Interporto, una cittadella studentesca, e il mercato e la Borsa delle merci e dei prodotti agricoli di eccellenza, e potremmo continuare ma per carità di patria ci limitiamo solo ai fatti in questione.
Se poi si chiede agli imprenditori, non ne parliamo proprio come il patron della OMEPS, che fresco, fresco di ritorno da una importante Fiera ad Hannover, Enzo Munzio, manifesta tutta la sua rabbia per l’insostenibilità della puzza che è costretto a sopportare minacciando insieme agli altri imprenditori di delocalizzare le loro imprese se dovesse continuare ancora questa condizione.
Ma restando ai fatti che si riferiscono ad una possibile invasione “rossa”, ispirata da Gerardo Rosania, ci sembra una visione veramente fantasiosa, anche perché le persone nominate hanno esperienze specifiche nei settori di cui agli incarichi conferitigli. Evidentemente c’è chi preferisce che si costruiscano centinaia di appartamenti in riva al mare, che si trasformi la zona industriale in polo delle industrie della Mennezza e magari sostituire le Aziende Agroalimentari in discariche, per appagare quel desiderio della esaltazione del “Campanile”. Se fosse vera una influenza di Rosania, Battipaglia ne avrebbe solo da guadagnare, innanzitutto manterrebbe lontana caporali e camorristi e lontanissimi speculatori e palazzinari. E gli imprenditori come Munzio non si lamenterebbero.
E chi frettolosamente volesse interpretare queste precisazioni come una difesa da parte di POLITICAdeMENTE e del suo animatore di Rosania e Santimone perché ebolitani, si ricordi le origine dell’amministratore di questo sito sono orgogliosamente anche battipagliesi da parte di sua madre: una Gammella; e si ricordi che ci ha giocato, ha studiato, ha avuto lo studio professionale a Battipaglia e conserva affetti familiari e amicali straordinari in questa Città e ci si aspetta da chi la governa che lo facesse pensando ad una visione diversa delle due comunità. Visione obbligata se si vuole concorrere con le altre aree metropolitane di Salerno, della valle dell’Irno, e dell’agronocerinosarnese, ad attirare finanziamenti pubblici e privati.
Battipaglia, 7 ottobre 2018
Intanto i “campanari” hanno vinto al tar sulla vicenda del classico a Battipaglia. Era un’operazione legittima e chi ha provato ad ostacolarla lo ha fatto solo perchè mosso dall’invidia, altro che “area vasta”.