“Il Futuro antico del cibo”: Carlo Levi le opere 1922–1971

Venerdì 13 luglio, ore 19.00, Sala delle feste Nuovo Elaion, Eboli: Il Futuro antico del cibo le opere di Carlo Levi 19221971.

Una raccolta completa di opere realizzate dallo scrittore Carlo Levi, offerte al pubblico dalla Fondazione “Carlo Levi” di Roma in esposizione dal 13 luglio al 23 settembre 2018, nel salone delle feste della coop sociale Sanatrix Nuovo Elaion. Interverranno: con il Presidente De Vita e la Presidente della fondazione Gaeta, il critico d’Arte, Carmine Benincasa ed il giornalista Andrea Manzi. Inaugurazione venerdì 13 luglio.

LOCANDINA_MOSTRA Carlo leviLUGLIO
LOCANDINA_MOSTRA Carlo leviLUGLIO

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI- La Fondazione Carlo Levi in occasione della proclamazione del 2018 come Anno del Cibo italiano propone, una mostra dal titolo  Il futuro antico del cibo  Carlo Levi  opere 1922-1971

 “Dalle ringhiere del balcone pendevano e dondolavano pigre al vento le trecce di fichi, nere di mosche che correvano a sorbirne gli ultimi umori, prima che la vampa del sole li avesse tutti succhiati. Davanti all’uscio, sulla strada, sotto agli stendardi neri seccavano al sole, su tavole dai bordi sporgenti, liquide distese color del sangue di conserva di pomodoro.“ (Carlo Levi Cristo si è fermato a Eboli, 1945).

L’esposizione presenta accanto a opere note, alcuni  lavori poco conosciuti e inediti tutti ispirati al tema del cibo, tematica presente in tutta la produzione artistica di Carlo Levi. La selezione espositiva parte dunque dall’intimità familiare degli anni giovanili passando alle dense cromie espressioniste degli anni Trenta fino alla più cupe e livide nature morte degli anni della guerra per arrivare alle opere conviviali degli anni Settanta. (tratto da carlolevifondazione.it)

L’esposizione di una raccolta esclusiva di opere realizzate dall’intellettuale antifascista, Carlo Levi, gentilmente condivise dalla “Fondazione Carlo Levi di Roma” esse verranno ospitate per tutto il periodo in esposizione al pubblico nei locali della coop sociale Sanatrix Nuova Elaion di Eboli. La Mostra sarà fruibile da venerdì 13 luglio a lunedì 16, dalle ore 19.00 alle ore 22.00. Si replica martedì 23 ottobre.

Programma della Mostra: Il futuro antico del cibo – Carlo Levi Opere 1922 – 1971

Saluti:

Rosaria Gaeta

Presidente della Fondazione “Gaeta”, centro studi “C. Levi”

Cosimo De Vita
Presidente Nuovo Elaion

Interverranno:

Andrea Manzi
giornalista;

Carmine Benincasa
critico d’arte;

Allestimento
a cura di Giuseppe Massarelli

L’esposizione sarà visitabile dal 13/07/2018 al 23/10/2018

Rosaria Gaeta-Mostra Carlo Levi Eboli Elaion
Rosaria Gaeta-Mostra Carlo Levi Eboli Elaion
Mostra Carlo Levi Eboli Elaion
Mostra Carlo Levi Eboli Elaion
Mostra Carlo Levi Eboli Elaion
Mostra Carlo Levi Eboli Elaion
Elaion Eboli Mostra Levi 1
Elaion Eboli Mostra Levi 1
Elaion Eboli Mostra Levi
Elaion Eboli Mostra Levi

Eboli, 8 luglio 2018

1 commento su ““Il Futuro antico del cibo”: Carlo Levi le opere 1922–1971”

  1. Un ringraziamento per l’energica dott.ssa Gaeta e
    per il “Nuovo Elaion”,ospitante.Levi ha scritto che
    la pittura contemporanea è lo specchio divinatorio
    della crisi del mondo e dell’uomo.La pittura è
    magia ed è un tentativo di salvezza.La guerra dell’uomo con se stesso finisce ,se davvero l’arte
    indicherà il futuro.Il viaggio mentale ,reale
    letterario e pittorico di Levi si svolge lungo
    diversi decenni del ‘900 per arrivare ad una civiltà,ai margini della Storia ,immersa in un
    tempo immobile ,che non riesce a sottrarsi al dolore
    e alla inconciliabilità di due mondi opposti:
    contadini contro luigini. La mente letteraria del-
    l’autore si intreccia con la mente pittorica e
    addirittura la pittura stessa costituisce un argomento del suo grande romanzo.
    Levi fa presto conoscenza con la cucina lucana.
    Era brava Donna Caterina con le marmellate ,le
    conserve,le torte ,i dolci,le olive al forno.i
    fichi secchi con le mandorle e le salsicce col
    peperone spagnuolo..Ma è a casa di don Pietro
    Liguori che Levi consuma la sua penitenza: salumi,
    salsicce ,prosciutti,provole,provoloni,trecce,
    di fichi secchi,di peperoni.di cipolle e di aglio,
    barattoli di conserve e di marmellate,bottiglie di olio e di vino.e deliziosi salamini ,rossi di
    peperoni spagnuoli.Quanto ai contadini ,ai poveri,
    essi mangiano solo pane e pomodori ,a volte condito
    con olio ,aglio o peperoni spagnuoli.
    Carlo Levi ,era un forestiero di fuori,tecnicamente
    un migrante ,e per questo onorato come un dio.

    10 luglio 2010 peppe leso

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