Dopo gli incendi di Battipaglia ecco il rogo e il fumo nero a Caivano. La Campania brucia, l’immondizia brucia.
La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Daniela Muscarà: “Controllo degli impianti, ma la prevenzione passa anche per la riduzione del rifiuto. Più alto è il quantitativo di rifiuti depositati più aumenta il rischio incendi”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Dopo l’incendio della Nappi Sud la piattaforma industriale e quello dello STIR nella Zona ASI di Battipaglia fiamme e fumo nero anche nel piazzale di una ditta di stoccaggio e smaltimento di rifiuti provenienti da raccolta differenziata nella zona industriale di Pascarola, a Caivano in provincia di Napoli. E mentre ancora continua l’opera di spegnimento dell’incendio che si è sviluppato, mandando in fumo un ingente quantitativo di carta e plastica da imballaggio e chi sa cos’altro, che solo dopo le conclusioni delle indagini sapremo, a differenza degli altri incendi, c’è stata anche l’intossicazione di un dipendente che fortunatamente, non è in pericolo di vita, ci auguriamo non si vada verso una excalation e magari primo o poi ci scappa il morto.
Fuoco, fiamme e tanto fumo nero caratterizzano questi tipi di incendio ormai frequentissimi: La Campania brucia. L’immondizia brucia. E l’incubo della “Terra dei Fuochi” ci tormenta e ci accompagna. Quelle colonne di fumo ormai fanno parte del paesaggio come del paesaggio fanno parte i cumuli di immondizia che ormai stanno ovunque e che ci suggerisce una volta per tutte che questa storia dei rifiuti, della sua raccolta, del suo smaltimento, del suo stoccaggio, della sua lavorazione, deve assolutamente essere affrontata e risolta.
I Vigili del Fuoco sono alle prese dell’incendio che non è stato ancora del tutto dotato, e ritenendo che probabilmente ci vorranno giorni, si fa attenzione affinché si eviti che altra plastica venga a contatto con le fiamme e magari far peggiorare la situazione al momento sotto controllo dei Vigili del Fuoco, Carabinieri e personale dell’Arpac.
La situazione è veramente drammatica se si aggiunge poi i continui mal funzionamenti dei siti di lavorazione di stoccaggio dei rifiuti, così detti Istituzionali come accade spesso agli impianti di Acerra e di Battipaglia allora ci si rende conto che non si può più tollerare ritardi nella risoluzione totale del.problema rifiuti in Campania, di qui i silenzi di chi o non riesce o non è in grado di affrontare il problema o chi addirittura potrebbe essere connivente ecco che arriva puntuale la protesta del M5S che attraverso l’intervento della consigliera regionale Maria Muscarà.
«La prevenzione dei roghi che si ripetono con una frequenza impressionante all’interno dei tanti impianti disseminati su tutto il territorio regionale, – dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà – non può non passare anche per quella che dovrebbe rappresentare la prima regola della filiera del rifiuto, ovvero la sua riduzione. Nei piani di questo governo regionale non c’è nulla, ad oggi, che vada in questa direzione. Produciamo un mare di plastica. La metà di quella che raccogliamo non viene riciclata ma bruciata insieme a rifiuti di ogni tipo oppure sversata in discarica, depositata in siti di stoccaggio o accumulata oltre ogni soglia sostenibile in stabilimenti per il recupero. La regione cerca di realizzare altri siti di stoccaggio aumentando il rischio di incendi e il disastro che ne segue in termini ambientali.
Il ciclo virtuoso del rifiuto in Campania – sottolinea Muscarà – è rimasto un enunciato sulla carta, mentre continuiamo ad esportare enormi quantità di rifiuto misto e la qualità è scarsa. Come pensa il governo regionale di risolvere il problema senza agire sulla prevenzione e sulla qualità del rifiuto? Bisogna mettere mano a misure che consentano una riduzione della plastica, che ha reso già saturi i centri di smistamento di tutta Europa e che uno dei principali paesi importatori, la Cina, ha diminuito le importazioni del 36%”. In Commissione bilancio – conclude la Muscarà – la maggioranza ha bocciato i nostri emendamenti che puntano proprio alla riduzione del rifiuto. Emendamenti che siamo pronti a ripresentare in aula martedì prossimo, nel corso della discussione del Consiglio regionale».
Napoli, 27 luglio 2018