Gestione Tributi fuori controllo per i consiglieri di maggioranza di “Azione Solidale”; A settembre addio Soget?
Cartelle pazze a Eboli: cittadini infuriati, rischio di una pletora di azioni legali. Il gruppo consiliare “Azione Solidale” sollecita un consiglio comunale monotematica sul tema delle politiche tributarie. Presutto e Marchesano: “Si definisca la nuova strada per il servizio di accertamento e riscossione comunale dei tributi sui modelli già indicati dall’Amministrazione”.
di Marco Naponiello POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – I tributi comunali agitano le notti, già di per se insonni per via della calura, al contribuente ebolitano, che si ritrova sempre di più suo malgrado un “percosso” dall’imposta. I postini vero spauracchio pubblico, consegnano cartelle a iosa da qualche settimana e la sede della Soget, società privata di riscossione, è invasa da concittadini infuriati, provenienti dal centro come dalle ampie periferie che chiedono e pretendono ragguagli esaustivi sulla scaturigine dell’obbligazione tributaria, ossia il titolo giustificativo che impone un pagamento.
Infatti si riscontrano dei ruoli tributari (elenchi nominativi), i quali senza essere adeguatamente aggiornati e preventivamente controllati, sfornano richieste di adempimento riguardanti: ICI, IMU, ICP, Tari, Tares e compagnia cantante, e riguardano kafkianamente nella stragrande maggioranza dei casi: tributi onorati in maniera tempestiva, oppure vertono su beni immobili alienati da anni, o per grottesca assurdità chiamati ad onorare il balzello, obbligati al pagamento defunti, e tutta una serie di paradossi sgradevoli che costringono gli ebolitani a file estenuanti con annesse docce di sudore, presso gli sportelli della Soget diPiazza Tito Flavio Silvano.
E dopo l’intervento del capogruppo consiliare del Partito Democratico, Pasquale Infante, datato il 7 agosto u.s.: Soget e Tasse a Eboli non vanno in ferie, stavolta è una forza politica dell’interno della Maggioranza targata Massimo Cariello, ossia Azione Solidale, composta dai consiglieri Giancarlo Presutto e Vincenzo Marchesano (che all’atto della sua costituzione nell’aprile scorso, risultavano referenti in aula proprio dell’assessore ai tributi, nonché vicesindaco, Cosimo Pio Di Benedetto) fanno sentire coram populo la loro voce.
Va detto poi con un pizzico di sano cinismo, che il rapporto politica e tributi vive un legame molto stretto, difatti è risaputo che il cittadino oggi è contribuente ma domani veste i panni dell’ elettore, e nulla lo fa infuriare di più che sentirsi spremuto (i ricorsi in Autotutela e Tributari scaldano i motori) dal Leviatano Fisco, sia esso nazionale o locale, per ambedue il versamento di bile è simile con il rischio di un reflusso dello stesso nell’urna del 2020, che da elettorale potrebbe trasformarsi in funeraria.
Ad ogni buon conto il rapporto degli Ebolitani (parimenti in tutte le città dove essa risulta operativa) con la società pescarese sin dagli albori (nell’autunno del 2015), non è stato idilliaco; si iniziò con una presa di posizione del Presidente dell’assise consiliare, Fausto Vecchio, che in prima battuta l’accusava di usare “metodi vessatori” per poi continuare con un “rosario” di note stampa da parte delle opposizioni, in specie per mezzo del forzista Damiano Cardiello, che ne ha fatto quasi una “crociata” con tanto di investitura periodica di tutta la questione all’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione) del pm (in aspettativa dal marzo 2014) Raffaele Cantone.
“La politica dei tributi è un settore strategico dell’Amministrazione comunale, perché assicura ai cittadini equità di trattamento e garantisce al Comune la possibilità di programmare gli interventi con disponibilità di risorse. Si legge nella nota scritta a 4 mani da Presutto e Marchesano – La prossima scadenza del rapporto con la società Soget impone alla politica di individuare percorsi capaci di dare risposte, riorganizzando il rapporto tra cittadini ed Ente nel campo degli accertamenti e della riscossione dei tributi.”
