Firmato protocollo d’intesa Provincia di Salerno-Consorzio Asi sull’agglomerato industriale di Battipaglia. Uno schiaffo alla Città.
Presenti: Canfora, Volpe, Visconti, D’Ascoli, Vitolo. L’intesa prevede la variante al Piano Asi Interporto dell’Area Industriale di Battipaglia. E la ZES? Il Comune clamorosamente escluso. Tra le prime reazioni: Favorevole Inverso #perunnuovoinizio; Contrario, Valerio Longo capogruppo Forza Italia; Contrario anche il consigliere comunale e provinciale Cappelli. Dal comune prima silenzio poi la Francese chiarisce e avverte.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – L‘Agglomerato Asi di Battipaglia rappresenta un grande potenziale per il rilancio dell’economia e per la crescita dell’Area Vasta. Il processo di rilancio economico, produttivo e occupazionale del territorio richiede strumenti adeguati. La Provincia di Salerno e il Consorzio Asi condividono la volontà di attuare una strategia di azioni sinergiche e integrate, per la realizzazione di nuovi investimenti industriali, la riqualificazione e la reindustrializzazione delle aree industriali, finalizzate allo sviluppo economico, produttivo e occupazionale del territorio.
Il rapporto sinergico tra l’Asi e la Provincia di Salerno è finalizzato alla progettazione della variante al PRGC (Piano Regolatore Generale Consortile), che è l’elemento centrale del protocollo d’intesa sottoscritto nella mattinata di ieri, il cui scopo, infatti, è la progettazione della variante al Piano Consortile dell’Agglomerato di Battipaglia. L’Ente di Palazzo Sant’Agostino, che sarà l’Ente coordinatore per la rimodulazione dell’attuale area destinata ad Interporto di Battipaglia, ha individuato quale responsabile dell’attuazione del protocollo d’intesa l’architetto Nicola Vitolo, con la funzione di coordinatore, mentre il Consorzio Asi ha individuato quale responsabile dell’attuazione del protocollo d’intesa l’ingegnere Angelo Mascolo.
“L’impegno assunto andrà sicuramente a beneficio dell’intera comunità salernitana e non solo di Battipaglia in termini di immagine e garantirà maggiore attrazione di investitori che vedranno nella comunità consortile un’opportunità sicura di interesse economico e sociale.- ha dichiarato il Presidente della Provincia, Giuseppe Canfora – . La Provincia e l’Asi sono chiamati ancora una volta a farsi garanti delle importanti iniziative che si stanno realizzando in questo territorio, a vantaggio di tutti. Un risultato importante che darà nuovo slancio all’attività di riqualificazione di una delle maggiori aree industriali del nostro territorio“.
Per il presidente del Consorzio Asi, invece, la firma del protocollo d’intesa rappresenta un’occasione importante. “Il miglioramento della fruibilità delle aree consortili renderà sicuramente appetibile una zona industriale dalle elevate potenzialità come quella di Battipaglia – ha affermato Antonio Visconti -. Questo protocollo d’intesa nasce grazie alla sinergia con l’Ente Provincia, un’azione importante che mira allo sviluppo dei sistemi produttivi e logistici messi in campo dalla Regione Campania. La riqualificazione dell’ area destinata all’interporto di Battipaglia è finalizzata alla realizzazione di un hub agroalimentare per la valorizzazione e l’esportazione delle produttività locali che potranno, in questo modo, trovare il giusto sbocco”.
E mentre é assordante il silenzio sul mancato coinvolgimento della Città di Battipaglia sebbene a quel.tavolo sedessero due battipagliesi come il Presidente ASI Visconti e il.funzionario provinciale Vitolo arrivano immediate le reazioni tra favorevoli e contrari. Tra I favorevoli Vincenzo Inverso di #perunnuovoinizio che dichiara: “Ottima iniziativa promossa da due amministratori di origini Battipagliesi, come il Presidente dell’Asi Antonio Visconti e il Dirigente Provinciale Arch, Nicola Vitolo. Come già ho avuto modo di dichiarare: Battipaglia cresce con opere e interventi infrastrutturali di natura straordinaria, quindi accogliamo con felicità la notizia di questo protocollo d’intesa, sperando che l’amministrazione Francese sia all’altezza del compito”.
Tra i contrari c’é il capogruppo consiliare di Battipaglia di Forza Italia Valerio Longo che proprio non ci sta: “L’annuncio del protocollo d’intesa Asi/Provincia sull’Interporto ha tutta l’aria dell’ennesima presa per i fondelli del nostro territorio. Pur di condizionare e di appropriarsi della gestione dello sviluppo della nostra comunità non vogliono ammettere che di fatto esistono percorsi amministrativi semplici e ordinari per rimediare ai problemi che hanno creato. La variante urbanistica è assolutamente inutile. Servirà solo per garantirsi il potere di interdizione e l’esproprio della sovranità comunale nella gestione del territorio”.
