Incendio Nappi Sud: Fare subito chiarezza

Incendio nella notte alla Nappi Sud. L’anno scorso toccò a Sele Ambiente. Per i Sindaci di Battipaglia e Eboli. È necessario fare chiarezza. 

La Sindaca Francese: «Ci preoccupa il ripetersi cadenzato, di incendi di così vaste proporzioni. Forze dell’Ordine e Magistratura facciano chiarezza. Il Sindaco Cariello: «Chiediamo un tavolo permanente, che faccia chiarezza sulle cause dell’incendio dell’altra notte e garantisca controlli ambientali per le famiglie della Piana del SeleIntanto un’ordinanza, invita a tenere porte e finestre delle abitazioni chiuse e lavare accuratamente i cibi.

Nappi Sud in fiamme-foto POLITICAdeMENTE-2
Nappi Sud in fiamme-foto POLITICAdeMENTE-2

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Un incendio si è sviluppato stanotte all’interno dell’Azienda Nappi Sud, società operante nel campo del trattamento dei rifiuti e situata nella zona industriale. L’incendio ha interessato due capannoni: in uno era stoccato materiale di legno, mentre l’altro era adibito ad uffici.

L’amministrazione comunale guidata dalla Sindaca Cecilia Francese, che si è tenuta costantemente in contatto con le forze operanti sul terreno, ha attivato immediatamente le procedure di emergenza previste per questi casi. Nell’immediatezza sono giunti sul posto i Vigili del Fuoco, i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale e la Protezione Civile del Comune di Battipaglia.

Nappi Sud in Fiamme
Nappi Sud in Fiamme

In attesa dei rilievi tecnici dell’Arpac, che saranno resi noti non appena pronti, l’amministrazione comunale ha inteso, in via precauzionale, invitare i cittadini di Battipaglia tramite apposita ordinanza, ad attenersi ad alcuni comportamenti: tenere porte e finestre delle abitazioni chiuse e lavare accuratamente i cibi.

«Ci preoccupa questo ripetersi, in maniera cadenzata, di incendi di così vaste proporzioni. – dichiara la Sindaca Cecilia Francese L’anno scorso di questi tempi Battipaglia era nota per l’incendio che colpì un’altra fabbrica di rifiuti Sele Ambiente. Facciamo espressa richiesta alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura di fare chiarezza celermente su quanto accaduto: c’è necessità di capire, qualora l’incendio fosse di natura dolosa, se il nostro territorio sia diventato o meno teatro di una guerra per il controllo della gestione dei rifiuti.

Cecilia Francese sindaca
Cecilia Francese sindaca

Stiamo monitorando attentamente la situazione anche per quanto riguarda la ricaduta sanitaria che eventi del genere possono causare; – prosegue la Francese  – sono stati attivati tutti i protocolli necessari anche con l’Istituto Zooprofilattico che provvederà ad eseguire i rilievi ed i campionamenti nel raggio di tre chilometri. I risultati delle analisi saranno resi noti non appena pronti. Nonostante l’Arpac ci abbia già in parte tranquillizzato rispetto al materiale andato a fuoco. Il ripetersi di questi eventi estremamente allarmanti – conclude la Sindaca di Battipaglia Cecilia Franceserafforza la scelta politica di questa amministrazione di contrarietà a qualsiasi altro insediamento industriale destinato alla lavorazione dei rifiuti di qualsiasi natura, contrarietà che quest’amministrazione ha da sempre manifestato».

Massimo-Cariello-stemmaA seguito dell’incendio nell’impianto di raccolta dei rifiuti della Nappi Sud, preoccupa e non poco anche il Primo cittadino di Eboli Massimo Cariello che a sua volta chiede si costituisca un tavolo permanente per l’ambiente e la salute dei cittadini, e allertati i vertici della Regione Campania, l’Arpac e l’Istituto di Zooprofilassi ha lanciato l’emergenza ambiente nella Piana del Sele, che registrando l’ennesimo incendio di un impianto per la raccolta ed il trattamento dei rifiuti.

Il primo cittadino di Eboli, allarmato per le popolazioni residenti e per il territorio, chiede con urgenza di allestire un presidio. «Chiediamo in queste ore la convocazione di un tavolo permanente, che faccia innanzitutto chiarezza sulle cause che hanno portato all’incendio dell’altra notte e garantisca il controllo delle condizioni ambientali per le famiglie che risiedono nella Piana del Sele.

Emilio masala
Emilio masala

L’allarme lanciato da Cariello in favore delle comunità della Piana del Sele è conseguenza di più di un incidente verificatosi nell’area. «L’incendio di questa notte segue di circa un anno un altro incendio analogo, in un impianto dello stesso tipo – ricorda Cariello -. Ci chiediamo come mai ci siano questo episodi all’inizio dell’estate, con un’emergenza rifiuti che attanaglia il territorio e con impianti che funzionano male».

Sulla stessa lunghezza d’onda del sindaco anche l’assessore comunale all’ambiente, Emilio Masala: «Occorre intervenire al più presto, sia perché vogliamo garantire condizioni di salubrità ai cittadini, sia perché è necessario capire le cause di questi incendi. L’appello che lanciano ai vertici regionali deve servire per sedersi intorno allo stesso tavolo, in maniera permanente, per dare risposte ai cittadini, anche in termini di sicurezza, oltre che di salute».