“Pensiamo che, superato il rapporto conSoget, in scadenza entro il 2018, il Comune abbia interesse e capacità a stabilire un modello di gestione che assuma le relazioni già esplicitate dall’esecutivo comunale, guardando alla possibilità di migliorarle per una tutela ancora maggiore dell’interesse collettivo. I due consiglieri auspicano la risoluzione senza proroghe del rapporto con la Soget entro l’anno in corso e chiedono un confronto franco sul da farsi nel parlamentino civico – In questa direzione andrà il nostro impegno, attraverso il confronto all’interno dellamaggioranza che sostiene l’Amministrazione Cariello.”
“Si tratta di un argomento strategicamente fondamentale per il governo del territorio, sul quale chiediamo che il Consiglio comunale si impegni,- chiosano nel finale i due componenti di Azione Solidale, auspicando una ridefinizione del servizio e delle metodologie dello stesso, come si spera da più parti, con la costituzione di una Società in House che apporti metodi di reclutamento del futuro personale chiari e meritocratici – attraverso una seduta monotematica, ad affrontare una discussione che porti a definire la nuova strada per il servizio di accertamento e riscossione comunale dei tributi sui modelli già indicati dall’Amministrazione.”
Eboli, 11 Agosto 2018
Io e la mia famiglia abbiamo subito ben tre ingiunzioni di pagamento con mittente SO.GE.T. ed a firma del responsabile settore tributi rag. Cosimo Marmora.
Ebbene,siamo stati capaci di dimostrare, con quietanze dei pagamenti alla mano e modelli F24, di aver sempre pagato tutto quello che c’era da pagare, perché siamo cittadini e al tempo stesso contribuenti onesti e conserviamo tutte le quietanze anche ben oltre i cinque anni canonici oltre i quali scatterebbe la prescrizione.
Ci auguriamo che il rapporto tra Comune di Eboli e SO.GE.T. si interrompa presto e che soprattutto, se c’è qualche INCAPACE,FARABUTTO E MARIUOLO (perché solo tale può essere definito chi vessa i contribuenti onesti ed in regola e chi è incapace di fare un minimo di controlli nelle banche dati del catasto o nei conti della tesoreria comunale), venga cacciato A CALCI NEL CULO SENZA ESITAZIONE.
Che si vadano a cercare i veri evasori, visto che, a detta di qualcuno, l’evasione fiscale dei tributi locali raggiunge ad Eboli vette comunque alte. E che si vada in primis a vedere se i primi a pagare le imposte sono consiglieri e gli assessori e i dirigenti (cosa di cui dubito fortemente), visto l’alto grado di menefreghismo ma soprattutto di trasformismo di certa gente che non esita a fare innumerevoli capriole e cambi di casacca pur di essere votata dagli ebolitani.
Cordiali saluti.
NON E’ POSSIBILE VESSARE COSI LA GENTE, RIDURLI ALLA CALURA: ANZIANI, DONNE, LAVORATORI ESTIVA PER CHIEDERE LORO ANCORA ALTRE TASSE, QUASI SEMPRE ONORATE.
NON VORREI CHE QUESTA SOGET PRIMA CHE SGOMBERI VOGLIA FARE CASSA.
GIUSTO QUANTO RIPORTATO NEL PEZZO, LE TASSE E LA BUROCRAZIA FOLLE ( SI CHIEDE ALLA GENTE DI ANDARE AL CATASTO RIMETTENDOCI ALTRI SOLDI, QUANDO IL PROBLEMA E’ INTERNO) SONO COME LA KRIPTONITE PER GLI ELETTORI STATEVI ATTENTI IL 2020 STA DIETRO L’ANGOLO
Passaggi anti balzelli appena ricevuta notifica cartella:
1) subito ricorso in auto-tutela tramite pec, fatevi dare ricevute invio e le copie dell’atto, da avvocato o commercialista di fiducia, non costa nulla è un prontuario da compilare con accluse prove di pagamento, gli f24 per intenderci o atti notarili in caso di vendita.
2) se non vi rispondono, come fanno sempre entro 30gg, passato iol termine notificato il fatto all’ufficio protocollo del comune ( piano terra a sinistra dritto in fondo) ricordate che il giudice (tributario anche) e dato che nel procedimento tributario si mutuano principi del codice di procedura civile, il giudice si fa una idea anche del comportamento complessivo delle parti e ila loro mancata risposta non depone bene.
