Sul Crollo del Ponte Morandi di Genova la Federgepi invoca uno screening urgente di Ponti e Viadotti.
FederCepi Costruzioni manifesta il più profondo dolore per le vittime del crollo del viadotto a Genova e cordoglio per le famiglie e l’intera comunità genovese ed invoca solleciti interventi affinché si riduca drasticamente il rischio di simili tragedie. Il Presidente Antonio Lombardi: «Infrastrutture fatiscenti e a rischio: subito la messa in sicurezza».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – FederCepi Costruzioni manifesta il più profondo dolore e cordoglio per le vittime del crollo del viadotto a Genova, ed invoca solleciti interventi affinché si riduca drasticamente il rischio di simili tragedie. «Ancora una volta non è purtroppo possibile parlare di fatalità – commenta il presidente nazionale, Antonio Lombardi – perché siamo in presenza di casi sempre più ricorrenti e sempre più drammatici. Voglio ricordare la rampa di collegamento del viadotto della tangenziale di Fossano, nel Cuneese, che un anno fa crollò sulla strada sottostante, distruggendo un’auto dei carabinieri; o il cavalcavia sulla A14 che, all’altezza di Camerana, in provincia di Ancona, travolse e uccise due persone».
«Già un anno fa – aggiunge il presidente Lombardi – denunciammo l’improcrastinabile necessità di un piano urgente per la manutenzione straordinaria e la verifica della staticità di ponti e cavalcavie. La tragedia di Genova ci impone la necessità di riproporre con forza quel nostro drammatico appello, rimasto purtroppo inascoltato. Non si tratta di casi fortuiti o sporadici, o di incidenti occasionali e contingenti: siamo in presenza di una grave fatiscenza legata al progressivo abbandono del patrimonio infrastrutturale stradale e autostradale.
In Italia abbiamo una rete viaria estesa per circa 837.493 km (6.950 km di Autostrade, 22.686 km di strade di interesse nazionale, 155.668 km di strade Regionali e Provinciali, 652.188 km di strade Comunali). Le spese per la manutenzione negli ultimi anni hanno subito una contrazione del 54,5 % (fonte Bankitalia). Gli enti locali non sono più nelle condizioni di assicurare neanche le manutenzioni ordinarie. È increscioso che si continui a parlare di sicurezza stradale in presenza di simili comportamenti omissivi che minano gravemente la sicurezza dei cittadini».
FederCepi Costruzioni chiederà al Governo un programma straordinario ed urgente di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali, partendo proprio da ponti, viadotti e cavalcavie.
«La tragedia di Genova ci impone oggi azioni sollecite ed energiche. Rivendicheremo con forza una accelerazione dei tempi quanto meno per individuare le situazioni più a rischio, che purtroppo soprattutto al Sud non sono poche». Uno screening, aggiunge ancora il presidente di FederCepi, cui dovranno seguire interventi concreti di adeguamento e messa in sicurezza: «Non esistono né possono esistere ragioni economico-finanziarie o di bilancio che possano giustificare slittamenti o ritardi – conclude il presidente Lombardi – e una manutenzione costante programmata è imprescindibile per prevenire simili assurdi incidenti, e garantire realmente ed efficacemente sicurezza a chi quotidianamente percorre strade e autostrade».
FederCepi Costruzioni attiverà sul tema, attraverso gli uffici CEPI di Bruxelles, gli organi politici e giurisdizionali europei, affinché il Governo italiano venga richiamato con forza alle proprie responsabilità. «Direttive comunitarie impongono cronoprogrammi ed interventi precisi e costanti pergarantire la sicurezza di strade e autostrade, in particolare di ponti e di viadotti. È tempo, per il nostro paese, di rispettare le regole ed assumersi le proprie responsabilità».
Salerno, 14 agosto 2018