“La pianificazione territoriale parte dal basso” – continua e conclude Longo – “cioè dai comuni, e non dall’alto, come pretendono di fare all’Asi e Palazzo S.Lucia. Per garantire maggiore attrazione di investitori e rendere appetibile la nostra zona industriale devono semplificare l’iter amministrativo e non complicarlo, come fatto ad esempio dall’Asi negli ultimi anni”.
E in merito al Protocollo d’intesa tra Provincia e Consorzio Asi, arriva anche la posizione del Consigliere comunale e provinciale Angelo Cappelli: «In merito alle notizie di stampa apparse rispetto ad un accordo tra la Provincia e il Consorzio Asi per la rimodulazione dell’area Interporto le dichiarazioni del consigliere Cappelli. Trovo alquanto superficiale e poco rispettoso parlare del territorio di Battipaglia senza chiamare il Comune interessato. La variante in questione deve essere approvata dal comune di Battipaglia in ogni caso, e in particolare proprio dal consiglio comunale. E sul nostro territorio decidiamo noi che tipo di intervento verrà fatto. Oltretutto si parla di trasporto su gomma, ancora?
Un’idea – prosegue Cappelli – superata dai fatti è non si valorizza la linea ferroviaria che passa proprio accanto a quei terreni. Tutto questo dimostra quanto sia un intervento improvvisato, dove si vede più lo sgarbo istituzionale che il contenuto. Un atteggiamento del genere non si fa neanche al peggior nemico e non è il caso di Battipaglia, dimostrando di non avere senso del ruolo e consapevolezza delle procedure.
Si cerca visibilità? Si fanno annunci per fare altro? – aggiunge ancora Cappelli sottolineando che indipendentemente dalle questioni apparentemente discusse senza che vi fosse a quel tavolo anche il Comune nasconda altro – Di certo questo modo di fare danneggia il territorio e mortifica le istituzioni. Nel diritto amministrativo, nella pianificazione territoriale le responsabilità e le competenze sono condivise e concordate. Ci rammarica questo ennesimo atto soprattutto perché le scelte si fanno in accordo tra Enti e soprattutto perché Battipaglia è in procinto di avviare le procedure di adozione di un nuovo strumento urbanistico. Tanta solerzia – conclude Cappelli – servirebbe anche per le tante questioni irrisolte sugli insediamenti produttive e l’attuazione della semplificazione amministrativa introdotta dalle norme nazionali».
In zona cesarini arriva anche il l’intervento della Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese che chiarisce la propria posizione in merito al protocollo d’intesa firmato tra Provincia e Consorzio Asi che ritiene di grande scostumatezza istituzionale: «Apprendiamo dalla stampa, con estremo stupore che in Provincia a Palazzo Sant’Agostino ci si incontra per pianificare sul territorio di Battipaglia e si firmano protocolli d’intesa relativi all’area dell’interporto, ossia si parla di infrastruttute pensate per svolgere un ruolo strategico per le attività produttive della Piana del Sele, non solo senza la presenza del Comune di Battipaglia, ma senza neanche invitarlo. Sembra che questo sia avvenuto per “questioni di velocita” e perché si sono incontrati gli enti titolari della potestà pianificatoria. Questa la giustificazione ascoltata in una intervista che riteniamo essere un tentativo di mal celare un atto che manifesta una preoccupante ed allarmante concezione dei rapporti istituzionali, infatti siamo di fronte soltanto ad un episodio di scostumatezza istituzionale.
Sia ben chiaro a tutti i soggetti che si pongono l’obiettivo di intervenire sul territorio del Comune di Battipaglia – prosegue la Sindaca – che il presupposto imprescindibile della collaborazione istituzionale è la condivisione delle scelte. Solo questo garantisce il fatto che le scelte fatte INSIEME arrivino a buon termine, in alternativa c’è soltanto un inutile polemizzare, destinato a risolversi nelle sedi della giustizia amministrativa, e che al momento servirebbe solo a dar vita a sterili campagne elettorali destinate a non approdare ad alcun risultato.
Vogliamo ricordare a tutti i soggetti protagonisti di questa “clamorosa scivolata” istituzionale – prosegue la Francese – che il Comune di Battipaglia si è mosso fino ad ora, sia sul terreno politico che su quello tecnico, con grandissimo spirito collaborativo, e che all’incontro promosso dalla CGIL, cui si fa riferimento in unintervista “giustificatoria” del presidente dell’ASI, il Comune di Battipaglia c’era con la Sindaca e con il dirigente dell’Area Tecnica, ed in quella sede si condivise il fatto di aprire una ampia discussione con il mondo della produzione, con le stesse OO.SS. e con le forze politiche della città della Piana del Sele, sulle prospettive dell’intera area e sulle scelte da fare sulla infrastrutturazione ed i servizi che necessitano al mondo dell’imprenditoria locale.
