Federcepi Costruzioni: Non aprite le Scuole a rischio

Soltanto il 5% degli Istituti scolastici salernitani è sicuro e a norma. 

Sicurezza delle Scuole. Appello del Presidente di FederCepi Antonio Lombardi ai Sindaci: “Non aprite le Scuole a rischio”.

Antonio-Lombardi
Antonio-Lombardi

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

SALERNO – FederCepi Costruzioni lancia un appello ai Sindaci dei territori sui quali insistono edifici scolastici a rischio, o comunque non in regola, con le normative antincendio, antisismiche e contro il disstesto idrogeologico.

«Sono necessarie iniziative forti, che richiamino la classe politica alle proprie responsabilità – dichiara il presidente di FederCepi Costruzioni, Antonio Lombardi – tanto più quando inefficienza, ritardi e menefreghismo investono la sicurezza di bambini e giovani. Tra qualche giorno inizia un nuovo anno scolastico: molte delle strutture fatiscenti attive lo scorso anno, si ritroveranno, quest’anno, nelle medesime condizioni, se non peggiorate. Scuole costruite addirittura negli anni ’30 o, nella migliore delle ipotesi, negli anni ‘60 e ’70 o in zone oggi qualificate come rosse per dissesto o rischio vulcanico».

Un monitoraggio del Ministero dell’Unviersità e della Ricerca Scientifica del 2017, evidenziava per la provincia di Salerno una situazione di particolare gravità: su 900 strutture adibite a scuole, appena 55 potevano considerarsi a norma.

«I sindaci – aggiunge ancora il presidente Lombardi – sono oggi investiti da una enorme responsabilità: la VI Sezione Penale della Corte di Cassazione, l’8 gennaio di quest’anno, con la sentenza n. 190, ha rimarcato la loro responsabilità non solo amministrativa ma anche penale, stabilendo che in presenza di un qualsiasi rischio, anche lieve, sono obbligati a mantenere chiuse le scuole. Per tanti plessi scolastici – ed i crolli dei mesi scorsi ne sono la riprova tangibile ed evidente – il rischio è ben più che lieve».

Di qui l’appello di FederCepi Costruzioni per richiamare la politica alle proprie responsabilità. «Occorre pretendere con forza un piano organico e strutturato per la messa in sicurezza delle scuole del territorio: i Sindaci, chiudendo le strutture a rischio, possono finalmente agire con concretezza, pretendendo finanziamenti e azioni concrete affinché bambini, ragazzi, personale docente, tecnico e amministrativo, compiano i solo percorsi di studio e svolgano le quotidiane incombenze in condizioni di assoluta sicurezza, in strutture idonee e attrezzate».

FederCepi Costruzioni sta attivando un pool di esperti (ingegneri e geometri) per supportare gratuitamente le varie amministrazioni locali nella verifica delle condizioni di sicurezza strutturale degli stabili. «Ma il problema grave – conclude il presidente Lombardi – rimane quello della pianificazione e del corretto/tempestivo utilizzo delle risorse. La Regione Campania ha attivato un piano triennale 2018-2020 per individuare le situazioni a rischio: ma da un lato le risorse non sono ancora sufficienti per un programma di interventi capillare ed incisivo; dall’altro le amministrazioni locali non rispondono ai bandi o lo fanno con estrema difficoltà. È in gioco la sicurezza dei nostri bambini e dei nostri ragazzi: i Sindaci, con un’azione forte, richiamino finalmente il Governo alle proprie responsabilità».

Salerno, 3 settembre 2018

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