Pericolo scuole: Allarme a Battipaglia. La “Fiorentino” chiude: È inagibile per rischio sismico. Un bollettino di guerra.
Critiche dall’opposizioni di Caprino, Tozzi e del suo gruppo. Arrivano anche le proposte alternative dai consiglieri Speranza e Baldi sempre più distanti dalla maggioranza. Manca un piano politico ed economico della messa in sicurezza delle Scuole e del patrimonio immobiliare comunale.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Ormai, oltre ad essere piena “psicosi” da crollo, è anche la plastica affermazione di politiche che che hanno sistematicamente abbandonato a se stesse tutte le opere pubbliche e private che costituiscono il nostro patrimonio immobiliare. E come al solito perché si risvegliassero le coscienze, c’è voluta una disgrazia come quella del crollo del Ponte Morandi di Genova. Non sono bastati ne i crolli che nel corso dei decenni hanno lasciato sotto le macerie bambini e insegnanti, e non sono bastati i Terremoti che ci hanno ricordato come siano vulnerabili le nostre costruzioni.
E nonostante tutto alla voce “manutenzione” nei bilanci dello Stato, delle Regioni, delle Province (fintamente abolite) dei Comuni e di tutti gli Enti che a vario titolo avrebbero dovuto provvedere alla conservazione del nostro patrimonio immobiliare, e non parliamo di quello artistico, monumentale e paesaggistico, non c’è un cazzo di euro.
Ma in cambio si fanno e si sponsorizzano feste e festini, mentre le reti idriche, fognarie, elettriche, del gas, le reti ferroviarie, le strade, le autostrade sono state abbandonate a se stesse, ma facendo bene attenzione a pensare all’effimero e a quello che non serve ai maquillage urbanistici, e a costruire, costruire sempre nuove cose abbandonando quelle vecchie. E in quelle cose vecchie ci sono le scuole, quelle che si mantengono con lo sputo, ma anche quelle che per inventarsi qualcosa di nuovo vengono abbandonate a se stesse, è il caso della “De Amicis” per anni “pericolante” ora incubatoio culturale e tra queste anche dell’effimero.
E così mentre al tramonto di Battipaglia, laggiù verso il mare, si immagina una bella volumetrata (40.000 mc) di mattoni e cemento frutto di un provvedimento affidato ad un Commissario ad Acta che a sua volta si è affidato ad un tecnico che molto diligentemente ne ha anticipato la risoluzione, osservando sempre con diligenza che quei circa 300 appartamenti sono il risultato di uno di quei progetti definiti come Housing Sociali, per i quali una legge molto fantasiosa suggerita da altri fantasiosi portatori di novità nuove, attraverso i quali si raggirano i piani urbanistici, e con il miraggio di affidare alcuni di quegli alloggi a prezzi calmierati e con possibilità di riscatto, offrono qualche opera che magari non interessa a nessuno in cambio di una sorta di “speculazione edilizia assistita“.
Tutti a guardare il dito e non la luna. E si costruisce il nuovo e nessuno pensa alle scuole: figuriamoci. Figuriamoci poi se a qualcuno viene in mente che quelle volumetrie “nuove” ed apparentemente extra moenie, per farle entrare nel calcolo delle volumetrie generali spettanti alla Città di Battipaglia, si deve poi riconteggiare al ribasso i vari ambiti territoriali (PUA), per meglio ottemperare a quel principio della perequazione. A quale PUA toccherà e quando costerà in termini di interesse ai famosi sthocheolder, cioè quelli che sono interessati.
Ma poiché a nessuno è venuto in mente che almeno, speculazione per speculazione, si poteva pretendere in cambio dagli speculatori di ricostruire e manutentere le Scuole di Battipaglia, seguendo un piano di interventi specifico, ora ci scandalizziamo che le Scuole sono vulnerabili ad una possibile scossa di terremoto, sperando non ci sia mai. Ma a nessuno è venuta mai in mente, e questo è gravissimo per una Città che ha nel suo dna il cemento tanto da contaminare anche qualche commissario prefettizio che si cimento’ distrattamente in operazioni similari, che si poteva pensare, attraverso i così detti project financing di operare una cessione delle aree e delle volumetrie a chi ne era interessato per realizzare nuovi e moderni edifici semmai “ecocompatibili” in cambio di realizzare in altri luoghi nuovi e moderni edifici scolastici e volendosi spingere oltre magari pensare di mettere una prima pietra su quello che potrebbe essere una futura Città studentesca?
Ma tornando all’allarme sicurezza delle Scuole e a questioni più terra terra, nel senso più palpabili e contemporanee, atteso che è improbabile che vi possa essere un minimo accenno progettuale che interessi nella sua complessità l’intero territorio registriamo l’intervento dell’ex Vice sindaco di Battipaglia Ugo Tozzi, del suo gruppo e della Consigliera Gemma Caprino,
“La storia si ripete perennemente – esordisce l’ex Vice Sindaco Ugo Tozzi che sulla questione staticità delle Scuole battipagliesi, con il suo gruppo politico fa le pulci all’Amministrazione Francese e fa anche delle precise proposte – all’inizio di un anno scolastisco si scopre che qualche plesso ha problemi. Ma quanto accaduto in queste ore ha del paradossale: la Scuola Fiorentino è stata dichiarata inagibile per rischio sismico. E forse non sarà l’unica. Noi siamo al fianco dei genitori di queste decine e decine di alunni che restano in bilico per giorni e giorni al fine di avere una soluzione che come al solito non sarà definitiva.
Per questo motivo chiediamo che questa amministrazione segua una strada chiara e trovi una soluzione definitiva: il plesso della ex Inps può essere la soluzione, come suggerito anche dai consiglieri Speranza e Baldi. Bisogna fare una variazione di bilancio – suggerisce Tozzi – e ritrovare i fondi necessari, soluzione difficile per le casse dell’ente ma come sempre quando ci si trova di fronte ad una emergenza si deve rispondere con vigore, decisione e consapevolmente. Noi – conclude Tozzi – ci auguriamo che questa sindaca riesca a scegliere per il benessere degli alunni, dei professori, dei dipendenti e per la quiete dei genitori di questi alunni”.
Nel frattempo si annuncia una interrogazione comunale della consigliera del Gruppo Tozzi Gemma Caprino, che interviene sulla vicenda: “oltre a dichiarare la piena solidarietà a queste famiglie – spiega la Caprino – chiederemo risposte in merito allo stato degli edifici scolastici di tutto il territorio comunale. Vogliamo sapere se gli altri istituti hanno i certificati antisismici e a quanto risalgono, se le caldaie funzionano dovunque, se i tetti sono stati revisionati, se i servizi sono agibili e a norma in tutti gli istituti del territorio comunale.
Non vogliamo rischiare di ritrovarci in emergenza così come è capitato l’anno scorso e come sta capitando quest’anno. La sindaca e l’assessore ai lavori pubblici – conclude la Caprino – dovranno dare alla città delle risposte precise”.
Battipaglia, 4 settembre 2018