Il Meetup M5S Eboli chiede l’installazione delle “Case dell’Acqua”, distributori si acqua potabile microfiltrata e addizzionata di Gas.
Le “Case dell’Acqua” dietro un apparente servizio ai cittadini nascondono un business dal momento che sarà una Società privata a gestirla usando l’acqua già potabile dell’acquedotto in più trattata e depurata utilizzando apparecchi germicidi o abbattitori batterici, oltre a contenere filtri con carbone attivo e l’addizionamento di gas.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Il Meetup M5S di Eboli a firma di Luigi D’Arco, Arturo Forlano, Emiliano Di Biase, Rosario Cicalese, con una nota chiede all’amministrazione di prendere in considerazione la possibilità di installare sul nostro territorio a partire dai quartieri più popolosi come Paterno e rione Pescara distributori di acqua potabile a km 0.
«La Casa Dell’Acqua – per Luigi D’Arco, Arturo Forlano, Emiliano Di Biase, Rosario Cicalese, del Meetup M5S di Eboli – permetterà ai cittadini di godere dei benefici non solo ambientali ma anche di carattere economico e sociale. Questi distributori sono la versione moderna di una fontana pubblica, l’acqua arriva direttamente dall’acquedotto, viene microfiltrata, depurata e quindi esente da sapori e odori sgradevoli senza modificarne le caratteristiche organolettiche, refrigerata, liscia e gasata.
L’acqua a km 0 – secondo il Meetup de M5S – permetterà di ridurre drasticamente i rifiuti alla fonte (plastica, vetro e cartone) e i gas inquinanti emessi dai mezzi di trasporto usati per la distribuzione delle acque minerali; risparmiare energia e ridurre la produzione di rifiuti plastici con i conseguenti problemi di smaltimento.
Circa l’80% dell’acqua – per gli attivisti del M5S – viene venduta in bottiglie di plastica e ciò non va nella direzione di un maggior rispetto ambientale. Si calcola che sono necessari 365.000 tonnellate di PET per fabbricare le bottiglie di plastica dell’acqua consumata in un anno dagli italiani. Solo il 35% di tali bottiglie viene riciclato: cosa che comunque comporta un costo ambientale dato che le bottiglie vanno trasportate, lavate, sminuzzate, rifuse. Il restante 65% delle bottiglie va invece in discarica o nell’inceneritore. Basti pensare che per ogni 100.000 litri di acqua venduta in bottiglia:
- Si utilizzano circa 55 mila bottiglie di PET;
- Si immettono in atmosfera circa 3.100 kg di CO2;
- Si consumano in tutto il ciclo dalla produzione alla discarica circa 57.000 KW/h
L’acqua in bottiglia costa oltre mille volte di più dell’acqua del rubinetto e spesso la qualità non è migliore rispetto a quella dell’acquedotto comunale. Ogni fontana installata eroga mediamente 1.500 litri al giorno. Ogni mese, ogni casa dell’acqua installata eroga una media di 45.000 litri d’acqua facendo risparmiare lo smaltimento di 30.000 bottiglie di PET (1.200 Kg di Plastica), l’immissione in atmosfera di 250 Kg di CO2 per la produzione di dette bottiglie e 1.150 Kg di CO2 per la loro movimentazione. Ogni anno una casa dell’acqua fa risparmiare tanta CO2 quanto 1650 alberi.
I vantaggi per una nuova politica di sviluppo sostenibile sono immediati. In un periodo ove la crisi economica mette le famiglie in ginocchio la tutto ciò permetterà un risparmio reale ed immediato per ogni famiglia, mediamente, di 200,00 euro all’anno per l’acquisto di acqua in bottiglia. – prosegue ancora la nota del Meetup 5 Stelle di Eboli –Esistono contratti in comodato d’uso tra comune e ditta fornitrice. La ditta installa le strutture, paga i costi delle forniture d’acqua ed energia elettrica, effettua la manutenzione, l’analisi, e il cambio dei filtri ed incassa gli introiti della vendita dell’acqua. Il costo medio al cittadino: 0.05/0.07 euro/litro di acqua erogata sia liscia che gasata. Il comune dovrà individuare il luogo di installazione del distributore dell’acqua.
La casetta dovrà essere facilmente raggiungibile e visibile dai cittadini ed inoltre deve essere munita di parcheggio auto per i disabili. Riassumendo i benefici:
- Più risparmio per le famiglie
- Meno bottiglie in PET
- Meno chili di CO2 per la produzione e il trasporto del PET
- Tir in meno sulle strade adibiti al trasporto di acqua in bottiglia
- Chili di petrolio risparmiati per la produzione e il trasporto del PET
- Meno rifiuti da smaltire.»
