Incontro ANCIregionale-Comune Battipaglia: Esposta la posizione dell’Amministrazione Francese. E… si scopre l’acqua calda.
All’incontro, chiesto e sollecitato dal Comune di Battipaglia, hanno partecipato: Tuccillo (Presidente Anci); Assessore Bonavitacola (Regione Campania); il Vicesindaco Romano e l’Assessore Vicinanza (Comune Battipaglia). Il tema: Le politiche dei rifiuti in Campania e le risoluzioni per Battipaglia e il comprensorio.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – Il giorno 30 luglio scorso si è tenuto a Napoli un incontro molto importante fra una delegazione della Associazione Nazionale dei Comuni Italiani della Regione Campania, guidata dal presidente Domenico Tuccillo comprendente anche il Comune di Battipaglia e l’Assessore Regionale all’ambiente on. Fulvio Bonavitacola.
«L’incontro, – Si legge in una nota dell’Ufficio stampa comunale – chiesto e sollecitato dal Comune di Battipaglia, ha avuto come oggetto la politica dei rifiuti in Campania.
E’ stato un confronto in cui la delegazione dei Comuni e Battipaglia, rappresentata dal Vice Sindaco Stefano Romano e dall’assessore al ramo Carolina Vicinanza, fra questi hanno avuto modo di rappresentare il proprio punto di vista.
Si è convenuto:
- Premialità economica per i Comuni ospitanti impianti e per quelli confinanti;
- Partecipazione del Comune ospitante nella società di gestione dell’impianto
- Approvazione in tempi rapidissimi del regolamento regionale sulle emissioni odorigene;
- Via e Vas obbligatoria per impiantistica privata;
- Fissazione di un tetto massimo del carico insediativo sia pubblico che privato, per ciascuna area;
- Rispetto di quanto convenuto nei tavoli tecnici regionali per quanto riguarda gli impianti di compostaggio e le quantità da trattare.
A questo si aggiunge l’accettazione da parte della Regione Campania del principio secondo cui le scelte sui territori non possono essere calate imperativamente dall’alto, ma vanno concordate coi territori stessi nel rispetto dei principi sopra elencati.
Il Comune di Battipaglia ritiene quell’accordo un fatto positivo ed un importante passo avanti verso la definizione di una modalità diversa di definizione di una politica dei rifiuti che va fondata non più sulla “imposizione” che inevitabilmente comporta tensioni sociali anche forti suo territori, bensì sulla condivisione da parte dei Sindaci, che non sono dei folli incoscienti colpiti dalla sindrome di Nimby, ma sono persone responsabili consce che il problema dei rifiuti in Regione Campania va affrontato e risolto con il contributo di tutti.
Definire i tetti massimi di carico inquinante per aree serve ad evitare che, come spesso è successo in passato, la stessa area, già interessata nel passato, sia chiamata a sopportare nuovi carichi come avviene per la Piana del Sele e Battipaglia in particolare.
La obbligatorietà di VIA e VAS per tutta l’impiantistica privata è altro elemento molto importante così come il regolamento delle emissioni odorigene, che specie da noi rappresentano un vero incubo, specie nei mesi estivi, ormai da anni.
Risultati positivi quindi, ma il Comune di Battipaglia continuerà la sua battaglia in tutte le sedi al fine di spingere il confronto ancora più avanti:
- Nella Piana del Sele un solo impianto di compostaggio che serva le realtà della zona;
- La valutazione d’impatto per ciascun impianto non deve considerare solo il portato inquinante della singola struttura, ma deve sommarsi al carico di quelle già esistenti. Con un obiettivo preciso: ridurre il peso che sopporta la nostra area;
- Interventi rapidi e radicali di bonifica delle discariche esistenti sul nostro territorio;
- Infrastrutturazione dell’area che ospita gli impianti a partire dalla uscita autostradale dedicata per evitare che camion spesso percolanti girino sulla viabilità normale.
Passi avanti si incominciano a vedere, – conclude la nota comunale – ma la battaglia nostra, la battaglia di Battipaglia, la battaglia della Piana del Sele, continua.»
“Bene, bravo, bis” diciamo noi e diceva il grande Petrolini alla fine di ogni spettacolo e noi aggiungiamo: si è scoperta l’acqua calda, peccato che insieme alla scoperta ci siamo accorti di esserci ustionati. Ci siamo ustionati con anni di codardia e di politiche ambientali e dei rifiuti che hanno “ingrassato” solo le organizzazioni criminali come in ogni rapporto delle varie istituzioni viene sconcertantemente riportato e come si è fatto egualmente in quello di Legambiente sulle “ecomafie“, mentre a noi cittadini c’è rimasta la puzza e purtroppo il conteggio delle morti a seguito di insorgenze di patologie tumorali, tant’è che le speranze di vita dalle nostre parti sono più basse di due anni rispetto all’intero Sud e di quattro anni rispetto al Paese.
Il problema quindi è innanzi tutto rivedere il Piano regionale dei Rifiuti, ma è anche nel coinvolgimento delle realtà locali, come tra l’altro prevedono le direttive europee, ma è anche nelle procedure autorizzative alle Aziende che trattano a vario titolo i rifiuti, da quelli normali, a quelli riciclabili e a quelli pericolosi e speciali. E per stabilire questo c’è voluto un incontro con l’ANCI regionale insieme alla Regione che dovrebbe recepire queste richieste. Si è scoperta l’acqua calda, e si è scoperta soprattutto dovendo riaffermare il principio di dare più valore e rendere obbligatorio i VIA e il VAS. Cialtronate in dirittura di arrivo. Ci voleva l’incontro con l’ANCI per farlo recepire a Bonavitacola che a sua volta lo.deve trasmettere alla Regione.
Battipaglia, 1 agosto 2018