“Compra in Valle, la comunità vivrà” è l’iniziativa della BCC Aquara per il rilancio delle economie locali.
La campagna è partita dal Comune di Aquara, grazie all’impegno del Sindaco Marino, ed è stata promossa dall’Uncem Nazionale-Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, e coadiuvata dall’Uncem Campania.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
AQUARA – Con “Compra in Valle, la Comunità vivrà”, è partita la nuova campagna di promozione territoriale sostenuta dalla BCC di Aquara, e del suo Direttore Generale Antonio Marino, volta a sostenere l’economia locale mediante l’invito a scegliere la qualità dei prodotti agro-alimentari, artigianali presenti nei piccoli Comuni, così come stimolare all’acquisto nei vari negozi e botteghe sempre più oscurati dalle grandi catene commerciali.
“C’è bisogno – ha commentato Marino – che venga valorizzato il tessuto produttivo locale, acquisendo una nuova consapevolezza culturale del territorio. Solo così si riuscirà a rafforzare in maniera concreta il rapporto tra produttore e consumatore e a far divenire i piccoli centri delle grandi risorse”.
Promossa dall’Uncem Nazionale-Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, di cui è neo Presidente Marco Bussone e coadiuvata dall’Uncem Campania, nella persona del Presidente Vincenzo Luciano, la campagna è partita dal Comune di Aquara, grazie all’impegno del Sindaco Antonio Marino e del ViceSindaco Vincenzo Luciano – e verrà estesa a tutti i Comuni della Comunità Montana Alburni e dell’Ente Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
La BCC di Aquara si conferma, ancora una volta, come vera banca del territorio, vocata alla sua gente e alla tutela dei prodotti e delle peculiarità presenti nei piccoli Comuni, elementi cardine da cui partire per il rilancio economico degli stessi.
Aquara, 15 agosto 2018
Questo se la canta e se la suona, e tu Admin glielo pubblichi anche.
È sbagliato il messaggio: autarchico a ribasso; ed è sbagliato il ruolo che la Banca vorrebbe assumere.
Immaginiamo se tutti acquistassero solo deni prodotti nelle loro aree per favorire il commercio e i produttori locali, sarebbe un ritorno al passato.pericoloso, perché mentre nel passato le comunità pensavano quasi a tutto non potendo accedere a beni prodotti in loco oggi si ridurrebbero alla fame alcune aree.
Quella a cui fa riferimento il DG della BCC Aquara poi è un esempio al ribasso di una produzione locale quasi inesistente.
Se poi il messaggio vorrebbe essere acquistate solo nelle attività commerciali del posto e quindi prodotti provenienti da ogni dove allora è un messaggio sbagliato.
Innsnzitutto si dovrebbe avere le attività, ma poiché quelle aree sono fortemente interessate allo.spopolamento quelle attività esistenti sono rispondenti alla domanda e talvolta nemmeno.
Comunque provate a concedere più credito è meglio