POLITICAdeMENTE in un apposito articolo dal titolo “Il Business della “Casa dell’Acqua” da 17milioni di € arriva anche a Battipaglia”, aveva evidenziato come quella scelta lanciasse un allarme, sia rispetto alla qualità dell’acqua, ma anche rispetto al Busines che si andava ad individuare, nel momento in cui era una Società privata a gestirla, oltre che metteva in evidenza quali e quante potessero essere le cifre che si mettevano in gioco anche se apparentemente minime e la qualità e le tecniche utilizzate per la microfiltratura e l’addizionamento di gas per renderla effervescente, e come quei soldi spesi, invece potessero servire per l’ammodernamento degli acquedotti cittadini, veri e propri colabrodo e il miglioramento e il controllo delle acque potabili. In pratica, dalla struttura denominata “Casa dell’Acqua“, si potrà attingere acqua potabile proveniente direttamente dall’acquedotto cittadino di già potabile, filtrata per eliminare qualsiasi impurità, odore e sapore eventualmente presente, a temperatura ambiente o fredda, liscia o gasata mediante impianti addizionatori di anidride carbonica, sperando i filtri funzionino sempre bene e vengano manutenti, sostituiti per evitare brutte, anzi bruttissime conseguenze.
La tariffa di vendita al pubblico come è stata concordata in diverse Città, tra cui la vicina Battipaglia si aggira intorno ai 0,05 centesimi di euro per litro. , mentre il costo dell’impianto si aggira intorno ai 60.000, fin quì sembrerebbe tutto normale, in quanto in buona fede viene presentato come un servizio aggiuntivo che si fornisce ai cittadini, vieppiù considerando che in Italia seguendo una inveterata abitudine si spendono tanti soldi per le acque minerali, oltre che proponendo questi impianti si eviterebbe o si ridurrebbe i danni all’ambiente in seguito all’utilizzo delle bottiglie di plastica, ma la cosa che fa presentare come un affare “il busines delle acque dispensate dalle Case dell’acqua” sarebbe quella che si realizzerebbe per le famiglie un notevole risparmio dal momento che 10 litri d’acqua minerale addizionata verrebbero a costare solo 50 centesimi a fronte di circa 3€ medie per l’equivalente in bottiglie di plastica in commercio.
Dietro questo apparente vantaggio si celerebbe un business di tutto rispetto poiché si tratta di una fornitura di acqua potabile trattata e depurata, ma si badi bene proveniente dall’acquedotto e quindi già potabile e rispondente a tutti i parametri mineralogoci perché si possa definire tale, ed è veramente inquietante si acconsenta ad un ulteriore “depurazione” per eliminare le “eventuali” impurità presenti nell’acqua erogata, presupponendo vi siano impurità e quindi non del tutto idonee alla erogazione, ignorando tra l’altro che un impianto del genere potrebbe anche presentare delle anomalie e/o malfunzionamenti negli apparecchi germicidi o negli abbattitori batterici, oltre a contenere filtri con carbone attivo, e ignorando che l’acquedotto attualmente funzionante è continuamente controllato.
Io bevo l’acqua della fontana perché è potabile e perché è controllata e perché ritenendo questa un bene primario di prima necessità non può essere negoziabile e non deve essere mercimonizzata. Pago quella che consumo, mi piace e soprattutto non corro alcun rischio essendo sciolti in essa le quantità mineralogiche giuste e utili all’organismo.
Eboli, 24 Luglio 2018
Condivido completamente il tuo commento. Nessuno ricorda mai di citare che l’acqua filtrata e declorata va raccolta in contenitori sterili e consumata nelle 24 ore per evitare proliferazione batterica con gravi conseguenze. Chi avesse problemi di gusto a causa del sapore di cloro (innocuo) può tranquillamente munirsi di una caraffa filtrante o equivalenti per poche decine di euro e declorarsi l’acqua in casa, evitando queste pericolose e diseducative macchine per depurare acqua che lo è già di suo. Che fine abbiano fatto le battaglie per l’acqua pubblica da parte dei proponenti rimane un mistero
Oramai questi grillini frazionati dei mitap contano quanto il due di coppe.
Fanno solo letterine per apparire con i nomi e le foto e far credere di essere un esercito mentre sono quattro gatti.
Invece ad Eboli la Lega nata da zero sta crescendo e in tutte le riunioni sono sempre più persone che vengono a sostenerci perché il nostro capitano Salvini è riuscito ad arrivare con i fatti ai bisogni delle persone e ad Eboli daremo il nostro contributo altro che quattro stupidaggini protocollate che il giorno dopo non li calcola più nessuno.
Non siamo quelli delle tre o quattro letterine annuale che le protocolliamo al comune e che poi non servono a niente se non a mettere in mostra il nome sotto di chi pensa di sfruttare l’onda per aspirare a candidarsi alla regione come sta facendo l’insignificante Forlano. Ma chi lo vota? Forse riesce a convincere qualcuno della sua famiglia ma politicamente vale meno di zero. Invece il nostro Vincenzo Albano sarà una vera sorpresa altro che i quattro ebolitani dei divisi mitap del Grillo.
Leghista vero