Il giovane arrestato era ospite del centro accoglienza Park Hotel il Principe di Eboli. Plauso ai VV.UU. dall’Associazione Battipaglia Nostra. Interviene anche la Lega
L’operazione antidroga è stata condotta dalla Polizia locale guidata dal Comandante Iuliano che presso la villa comunale di Battipaglia “E.M. Longo” ha colto in flagranza di reato il giovane extracomunitario originario del Gambia. La vicenda apre una discussione sui Centri di Accoglienza, ma anche sulla sicurezza e sui controlli.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «L’associazione Battipaglia Nostra – si legge in una nota – plaude all’operazione antidroga della polizia locale capitanata dal Comandante Gerardo Iuliano che ha portato all’arresto, presso la villa comunale di Battipaglia “E.M. LONGO”, di un immigrato economico Gambiano residente presso il centro di accoglienza di Park Hotel il Principe di Eboli.
La nostra associazione – si precisa nella nota – pone l’accento sul fatto che lo Stato paga vitto ed alloggio per gli immigrati economici, i quali all’interno dei centri business di accoglienza dovrebbero seguire dei corsi di integrazione, di alfabetizzazione, di educazione civica, di lingua italiana.
Invece, – si fa notare ancora nella nota di “Battipaglia Nostra” – molti di loro passano le giornate davanti a Chiese e supermercati dediti al racket dell’accattonaggio oppure allo spaccio di droga. Il sospetto – conclude la nota dell’Associazione battipagliese – è che le ong del business accoglienza, non facciano seguire ai finti profughi il percorso di inserimento sociale, lucrando lauti guadagni sulla loro pelle e sulle casse dello Stato italiano».
Per gli arresti per droga del gambiano richiedente asilo a Battipaglia arriva anche l’indignazione della Lega: «Riteniamo che diventi ancor più urgente e necessario che fra i provvedimenti che il nostro Ministro dell’Interno Salvini ha già assunto e sta provvedendo a predisporre, possano vedere presto applicazione il rafforzamento delle procedure di espulsione, affinché si possa procedere rapidamente e senza nessun compromesso, nei confronti di coloro i quali siano giunti in Italia per delinquere, è solo questa la risposta immediata che questo Governo dovrà dare per arginare quanto sta accadendo in merito»
La notizia fine a se stessa ci racconta che è stata arrestata una persona colta in flagranza di reato mentre spacciava droga. L’arresto in particolare come la vicenda che c’è dietro invece apre un portone grande come un grattacielo perchè si tratta di un giovane di colore africano, originario della Gambia, vieppiù ospite di uno di quei Centri di Accoglienza disseminati sul nostro territorio, gestiti dai nuovi albergatori dell’immigrazione all’interno dei quali dimorano, e dimorano solamente, migliaia di persone, che dovrebbero essere oltre che accolti, avviati all’integrazione, ma anche al lavoro e non a nullafare fino poi a diventare “soldati” di organizzazioni malavitose che controllano i raket della droga, dell’accattonaggio, della prostituzione.
Ma se è grave che questi centri di accoglienza oltre a dare un tetto ai malcapitati extracomunitari o immigrati profughi che dir si voglia, è altrettanto grave che le Forze dell’Ordine e chi le dirige, ivi compreso Prefettura e Questura consentono che questo avviene regolarmente e senza disturbo, e così si è istituzionalizzata la presenza di almeno due extracomunitari agli ingressi dei supermercati, ed è ormai istituzionalizzato che in tutte le strade spartifuoco e lungo la litoranea che va da Salerno a Paestum vi siano a decine prostitute, la maggioranza di colore che incuranti dei bagnanti, ivi compreso bambini, che si recano sulle spiagge della Fascia Costiera con atteggiamenti provocatori e succintamente adescano clienti “consumando” il mestiere più antico del mondo all’interno della pineta.
Purtroppo come si può vedere nelle foto scattate da POLITICAdeMENTE, questo accade da un bel po’ e nonostante i tanti articoli scritti e le continue segnalazioni non ci sono stati cambiamenti, mentre di continuo si sono avvicendati Questori e Prefetti, oltre che Comandanti delle varie Forze dell’Ordine, tutti al momento del loro insediamento si manifestano vicini alle comunità ma puntualmente non avvertiamo questa vicinanza.
Infatti ci rifiutiamo di pensare che le pattuglie dei Carabinieri, delle Polizie locali, della Polizia (sic) provinciale e la Guardia di finanza non passano sulla strada litoranea o negli altri luoghi critici, ne tal poco hanno mai accompagnato le mogli con i loro figli a mare o a fare la spesa presso i supermarket e non hanno visto chi vi si stanzia, e se è vero che la prostituzione non è un reato è altrettanto vero che gli “atti osceni in luogo pubblico” lo sono e basterebbe che regolarmente si fermassero e si portassero in caserma per la identificazione, forse si scoprirebbe che talune sono solo vittime dei magnaccia, altre sono vittime di organizzazioni criminali che costringono le donne a prostituirsi fino a scontare un prezzo che consente alle malcapitate di potersi affrancare il passaporto.
Rispetto invece agli accattonaggi sistematici in ogni Città e in ogni supermercato o altro sarebbe giusto si identificassero, scoprire la provenienza e se hanno documenti e permessi validi e agire di conseguenza. È possibile? O è un pio desiderio e al contrario ci dobbiamo rassegnare e accettare queste cattive e diffuse abitudini in nome di un’accoglienza sbagliata che tra l’altro favorisce altri mercati come quelli che spregiudicati Imprenditori agricoli servendosi di questa manodopera malpagata e sfruttata.
Battipaglia, 11 agosto 2018