«Tolleranza zero? Ma per chi?? Il M5S si rivolge al Sindaco Cariello, accusa le aziende bufaline che inquinano.
D’Arco, Forlano, Di Biase e Ardia chiedono l’intervento di una Tasck Force che individui le Aziende Agricole Zootecniche che inquinano, che controlli, che monitori e controlli la corretta gestione dei reflui e soprattutto che colpisca esemplarmente chi continua ad inquinare.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Tolleranza zero? Ma per chi?? – Si chiede e chiede il Meetup del M5S di Eboli con una nota a firma di Rosario Ardia, Arturo Forlano, Emiliano Di Biase, Luigi D’Arco, indirizzata al Sindaco Massimo Cariello all’Assessore alla Manutenzione Ennio Ginetti, all’Assessore all’Ambiente Emilio Masala – 2 settimane fa circa abbiamo mandato mezzo PEC richiesta al Sindaco, all’Assessore Masala e al Comando dei Vigili Urbani per andare urgentemente a controllare i canali di Via Prato, ormai saturi di escrementi di Bufale e di materiale di ogni genere.
Alcuni cittadini con grande spirito civico – si aggiunge nella nota del Meetup M5S Eboli – tentano ogni giorno di ripulirlo per far scorrere le acque e per non far fuoriuscire il letame sulla strada. Ad oggi questa nostra ennesima richiesta resta lettera morta, si è scontrata nuovamente contro un “Muro di Gomma“. Questa amministrazione parla di Tolleranza zero, ma nei confronti di chi? Attendiamo ancora una volta una reale attenzione sul problema inquinamento delle acque dei Canali di Eboli fino alla foce del fiume Sele facendosi coadiuvare da una Task- Force della Capiteneria di Porto e dai militari dell’Arma eseguendo un monitoraggio capillare delle acque, con l’ausilio di un elicottero attrezzato con apposite camere multi spettrali e con a bordo il consulente tecnico della Procura della Repubblica di Salerno, mirata alla repressione degli illeciti sversamenti di liquami nei corsi d’acqua di superficie e suolo, riguardanti soprattutto le aziende agricole-zootecniche presenti sul territorio.
In seguito con i rilievi termografici-radiometrici eseguiti sui corsi d’acqua si individuerà la matrice inquinante e contestualmente ispezionata dalla polizia giudiziaria a terra. – concludono Forlano, D’Arco, Di Biase e Ardia preoccupati per il perdurare di queste forme di inquinamento che potrebbero essere individuate e risolte con adeguate campagne di controllo sul territorio – Verificare la corretta gestione dei reflui e di quelli prodotti. In seguito alle ispezioni dovranno colpire con delle esemplari sanzioni amministrative».
Eboli, 3 agosto 2018