3) di solito per non andare in commissione tributaria ( ora tribunale) chiedono la mediazione nella loro sede, un procedimento extragiudiziale.
4) se questo non avviene, con poco più di teanta euro per il c.u. fate ricorso e chiedete i danni, vincerete a mani basse.
Vorrei alcuni chiarimenti in merito se puoi contattami via mail oppure mi lasci qualche tuo recapito
A EBOLI CI STA TANTA GENTE CHE NON PAGA NULLA O E’ EVASORE PARZIALE, MA DATO CHE IL COMUNE HA UN BUDGET ANNUO DI CIRCA 110 MILIONI PER ANDARE AVANTI, QUELLE PERDITE LE RISPALMA SUUI CONTRIBUENTI ONESTI, CHE PER RIMANERE IN REGOLA FANNO SACRIFICI ANCHE FEROCI.
DUNQUE LOTTA SERIA ALL’EVASIONE E NON APAROLE PER NON INIMICARSI ALCUNE CATEGORIE DI PERSONE CHE POI, SI SA BENE, ESSENDO RICCHI DI PROLE SONO UN BACINO ELETTORALE DA NON SCONTENTARE.
SI FACCIA UN CONTROLLO SERIO SUI RUOLI E NON SI INVIINO CARTELLE A VANVERA, SI ANNULLINO LE CARTELLE STESSE E SI CANCELLINO DAI RUOLI CHI HA ALIENATO I BENI SOSTITUENDOLI CON I LEGITTIMI PROPRIETARI.
NEL 2020, CON LA LEGGE N 82 DEL 2005, IL COSIDDETTO CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE, ANCORA NON CI SIA COMUNICAZIONE TRA ENTI CON DTATABASE DA TETRA BYTE?
IL SOSPETTO DEL CITTADINO E’ SIANO COMPORTAMENTI VOLUTI ALLORA?
SPERO DI NO, FATE ANCORA A TEMPO AD OVVIARE.
dopo l’annullamento delle cartelle o anche prima fate una class action, più cittadini si uniscano diano mandato ad un legale e agite in tutte le sedi, siamo uno stato di polizia tributaria, un cittadino finisce quasi in povertà solo per pagare già le tasse, poi se vogliono le repliche allora è davvero la fine.
ABBIAMO STIPENDI IN LIRE MA VPAGHIAMO IN EURO, RICEVIAMO SPICCIOLI E LA VITA CI COSTA BANCONOTE, MA DOVE VOGLIAMO ARRIVARE?
Comunque dopo Equitalia le città si sono dotate di esattori privati ma a quanto pare delusi dagli stessi vogliono organizzarsi con delle società proprie interne e sarebbe meglio.
Si invece a reclutare prossimamente del personale nella città e mettendoli direttamente alle dipendenze del comune con i guadagni, gli aggi, direttamente al Comune dunque alla collettività.
Molto presto faranno un censimento: quanto pesi , quanto sei alto ,esame spirometrico cioe quanto ossigeno consumi in base al lavoro svolto. tutto questo per farti pagare l’ossigeno che consumi in base al peso per cui bisogna ridurre l’attivita respiratoria per risparmiare, se ti uccidi fai prima e paghi solo le bollette cimiteriali.Quindi risaparmi.
La soluzione è semplice.
Per ogni notifica di un tributo prescritto basterebbe inviare un esposto alla Procura della Corte dei Conti affinché accerti la responsabilità e il danno erariale in capo a chi, in ritardo, ha predisposto l’invio delle richieste di pagamento (prescritte).
E vedrete come ballerà il Ragioniere Comunale dei miei stivali (di pitone).
Che, per la precisione, è il maggiore, ma non l’unico responsabile.
Sono favorevole per un’azione di massa.
Ma anche un “paliatone” di massa non guasterebbe, ovviamente ne sarebbero destinatari anche i responsabili “politici”.
Salute e bene.
XXXXXXXX ladro e incapace
Licenziatelo su due piedi e prendete qualcuno più competente
Il nulla incartato e infiocchettato. Altro che società in house, manca poco al commissariamento dell’ente. Ne hanno combinate di tutti colori questi ragazzini principianti incompetenti.