Il comprensorio è delimitato dal punto di vista politico e non geografico, dunque viviamo tutti in un contesto integrato deve le ripercussioni venefiche di disastri ambientali, in questo caso la perniciosa diossina di cui Seveso fu l’antesignana 40 anni orsono, si riverberano indistintamente sulle comunità istanti.

I pericoli pertanto sono di tre ordini: La Salute dei cittadini che potrebbe essere minata nel tempo dall’inalazione di nano-polveri, la Sicurezza, che significa la vita stessa dei residenti i quali potrebbero pagare a caro prezzo il trovarsi a poca distanza da simili eventi e l’Economia. Quest’ultima merita una menzione a parte: la Piana del Sele è terra risaputa di eccellenze agro-alimentari: filiera bufalina e 4° gamma in testa, che insieme al comparto florovivaistico, fatturano centinaia di milioni di euro dando lavoro a decine di migliaia di persone, e tali allarmismi mal si conciliano con l’essere leader continentali della produzione agroalimentare.

Un solo esempio esaustivo, la McDonald’s, azienda planetaria nel campo dei fastfood, sforna o meglio vende circa 75 panini al secondo in tutto il mondo, di cui una buona parte farcita con la rucola comprata esclusivamente nella nostra terra. Ora se moltiplicassimo questo numero per i secondi contenuti in un anno avremmo una cifra simil – astronomica, e pure se a questa volessimo applicare una bassa percentuale di quelli contenenti la famosa pianta quivi coltivata, avremo la misura palese del potenziale danno economico, che l’immagine di aziende di trattamento rifiuti in fiamme posso arrecare alla nostra Economia, visto il rischio di una non inverosimile risoluzione dei contratti di fornitura. Bene dunque fanno gli amministratori locali ad attivarsi, ricordando coram populo, che il comparto agro-alimentare è l’unica vera ancora di salvezza che ci mantiene a galla, dopo di questo la proiettiva di divenire il Polo Industriale della spazzatura, come da alcuni ambienti caldeggiato nei mesi scorsi per noi sarebbe la morte civile, economica e non solo.

Nappi Sud in fiamme-foto POLITICAdeMENTE-1
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Nappi Sud in fiamme-foto POLITICAdeMENTE-3
Nappi Sud in fiamme-foto POLITICAdeMENTE-3

Battipaglia/Eboli, 25 giugno 2018

4 commenti su “Incendio Nappi Sud: Fare subito chiarezza”

  1. in questo articolo c’è una grande bugia anzi una planetaria bugia!! MCdonald venderà anche 75 panini al secondo ma quanti di questi sono farciti alla rucola? forse il 30%? ebbene signori, poi considerate che la rucola della Piana del Sele viene venduta unicamente in Europa , ossia : regno Unito, Francia, Spagna (non credo), >Portogallo (non credo), Olanda e altri paesi bassi, Austria,Sviszzera (solo d’inverno) Germania, Polonia, Grecia, ex Iugoslavia, Russia, e altri paesi limitrofi. Mi dite quanto cazzo di rucola si vende a MCdonald? raccontate solo cazzate!! quando volete conoscere la realtà agricola della Piana contattatemi , rispondo al numero : 3333333333333333333333333333333333

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    • Per Avvelenata,
      l’articolista non ha scritto cazzate, ha solo voluto rappresentare una circostanza e un possibile danno sia ai cittadini che all’ambiente e al mondo produttivo, prendendo ad esempio un settore e una produzione specifica, pertanto rispetto ad una concreta rappresentazione di un mercato globale che si è voluto indicare tu contrapponi generiche affermazioni che non mostrano affatto le competenze che al contrario in più di una occasione hai sottolineato di avere.
      Pertanto sarebbe il caso che anziché assumere un fantasioso atteggiamento di bacchettatore/trice ti attaccassi alla tastiera e scrivessi un pezzo, mostrandoci quelle che non sarebbero verità ma “saggi”. Per questo hai a disposizione questo sito e mi farebbe piacere immensamente tu lo utilizzassi.
      Grazie comunque per i tuoi interventi sebbene talune volte sono “saccenti” altre sono pertinenti e molto ironici.

  2. AVVELENATA LA TUA IGNORANZA FRAMMISTA AD ARROGANZA NON HA LIMITI,PENSA CHE UNA NOTA AZIENDA DELLA PIANA,LEADER MONDIALE CHE E’ FAMOSISSIMA IN MANO AD IMPRENDITORI FORESTIERI, SOLO ESSA VENDE TONNELLATE SU TONNELLATE.

    L’ESEMPIO ERA CALZANTE PER POI ALLUNGARSI SU ALTRE PRODUZIONI COME IL POMODORO, LA LATTUGA, IL LATTE DI BUFALA DATO CHE I FECONDI MAMMIFERI MANGIANO FORAGGIO DEL POSTO ETC, PER DARE L’IDEA DEL GIRO DI AFFARI E DEL DANNO INTRINSECO.

    HAI PERSO UNA BUONA OCCASIONE PER FAR RIPOSARE I POLPASTRELLI.

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