Tale discussione – aggiunge la Prima Cittadina di Battipaglia – doveva trovare un suo momento pubblico di sintesi in una iniziativa da tenersi verso la fine di settembre con il coinvolgimento di tutti i momenti istituzionali (Provincia e Regione compresi) e gli artefici di uno sviluppo dell’area che in quella sede andava ad essere disegnato. Fughe in avanti, forzature inopportune, non servono. Fanno soltanto ritornare indietro le lancette dell’orologio e fanno perdere tempo in quanto creano una forte diffidenza.
Quanto poi si lascia intendere che sul territorio del Comune di Battipaglia possano “passare ” varianti quali quelle discusse a Palazzo Sant’Agostino senza il consenso del Comune di Battipaglia – avverte la Sindaca – si dimostra non solo una inaccettabile “arroganza politica” ma anche una concezione del diritto amministrativo che per quanto ci riguarda non è assolutamente condivisibile.
Se qualcuno pensa di mortificare il Comune di Battipaglia – avverte la Sindaca – deve ben comprendere che mortificare una istituzione locale significa mortificare la città che quella istituzione locale rappresenta. Noi siamo abituati a guardare oltre atteggiamenti ed impostazioni politiche e culturali di corto respiro, e quindi continueremo a muoverci in una logica di massima disponibilità al confronto e rimaniamo fermi alle posizioni, condivise da tutti i partecipanti, conclusive dell’incontro avuto con la CGIL, e rimaniamo in attesa dell’iniziativa sulle prospettive della Piana del Sele a cui parteciperemo con le proposte del Comune di Battipaglia.
Incontrerò in questi giorni il Presidente dell’ASI dott. Visconti che questa mattina ha inteso telefonarmi per ribadire lo spirito collaborativo. Quell’incontro partirà da quanto ho inteso puntualizzare in questa nota. – conclude con fermezza e decisione la sindaca di Battipaglia Cecilia Francese –Del Presidente della Provincia continuiamo a registrare atteggiamenti per lo meno sgradevoli nei confronti del Comune di Battipaglia che, vogliamo limitarci a ricordargli è il più grande Comune a Sud del capoluogo e uno dei 4 Comuni più grandi della Provincia, probabilmente il suo ruolo istituzionale imporrebbe altri tipi di rapporto».
E dopo tutti i regali di monnezza che sono arrivati a Battipaglia e nella Piana del Sele, arriva un altro schiaffo, o meglio un pugno alla bocca dello stomaco che atterra ogni difesa di una città ormai colonia di tutte le caste che hanno governato la Regione Campania e l’Ente Provincia di Salerno (sciolta solo per finta). E in attesa che si attuino le ZES Zone Economiche Speciali un altro organismo di governo del territorio che dovrebbe accomunare tutte le aree produttive così dette retroportuali di servizio al porto di Salerno e di Napoli, che tra l’altro ha escluso clamorosamente la Zona industriale di Eboli, si procede ad un protocollo d’intesa che dovrebbe promuovere l’agglomerato industriale di Battipaglia e che a sua volta, provincia e ASI, dovrebbe poi dialogare con la nascente ZES, escludendo altrettanto clamorosamente i territori.
Il problema semmai dovrebbe risiedere in un nuovo assetto programmatorio che in termini di Area Vasta coinvolga in primis i Comuni e poi tutti gli altri Enti, non escludendo Università, Confindustria locale, Camera di Commercio e gli stessi operatori imprenditoriali attraverso le loro categorie. Insieme ridisegnare i nuovi assetti organici alla così detta Area Vasta, e qualsiasi altro programmazione non é piú attendibile, basterebbe solo prendere in esame le nuove realtà che inevitabilmente sono coinvolte dalle ZES e la clamorosa esclusione dell’Area Industriale di Eboli, atteso che le aree complessive offrirebbero giusto gli spazi di quest’ultima.
Un Protocollo d’intesa parziale, molto parziale e sebbene tra i firmatari e i futuri gestori tecnici vi siano personalità rispettabilissime purtroppo non soddisfano alla domanda che viene dai territori e che le nuove programmazioni (ZES) tentano di risolvere. Intanto con le ZES sono in arrivo 450 milioni di Euro e a breve ci saranno altre cifre ancora. Che vogliamo fare parlarne bene e non ad escludendum o iniziare male e finire peggio?
Battipaglia, 12 settembre 2018