A Battipaglia, per l’Avalanche Celebration Day, quest’anno sono sbarcati anche i francesi con gli alleati.
Grazie al Progetto Erasmus Plus dell‘istituto Gatto di Battipaglia, quest’anno, a 75 anni dell’operazione aereo-navale del Mediterraneo, per ricordare i caduti sulle spiagge del golfo di Salerno è intervenuta una delegazione del Collège Diderot di Tourlaville in Normandia.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – No non è un errore storico o il ricordo di un episodio sconosciuto ai più, quest’anno per ricordare i caduti degli incontro sulle spiagge del golfo di Salerno è intervenuta una delegazione del Collège Diderot di Tourlaville in Normandia.
Nell’ambito di un progetto Erasmus plus, in collaborazione con L’istituto Gatto di Battipaglia, i ragazzi francesi hanno visitato i luoghi che 75 anni fa ospitarono la più grande operazione aeronavale del Mediterraneo, qualche mese prima che toccasse alla Normandia diventare teatro del più imponente sbarco di tutta la seconda guerra mondiale.
“Due porti, due mari, un solo destino” con queste suggestive parole i ragazzi hanno voluto testimoniare la comunanza tra i due popoli, prima che ciascuno di loro lanciasse una rosa bianca in mare. Non meno suggestivo il ricordo di Amedeo Rinaldi, giovane Battipagliese classe 22, che quel 9 settembre si trovava nell’Egeo e da li fu tradotto nei campi di concentramento.
“Viva l’Italia” è stata l’esclamazione al termine del suo racconto, lui che ha subito le durissime conseguenze della decisione del governo di tener nascosta la notizia dell’armistizio fino allo sbarco e l’ostinato rifiuto di combattere con i tedeschi lo ha condannato a penosi anni di dura detenzione. Emozione al ricordo del sacrificio di Ferrante Gonzaga e dei marinai del “Velella”, nella medesima giornata molto Interesse hanno inoltre suscitato i reperti esposti dall’associazione Salerno 1943 ma soprattutto le storie degli uomini a quei reperti legati, commozione alle note del silenzio per la benedizione della lapide ai caduti, sul cippo posto per l’occasione sulla spiaggia, e per il lancio della corona di alloro in mare alla presenza di una motovedetta della Guardia di Finanza.
Subito dopo si è dato inizio alla rievocazione degli scontri, con esperti in uniforme dei diversi eserciti, tra spari (a salve) e fumogeni. Scontri replicati con una certa veridicità tant’è che uno degli rievocatori ha dovuto ricorrere alle cure di (vere) crocerossine per una lieve ferita al sopracciglio. Grande entusiasmo per l’ultimo assalto di americani e inglesi, e da considerarsi simbolico infine l’abbraccio tra tutti i rievocatori al termine della simulazione.
Il programma nel pomeriggio, dopo la degustazione di pietanze povere a base di prodotti del territorio, è stato reso vivace e interessante dalle scuole Battipagliesi che, durante l’anno, hanno lavorato allo studio dell’operazione Avalanche e che in questa occasione hanno presentato la parte più artistica del proprio lavoro. Un esperienza di collaborazione tra i vari istituti che ha regalato ulteriore vitalità alla giornata in ricordo dei caduti ma anche di festa, per ricordare la pace cui oggi contribuiscono i nemici di un tempo.
La domenica ha avuto un prologo molto interessante con l’inaugurazione, sabato presso il salotto comunale, della mostra “La Shoah in Italia” del CDEC di Milano, particolarmente significativa ricorrendo quest’anno l’ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali. La mostra è stata arricchita dall’esposizione di riviste del periodo bellico provenienti della collezione dl dott. Enrico Messina, dalla collezione d’arte Avalance e dalla presentazione del libro “le strade di Battipaglia”. Sono intervenuti Giuseppe Fresolone del MOA di Eboli e la dott.ssa Di Donato dell’Archivio di Stato di Salerno.
Le celebrazioni sono giunte al secondo anno grazie all’iniziativa del Mu.Bat cui quest’anno si sono affiancate la Pro Loco Batti_la_Paglia e il Comune di Battipaglia. Il progetto è però immaginato a servizio di un territorio allargato per la costruzione di un nuovo attrattore turistico culturale, consapevoli che la sola dimensione locale non è funzionale a tale obiettivo. Come già dichiarato lo scorso anno la ricerca è indirizzata verso partner delle città vicine, disponibili collaborare a un progetto comune e da qui la presenza del Moa di Eboli, delle altre associazioni di Salerno, il saluto del sindaco di Bellizzi Domenico Volpe invitato dalla sindaca Cecilia Francese. In questa ottica va anche l’adesione al comitato provinciale per i 75 anni promosso dal giornalista Eduardo Scotti, nella speranza che possa diventare una realtà ricorrente anche nei prossimi anni.
Battipaglia, 21 settembre 2018