Il Gruppo Consiliare Azione Solidale anticipa l’Amministrazione Cariello di voler affidare al Piano di Zona il Centro Polifunzionale.
Dopo l’ISES e la Pubbliparking e dopo l’opposizione al TAR contro la Revoca del Finanziamento, ecco la Casa delle Politiche sociali, con la destinazione del Centro Polifunzionale al Piano di Zona. Continua la prospettiva sulla Città e gli ebolitani un disastro economico. E il Bando? Se ne discuta in Consiglio.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
L’attenzione che il gruppo consiliare Azione Solidale mantiene sulle diverse forme di fragilità e sul necessario supporto che l’azione di governo deve garantire a singoli e famiglie, anche in questa occasione – prosegue la nota che sottolinea la particolare attenzione che la neo formazione di Marchesano e Presutto ripone verso il mondo delle disabilità, – ha fatto maturare riflessioni e generato indicazioni. La spinta propulsiva del consigliere Giancarlo Presutto e del consigliere Vincenzo Marchesano, quest’ultimo presidente della commissione consiliare per le Politiche Sociali, vuole rappresentare un contributo alla città ed all’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Massimo Cariello, a cui il nostro gruppo assicura sostegno e condivisione in maniera convinta.
Pensiamo – aggiungono Marchesano e Presutto precisando la loro proposta che invero, indipendentemente dalle buone intenzioni, esclude in maniera netta e categorica un percorso di liceità legato a quella struttura che fin dalla sua ultimazione è oggetto di “assalti” e anzichè proseguire con la pubblicazione di un Bando Pubblico per affidarlo a chicchessia ne abbia i requisiti, confacenti alle destinazioni di progetto che ne ha legato indissolubilmente anche il Finanziamento, tant’è che la Regione Campania ne ha avviato anche la procedura di revoca, si procede caparbiamente e pervicacemente in azioni che per nulla si avvicinano a quella destinazione vincolante – guardare al centro polifunzionale come “Casa delle Politiche Sociali“, ospitando il simbolo stesso dell’azione in favore di chi ha più bisogno, cioè il Piano di Zona, sia una scelta quasi obbligata e pensiamo anche condivisa da tutti. La nostra idea è che il Piano di Zona possa e debba essere il riferimento sul territorio delle politiche sociali, avendo oggi finalmente capacità di programmazione, con interventi chiari ed azioni determinate, in favore di tutti coloro che ne hanno diritto, nessuno escluso.
Insieme con l’Ufficio di Piano, la struttura sarebbe capace di ospitare gli altri organismi collegati con il Piano di Zona e le azioni sociali, a cominciare dal Centro Anti Violenza, altro fiore all’occhiello delle nostre politiche in favore delle fragilità. – conclude il comunicato stampa di Marchesano e Presutto di Azione Solidale che sempre in quella distratta o voluta dimenticanza, pur volendo dare un corso importante al Piano di Zona che non ha bisogno di un’altro palazzo perchè già di suo è riferimento del territorio insieme ai comuni aderenti e a Eboli che ne ha assunto il ruolo di capofila, ha una sua autonomia, ha fondi anche questi destinati al disagio e alle persone più svantaggiate e concorre progettualmente ad altri fondi ancora per meglio annullare quelle orribili barriere, il consigliere Presutto ed il presidente Marchesano fanno sapere che – saranno in prima fila nel sostenere questa opzione, che qualifica le politiche sociali della nostra città, garantendo al Piano di Zona, dove il sindaco Massimo Cariello è autorevole presidente del coordinamento istituzionale dei sindaci, la gestione della “nuova casa delle politiche sociali”.
Abbiamo appreso, innanzitutto che si è costituito un nuovo gruppo consiliare, e sia pure irritualmente che l’Amministrazione ha nei suoi programmi quello di continuare a perseguire la strada di una destinazione diversa da quella originaria, conferendo Il Centro Polifunzionale dei Santi Cosma e Damiano al Piano di Zona per “riconfermare” il ruolo che già ha di: “riferimento sul territorio delle politiche sociali“. Forse sarebbe più giusto aprire una discussione ed investire il Consiglio Comunale in una apposita seduta, per occuparsene rispetto alle destinazioni e alle modalità di affidamento, e comprenderne, ove mai si volesse perseguire un’altra strada quali sarebbero le successive ricadute, ma anche per avviare una discussione con la Regione Campania, piuttosto che ingaggiare un contesa giuridico-amministrativa che fa del male solo alla Città e agli ebolitani che ne pagherebbero le conseguenze economiche. In quella discussione, perchè no, avanzare anche la possibile partecipazione al Bando pubblico del Piano di Zona, che nel mentre potrebbe anche ampliare il suo raggio di interventi legati a quella destinazione iniziale che vincola il Centro Polifunzionale al finanziamento.
Eboli, 9 luglio 2018
Stavolta caro VitoantonioCosimopio vi fate male, non siete i padroni di Eboli
Ma questi Signori ci sono o ci fanno ?! Dopo tutto ciò che è accaduto, con la revoca totale del finanziamento da parte della Regione perchè non si è mai proceduto con l’avviso pubblico per la gestione della struttura in base alla sua destinazione d’uso, hanno il coraggio di fare una ulteriore proposta che prevede un affidamento diretto al Piano di Zona ?! Vuol dire che davvero ci sono seri problemi nel comprendere la realtà dei fatti… siamo messi male !
Il piano di zona deve essere fruibile, facilmente raggiungibile, a portata di mano. Sotto gli occhi di tutti, alla luce del sole battente. Casse di cristallo insieme al palazzo che c’hanno venduto. Ma tanto è un pacco.