Il Ministro Costa: Pene più severe per chi uccide o maltratta gli animali

Il Partito Animalista europeo plaude Ministro dell’Ambiente Costa per chi uccide o maltratta gli animali

L’episodio si riferisce alla cagnolina Mia, gettata con una pietra al collo in mare nel trapanese. il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa le ha fatto visita nel centro di Fiano Romano:”Volevo salutarla di persona, non escludo di costituirci parte civile in un processo!”

Ministro Costa con Mia
Ministro Costa con Mia

di Marco Naponiello da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

ROMA-  La cagnolina Mia adesso gioca felice e forse ha quasi dimenticato la disavventura che si è consumata nella calura della metà dello scorso mese di luglio, a Valderice in provincia di Trapani, ove la sventurata Mia, fu barbaramente gettata in mare con una grossa pietra al collo, sembrava spacciata, ma la pervicace bestiola nonostante il gesto cosi vile, riuscì a liberarsi e grazie al provvido intervento dei bagnanti a guadagnare presto la riva, mettendosi cosi in salvo.

Ad onor del vero anche la Polizia Municipale del posto presto allertata dai testimoni, individuò subito il biasimevole padrone grazie al microchip sottocutaneo, il quale fu prontamente denunciato a piede libero per maltrattamento di animali ai sensi del 544-ter del codice penaleche recita : “1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale.”

Ministro Costa con Mia 1
Ministro Costa con Mia 1

Sdegnate e tempestive furono le parole del Sindaco di Valderice, Francesco Stabile, il quale perentoriamente ai media affermò a nome suo e dell’ Amministrazione:” Questo “signore” lo denunciamo e lo portiamo in Tribunale. Ve lo promettiamo!” Ma anche il Ministro all’ambienteSergio Costa, generale dei Carabinieri in aspettativa reso noto al grande pubblico dalle indagini sulla Terra dei Fuochi, ebbe parole decise e sprezzanti sull’accaduto, infatti come riportato dall’Ansa“Coraggiosa e forte la cagnolina Mia. E sono stati eccezionali i bagnanti che l’hanno soccorsa, allertato le forze dell’ordine e concorso a denunciare il padrone. Pene più aspre per chi maltratta gli animali”. Perentorie parole istituzionali, che riaffermarono – “Gli animali sono i nostri compagni di vita, i nostri fedeli amici: il loro maltrattamento è un delitto atroce e mi muoverò affinché le pene siano inasprite – aggiunse ancora il Ministro  – noi, come ministero, ci costituiremo senz’altro parte civile nell’eventuale processo. E concluse con un sincero auspicio: “Ringrazio di cuore quei cittadini che si sono attivati. Continuate a farlo, continuate a denunciare i maltrattamenti e gli abbandoni. Noi, saremo al vostro fianco e faremo la nostra parte”.

Il PAE (Partito Animalista Europeo) forza extra parlamentare che da qualche anno si fa promotore di inasprimenti di pene (esecuzione in carcere) per coloro che maltrattano gli animali, con petizioni popolari e campagne di sensibilizzazione sui social,ha da subito plaudito alle parole del Ministro Costa, vedendo in esse un salto in avanti dei diritti civili in Italia.

Pae
Pae

Ma il neo-Ministro all’Ambiente ha voluto, qualche giorno addietro, inaspettatamente salutare di persona la coraggiosa cagnolina nel Centro Oasi di Fiano romano:“Ho voluto ritagliarmi qualche ora per poterla salutare di persona Mia”, scrive il politico su di un noto social , visitando tutto il centro e salutando anche gli altri ospiti a 4 zampe che ivi sono in stallo, ossia in attesa di adozione.

Invero una forte coscienza animalista si sta facendo strada (merito dei “millenians” soprattutto) nel sentire generale della società italiana, e sta parimenti rafforzandosi una forte empatia uomo-animale verso le sofferenze e le crudeltà imposte dai primi nei riguardi di altre creature, le quali vengono viste finalmente come essersi senzienti. Pur essendo al vertice della catena alimentare l’uomo cerca da qualche tempo di non arrecare gratuite sofferenze nell’olocausto quotidiano (macellazione), cui patiscono determinate specie finalizzate all’alimentazione di noi bipedi. Anche la tradizionalecorrida dei paesi ispanici adesso viene stigmatizzata come una inutile tortura, una tradizione belluina che non merita di essere perpetuata; certo forse ci vorranno anni per abolirla, ma è comunque un primo ed importante passo simbolico, idem per lo sfruttamento deprecabile degli animali esotici neiCirchi, modalità di divertimento oramai fuori moda, nella società 3.0.,figlia di un retaggio che decisamente attecchisce poco o nulla.

MiaVa pertanto evidenziato che questo sito,POLITICAdeMENTE,  ed il suo animatore prof. Massimo Del Mese, da sempre è entusiasticamente vicino al mondo animale in ogni sua forma e declinazione ( vedi: https://www.massimo.delmese.net/?s=animali), difatti nella decennale  sua promozione editoriale, ha sempre perorato la causa animalista, ultima in ordine di tempo la discutibile Lotteria del maiale di Amalfi, ponendo un quesito etico – filosofico in calce al pezzo in oggetto: ”E se a capo della catena alimentare ci fosse il maiale o il Leone? Che succederebbe?

In ultimo sottolineiamo come  i nostri connazionali si sentano, forse, a corrente alternata animal friendly  sperando che le istituzioni, Parlamento nazionale in testa, licenzino delle normative sempre più tutelanti verso gli animali, seguite però dal rispetto delle stesse, tramite controlli e repressioni degli illeciti: le belle leggi tradotte come troppo spesso accade in lettera morta, non ci faranno mai crescere come collettività, con l’auspicio, come scrisse quasi un secolo fa il grande filosofo ed antifascista, Pietro Martinetti:« Gli uomini riconosceranno che vi è fra tutte le creature un rapporto ed un’obbligazione vicendevole ed estenderanno, senza sforzo, a tutti gli esseri viventi quei sensi di carità e di giustizia, che ora considerano come dovuti soltanto agli uomini.»

Roma 14 agosto 2018

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